Recensioni per
Un sentimento chiamato amore
di Darlene_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/03/20, ore 11:27
Cap. 1:

Nel lasciare le mie osservazioni qui e là, cerco anche di non trascurare chi m’aspetta da tempo nelle “Storie da recensire” ed eccomi da te.
Il titolo che hai pensato è allettante, la coppia protagonista pure, infatti gradisco da incallita johnlocker.
In questo primo capitolo, ci fai rivivere il ritmo travolgente di quelle mitiche scene di TRF in cui i due di Baker Street fuggono dalla polizia, ammanettati insieme, per le strade di una Londra che diventa loro complice. Nel tuo pezzo hai aggiunto un elemento che, sicuramente, mi avrebbe fatto molto piacere considerare e vedere realizzato sullo schermo. E cioè che, tutta quella folle corsa, fosse stata resa davvero indimenticabile da una scena simile a quella che descrivi tu, infondendo all’atmosfera concitata un sapore di tenerezza e di rassicurante certezza.
L’inizio del capitolo ci immerge nell’urgenza di una soluzione in cui la mente di Sh sta combattendo per arrivare alla salvezza dal pericolo imminente e dal suo nemico mortale, cioè Moriarty. Riguardo a quest’ultimo, però, pur intuendo il consulting vicino alla disperazione della sconfitta, abbiamo la certezza che mai si sarebbe arreso ai fatti.
In effetti, la sua mente non accetta la necessità della resa e già pensa ad una soluzione che non sia piegare la testa e la volontà al criminale (“...Aveva bisogno di un piano...”). Quindi, come efficacemente hai espresso tu, si passa dal ritmo concitato della corsa tra le strade di Londra, alla reazione che già si prepara, per la pianificazione, nella sua mente. Ed il nome che, immediatamente, lui collega all’offensiva che dovrà essere scatenata contro il “Napoleone del crimine”, è quello del fratello, ovviamente. Mycroft, grande potere e formidabile intelligenza, dunque l’uomo adatto ad una simile situazione. Questo nell’immediatezza di ciò che sta succedendo ma, poi, fermi la corsa concitata di Sh, delle sue gambe e della sua razionalità. Ed è allora, splendido passaggio narrativo, questo, che si accorge di John.
John che l’ha sempre seguito in silenzio, senza chiedergli nulla, che gli ha salvato la vita dall’agguato de tassista killer, che ora lo guarda con “occhi limpidi” e, soprattutto, con fiducia. Sh, in un attimo, capisce cos’è per lui quell’uomo. Descrivi in modo coinvolgente quella sospensione del ritmo convulso della fuga, quel loro trovarsi “noi due contro il resto del mondo”. In silenzio, senza più scappare l’uno dall’altro. Ed è giusto, secondo me, che il primo gesto, che esprime qualcosa in più dell’amicizia, lo compia John, quel suo avvicinarsi così intimo. Giusto perché, secondo me, in quell’attimo, la razionalità di Sh è andata in corto circuito ed il suo cuore ha avuto un attimo di smarrimento. Sh, per primo, non sa cosa fare ma comprende che quel momento risolve anni di silenzi e di “non detto” e di “non fatto”. Hai efficacemente fermato la corsa, i pensieri di Holmes ed hai acceso la luce di scena su uno splendido John che diventa protagonista di una scena che, ne sono sicura, avremmo tutti voluto vedere a conclusione della S3.
Veramente bella la conclusione di questo primo capitolo, brava, mi hai trasmesso emozioni positive, senza scadere nella banalità.

Recensore Master
13/02/20, ore 16:14
Cap. 1:

Ciao, prima di tutto lasciami dire che sono contenta di averti ritrovata così presto. E con una raccolta in parte simile all'altra, ma dai contenuti più corposi e soprattutto dedicata all'amore. Già ho notato una prima diversità (forse non dovrei fare paragoni, ma mi viene quasi naturale in questo caso). Nell'altra raccolta non c'è stato in nessuna delle Drabble che hai proposto, un momento simile a questo. Direi non leggero, questo no e perché il contesto non lo concede, ma senz'altro romantico e dolce. Qua c'è un bacio, in un momento in cui un bacio non c'è stato e in un periodo delicato della serie. Sherlock e John sono ammanettati e in fuga, Moriarty è vivo e già ha tessuto le sue fila da perfetto ragno qual è. Ma John e Sherlock sono intoccabili, nonostante abbia provato a dividerli e far cedere la fedeltà di John, John è ancora lì. Si ha il sentore che le cose vadano diversamente rispetto alla serie, e a suggerirlo è proprio quella frase che riguarda gli inganni. L'inganno di Jim non li ha divisi, ma quello di Sherlock e Mycroft ci riuscirà? Dalle sue parole sembra proprio di no, anche perché Sherlock qui sa già cosa fare, vuole chiamare Mycroft, vuole mettersi all'opera. Eppure aspetta e scappa via e bacia John, forse nel peggior momento possibile. Però lo fa e c'è anche un momento in cui ne approfittano per distendere gli animi. Come dicevo anche prima, il contesto non permette una certa leggerezza che avrebbero sicuramente in un'altra situazione, però consente di tirare un sospiro di sollievo. Sono insieme e si sono baciati e John ha sputato una mezza confessione, per il momento basta questo.

Se non sbaglio non credo di aver mai letto storie tue corpose. Questa, per quanto sotto le cinquecento parole, è forse tra le più corpose che ho letto. Mi piace molto come usi l'introspezione, lo stile è sempre ottimo ma essendo una storia più lunga risalta ancora meglio. Si nota la cura e la delicatezza dello stile, del lessico usato e dell'attenzione ai sentimenti dei personaggi. Quando un autore usa il proprio stile per tirar fuori ciò che provano i personaggi, è fatta davvero.

Come al solito hai fatto un ottimo lavoro!
Koa