Recensioni per
Spire
di Baudelaire
Le spire di questa storia assomigliano ai rovi che avvolgono Oscar nella sigla iniziale. Sono le spire di un carattere spigoloso e di decenni di isolamento e di scelte traumatiche della stessa Oscar e del padre. Il gesto di André ha fatto precipitare tutto, perché ha tolto a Oscar la certezza dell'unico legame rassicurante e quieto che aveva. |
André col suo terribile gesto ha solo dato il colpo finale ad una situazione già difficilissima per Oscar. |
Wow!! Complimenti Baudelaire,davvero. Momento assoluto di poesia drammatica,l'infatuazione per Fersen,un amore idealizzato non reale,ma soprattutto l'amore che André prova per lei venuto a galla dopo vent'anni così bruscamente. Molto bello brava |
Che bella questa storia. Pregna di disperazione post-strappo che ha lasciato un brullo deserto nei cuori dei nostri. Prima che riescano a trovare un momento per capire come azzerare la distanza che si è creata sprecheranno tanto tempo prezioso. Brava. |
Ribadisco la mia assoluta incapacità a recensire poesie, perché interpretano in modo così unico e soggettivo un pensiero, un’emozione, che non riesci mai ad “afferrarle”. |
Cara Cristina, ancora una volta sono a sorprendermi per la tua capacità di trovare immagini e contesti di senso compiuto semplicemente modificando una consonante di una parola che hai letto e che ti è rimasta in mente creando in te un mondo alternativo. Se la vita di Oscar è stata vissuta imbrigliata tra le spine che ne hanno ferito il cuore e il corpo, le spire sono quelle da cui è stata costretta a difendersi, prima dal folle amore di André che mai aveva compreso nella sua profondità tanto da arrivare a lasciare brandelli di tessuto fra le sue mani che sulla sua pelle scottavano per l’ardore con cui l’avevano toccata. Poi ha dovuto fuggire dalle spire sue questa volta per l’amore non ricambiato dal conte di Fersen che le ha donato invece una nuova spina conficcatasi nel cuore, e ancora la decisione di rifuggire la sua femminilità e vivere come un uomo credendo così di potersi liberare dalle spire della sofferenza. Tutta la sua vita vissuta cercando di liberarsi delle une e cadendo prigioniera delle altre. Ma l’amara conclusione è che la sua vita è terminata cercando una salvezza che probabilmente ha trovato solo con la morte. Sempre appassionante e coinvolgente con queste pennellate con cui ridipingi i personaggi facendoli tuoi. Un caro saluto. |
Grazie a te per la menzione. |
Povera la nostra Oscar! È già difficile immaginarla avvolta fra le spine,spine che in un certo senso la proteggono, la difendono. Spine di cui per anni la sua rosa si è rivestita. Qui invece ci parli di "spire " ed inevitabilmente colgo l' immagine di un serpente che stritola e morde impedendo una liberazione. Cara Baudelaire, hai fatto bene ad inserire la nota ooc, non so se davvero la nostra Oscar si sentisse così prigioniera di sé in quei frangenti da te narrati, ma certamente con la morte di André aveva perso la sua luce e la sua ragione di sopravvivenza dopo aver contratto una malattia che non dava scampo. Ad ogni modo anche la tua visione è molto interessante pur tuttavia ci offre un' immagine di Oscar ancora più provata e sofferente. Complimenti!❤ |
Ma guarda che cosa meravigliosa è venuta fuori a cambiare una consonante... Poi però bisogna essere bravi a gestire le parole, come hai fatto tu. Le spire mi hanno anche fatto venire in mente le spire mortali del Kraken, che pietà alcuna aveva per i naviganti maledetti dall'Olandese Volante. E Oscar, André, Fersen sembrano segnati dal nero marchio che non lascia scampo. Brava e lirica come sempre. Complimenti. |