Recensioni per
La piratessa
di lady lina 77

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
28/02/20, ore 20:55

Ciao. Ho letto che probabilmente non continuerai questa ff. Mi spiace, perché sono una tua avida lettrice, anche se soprattutto in forma anonima. Vorrei solo dirti che, da parte mia, ho fatto davvero fatica a leggerla fin dall’inizio e non per le tue idee o per l'ambientazione esotica, ma perché partiva dalla serie 5 che ho trovato totalmente assurda e fuori dalla saga, che adoro. Quindi non entrare in crisi, tu nn c'entri affatto. Neanche gli attori. Avrei preferito che si finisse con la quarta serie, piuttosto che una sceneggiatura così squilibrata da travisare il carattere dei protagonisti. Spero che ci allieterai ancora con la tua splendida scrittura.
(Recensione modificata il 28/02/2020 - 08:59 pm)

Recensore Master
24/02/20, ore 23:23

Ciao Sara, aspettavo con curiosità un tuo nuovo capitolo che ci facesse entrare un poco di più nella storia da te narrata. L’incontro scontro con Copper è stato parecchio interessante, poiché ha fatto comprendere a noi lettori ma soprattutto a Demelza quale è il mondo in cui dovrà vivere, giostrandosi e confrontandosi con personaggi completamente diversi da lei, e non solo per estrazione sociale, dalla sua educazione e dal suo modo di vivere e di concepire la vita in generale. Uomini che hanno il massimo disprezzo per la vita altrui, che pensano al loro tornaconto infischiandosene bellamente se le persone, che loro non reputano tali e che tengono sottomesse ai loro voleri, vivono in condizioni accettabili o peggio ancora muiono. A Dem è parso di cadere nella trama ordita astutamente da Copper che le ha regalato quella ragazza in modo che anche lei diventasse padrona di un altro essere vivente e si mettesse al suo stesso livello, e quindi Dem, seppur a malincuore, ha accettato di prendere con sé la ragazza per salvaguardarne la vita, mettendo però subito in chiaro con la ragazza stessa che mai più sarebbe stata una schiava vivendo con lei bensì una persona che avrebbe potuto aiutarla vivendo insieme alla sua famiglia allargata. La giovane Maria, ancora non concepisce la scelta di Dem, e la stranezza è che parli di se stessa come un oggetto e non come un essere vivente con bisogni e desideri, con gioie e dolori. Decisamente un mondo, quello che considerava la schiavitù come una ricchezza da sfruttare, barbaro ed estraneo al nostro modo di pensare, al pari del pensiero di Dem, la quale sapeva benissimo cosa stesse passando la ragazza che aveva subito percosse, proprio come lei da giovane dal padre, anche se però nulla era paragonabile a quello stato di non considerazione assoluta. Maria è stata accettata di buon grado da tutti i componenti il nucleo allargato di Dem,persino da Prudie che, compreso che avrebbe potuto alleviare il suo lavoro, ha smesso di borbottare. Bella e nostalgica la parentesi sulla spiaggia con Dem e Maria che ascoltano i canti degli schiavi: l’atmosfera che hai creato mi ha dato la sensazione di udire quei canti che hanno in loro la nostalgia e il dolore per aver lasciato la loro terra tanto amata e che sanno a priori che mai più potranno rivedere. Anche non comprendendo le parole di quel linguaggio sconosciuto giunge una melodia che pare parlare da sola. Dem è rimasta affascinata dal racconto di Maria sulla sua terra natia, quell’Africa tanto meravigliosa quanto sconosciuta, con i suoi animali mai sentiti primi e le sue imponenti montagne che dominano la savana, dove ogni giorno si scontrano la vita e la morte degli esseri chela popolano. Curioso poi alla fine il ritrovamento di quella spada dall’elsa elaborata, segno di importanza, che pare donare una sicurezza e una consapevolezza nuove a Dem che decide di non privarsi di quell’arma, riflettendo che in quel mondo ostile avrebbe potuto tornarle utile un giorno. Insomma ci siamo addentrati nel modo di vivere dell’isola, ora ti aspetto, tempo e lavoro permettendo, per saperne di più non dimenticandoci di dare uno sguardo anche a quanto sta combinando Ross in Inghilterra. Un affettuoso abbraccio e a risentirci spero presto!