L'avevo letta ieri sera, ma era tardi e meritava una rilettura prima di recensire. Quindi eccomi qui.
Questa fanfiction fa quasi male, è intensa e arriva dritta all'anima. Il dolore di Semi è tangibile, palpabile, così come il suo senso di colpa (d'altronde sono come due facce della stessa medaglia).
L'incidente viene solo accennato, ma quando ho letto della morte di Tendou è stata una scoperta così inaspettata che mi ha lasciata di stucco.
Non è difficile credere che Semi sia scivolato verso l'autodistruzione, camminando su una strada fatta di rammarichi, apatia e indifferenza verso tutto. Sono sensazioni bruttissime.
Sono stata un po' male per Shirabu quando durante l'amplesso pensa che gli sarebbe piaciuto più sentimento e quando poi si domanda se per caso Semi non stesse pensando a qualcun altro.
Ho comunque trovato Shirabu cresciuto. Meno impulsivo, più riflessivo. Forse merito anche dei suoi studi.
Nonostante la lettura sia tosta (non certo perché scritta male, direi piuttosto il contrario) vale la pena arrivare fino alla fine per quello spiraglio di speranza e positività. Si vede la luce in fondo al tunnel, insomma.
Sono ancora più curiosa di sapere come andrà.
Alla prossima~

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Ciap! Ho letto anche le altre due one shot ma il tempo per recensire quanto vorrei manca purtroppo! Che dire, io adoro Semi ed ho adorato ed adoro come descrivi l'evoluzione del suo rapporto con questo kohai così tsundere. Certo che in questo terzo atto ne hai messo di angst, ma non mi dispiace affatto! Per quanto resti male alla dipartita di Tendou ( uno dei miei pg preferiti di HQ, forse il preferito addirittura ) ho amato leggere di un Semi allo sbando e fuori controllo, che ha bisogno di restare ancorato alla realtà da cui vuole scappare e che "usa" Shirabu per farlo; quel "il presente sei tu" dice tutto, davvero. Sono curiosa di leggere ulteriori dettagli in merito a ciò che è successo e sopratutto se gli altri membri della Shiratorizawa ( Ushijima su tutti ) hanno in qualche modo dato la colpa a Semi per quanto accaduto a Satori.
A presto quindi!

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Situazione alquanto pesante; un incidente, un amico venuto a mancare probabilmente per colpa di chi è sopravvissuto e che quindi non riesce a perdobarsi, quindi si tormente e cerca di autodistruggersi.
Poi c’è chi vuole a tutti i costi tirare fuori questo disperato dalla sua personale versione di inferno perché per lui non è una semplice amicizia.
E così, tra alti e bassi di una specie di rollerciaster emotivo si arriva a un rapporto che, seppur voluto da entrambi, ha significati diversi per ognuno. Il finale lascia qualche tenue speranza per quanto riguarda sia il rapporto tra i due sia per Semi in quanto tale, che forse, anche se in modo inconscio, comincia a percepire il compagno quale ancora per risollevarsi ed elaborare il trauma.

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