Recensioni per
Our sweetest songs - Songfics
di LilithMichaelis

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/02/20, ore 16:00

Ciao, e benvenuta nel fandom! Mi permetto di dirtelo perché non ricordo di aver mai letto nulla di tuo e mi pare tu sia anche nuova nuova (a meno che non fossi qui già da prima con un altro nome, ogni tanto succede anche questo). Comunque, ho già adocchiato l'altra tua storia che dovrebbe parlare di Lestrade, ma per intanto ho recuperato prima questa. Sono contenta che tu sia qui e che abbia pubblicato questo pezzo, perché davvero intenso. Mi è piaciuto davvero molto.

Anzitutto lasciami dire che amo da morire il tema che hai scelto di trattare, l'episodio in questione dopo anni è ancora tra i meno battuti. Presumo, legittimamente, per la pesantezza del tema trattato e anche perché ha disturbato tante persone. Io però ho amato quella puntata, e trovare delle storie che ne parlino mi rende molto felice come lo sono stata leggendoti. Trovo sia scritta bene, hai un buono stile. Fondamentalmente pulito, senza errori. Scorrevole ed enfatico. Non conoscevo la canzone che ti ha ispirata, ma mi ha fatto piacere ascoltarla. Le song fic non sono nemmeno poi così diffuse, è ancora raro trovarne. Ogni tanto mi diverto comunque a leggerle e la tua l'ho trovata perfetta. Molto emozionale, carica di sentimenti e anche parecchio introspettiva. Mi è piaciuto tanto come sei entrata dentro alla mente di John scandagliando i suoi pensieri e scavando dentro al suo cuore, tirandone fuori le incongruenze e gli errori commessi. Questo John è senz'altro tra i più complessi da delineare. Si trova in un momento delicato della sua vita, pur simile rispetto al post Reichenbach è in realtà profondamente diverso e a esserlo c'è il fatto che qua Sherlock è vivo e John se la prende con lui. In realtà la storia stana tutte le sue paure, gli errori e gli orrori commessi e lo fai uno dopo l'altro, con metodica precisione. C'è tutto, dal pestaggio, ai ricordi che vanno e vengono. Sino a Mary e a Sherlock, alla consapevolezza che per aiutarlo, per difenderlo e proteggerlo Sherlock si distruggerebbe. E John lo ha capito, finalmente. Anche se forse non sa dove tutto questo può portare, ma per quello è ancora presto. Ora è a un passo fondamentale ovvero rendersi conto di ciò che ha fatto, e piangere. Magari anche chiedere perdono o più banalmente ammettere che Sherlock non ha colpa di nulla, e se c'è uno a cui vorrebbe dare la colpa John è soltanto a se stesso. Ma di quello ne ha ancora il terrore, perché è più facile prendersela con Sherlock che con se stessi. E qui arriva a capire tante cose, a vedere chi è in realtà Sherlock Holmes. Quando in là si sia spinto ce lo mostri con una chiara quanto brutale immagine iniziale, questo Sherlock ferito e dilaniato dalla droga è difficile da dimenticare. Tu ce lo offri in una visione anche vagamente decadente, con lui sulla poltrona a fissare il vuoto. Ma comunque attivo e partecipe, attento alle esigenze di John, come al solito.

Insomma, una prima storia affatto banale e molto profonda. Mi è piaciuta parecchio, quindi complimenti.
Koa