Recensioni per
Il sacrificio di Shaina
di sigel
Ciao, ero così curiosa di sapere con quale "genio" avessi a che fare, che ho deciso di farmi un giro per il tuo profilo e leggere qualcosa. Ed è così che mi sono imbattuta in questa storia. L'idea è carina, però ci tengo a dirti che Aiola porta Shaina in Grecia perché viaggia alla velocità della luce, viene detto nel manga (Sai di 22 volumi la perfect edition, edito da starcomics) quindi non si pone manco il problema di fare un viaggio faticoso. |
Ah, quanti ricordi mi evoca questa scena! Ricordo benissimo lo stupore che provai nel vedere Shaina proteggere Seiya con il suo corpo, l'emozione che mi diede la sua aulica confessione d'amore, la tristezza per aver creduto che fosse morta così, e che questa storia fosse finita ancor prima di nascere. Ancora oggi penso si tratti di una delle scene più intense di tutto l'anime, rovinata solo dall'incapacità del suo stesso autore di sfruttare al meglio il pathos dell'avvenimento per renderla ancora più incisiva. Invece Kurumada resta superficiale. Solo il Doppiaggio Storico (volutamente in maiuscolo) riesce a dare più spessore ai dialoghi, ben più banali di quelli che ricordiamo nella versione in lingua originale, e fanno passare in secondo piano una serie infinita di contraddizioni. La prima: Seiya è stato istruito da un'amazzone che ha sempre portato una maschera sul volto. E' stato addestrato nel Santuario, la fonte di tutte le leggi di comportamento che governano l'esercito di Atena. Allora com'è possibile che non conosca la regola del "ama o uccidi" se una guerriera viene vista in volto? E come fa a non conoscere l'esistenza dei Santi d'Oro, primo fra tutti Aiolos, che a lui (o meglio, alla sua maestra) è molto vicino? Ridicolo, davvero. Quello che mi è piaciuto, nella tua what if, è il fatto che Seiya è incapace di leggere i sentimenti altrui proprio come nell'originale. Sarà la giovane età (all'epoca dei fatti ha tredici anni, quindi è un tonto adolescente), ma Seiya pare non aver mai capito quali fossero le mire delle varie donne che lo circondano. Miho è cotta di lui, Shaina arriva a sacrificarsi per salvargli la vita. Anche l'algida Saori, la parte umana di Atena, esprime chiaramente una preferenza nei suoi confronti. Lui pare non accorgersi di nulla e tira dritto per la sua strada. Capisco che tu abbia voluto inventare un finale diverso per la scena del sacrificio di Shaina. In effetti non ho mai digerito il fatto che Seiya abbia totalmente ignorato Shaina fino praticamente alla saga di Poseidon, quando FINALMENTE le restituisce il favore e mostra di voler difenderla con la sua vita. Anche questo buco va totalmente ascritto all'inettitudine di Kurumada. Questo manga è uno shoen, quindi il focus è tutto sulle battaglie e sull'intreccio d'azione, con ben poco spazio per l'elaborazione delle relazioni fra i personaggi. Ma il menefreghismo mostrato da Seiya nei confronti di Shaina è davvero troppo e capisco che tu abbia voluto cercare un finale alternativo. Nonostante ciò, preferisco la versione originale secondo cui Aiolia riconduce Shaina al Santuario e la affida a Cassios, perché dà adito a un'altra scena epica (in cui ahimé ancora una volta Seiya si comporta da bamboccio). E' vero, lo scontro avviene nel parco di un ospedale. Ma questi guerrieri vivono in una sorta di mondo parallelo fermo ai tempi di Pericle che raramente si interseca con il contemporaneo. Se lo fa, è solo perché Saori è una ricca ereditiera dotata di mezzi tecnologici moderni e infinite risorse (fra cui pure la clinica privata in cui Seiya è in cura, perlatro). Aiolos usa il suo potere taumaturgico per stabilizzare la ragazza ed è giusto che la affidi a qualcuno che la protegga e non faccia trapelare la notizia della sua missione non autorizzata a Tokyo. Se fosse finita in ospedale, il suo tradimento sarebbe stato palese, e lei ne avrebbe pagato le conseguenze. Con la sua scelta, Aiolia l'ha protetta dalla punizione esemplare alla quale sarebbe stata sottoposta. |