Ciao :)
Allora, ti dirò una cosa. Si vede che in questa storia ci hai messo molto tempo e impegno, non solo perché è di considerevole lunghezza, ma proprio per come l'hai scritta e impostata. E mi rendo pure cono che facile non deve essere stato, perché è un what if enorme in quei riprendi interi passi della serie (è una cosa che ho fatto anche io per una storia e so quanto lavoro c'è dietro). Quindi intanto complimenti per questo. Ovviamente la storia mi è piaciuta. Ho apprezzato un sacco il titolo che gli hai dato - questo libro che a John piace e che spesso ritorna nel corso della lettura - e il fatto che tu abbia deciso di ambientare tutto nell'epoca vittoriana (una delle mie epoche preferite, tra l'altro). Un'altra cosa impeccabile è l'IC dei personaggi, cosa che può sembrare scontata, ma non lo è, perché in questa storia la relazione fra Sherlock e John si sviluppa in maniera simile, ma diversa all'originale. Si inizia con John che adesso è un insegnante (questa cosa mi ha incuriosito, per caso è presa da romanzi? Io purtroppo non li ho letti, non so se ci sono riferimenti, quindi chiedo xD)e che pare avere un'esistenza vuota e misera. Ha un mal nascosto bisogno di avventura, in fondo è stato anche un solato, ma la guerra stessa pare essere stata una cocente delusione per il suo bisogno di brivido. E infatti a risolvere ciò ci pensa Sherlock che gli manda una lettera. Il loro primo incontro è bellissimo come tutto ciò che segue, ovviamente ho apprezzato che comparissero tutti, da Mrs.Hudson a Myroft, a Lestrade al mio amato Moriarty. Quello di cui John si sorprende è di essere risultato addirittura piacevole a Sherlock (visto che non è facile rientrare nelle sue simpatie o comunque andarci d'accordo). Allo stesso modo, Sherlock vede in John qualcosa di misterioso e incomprensibile, ed io penso che sia anche questo il motivo per cui Sherlock ne è così affascinato. Lui deduce sempre tutto, ma con John è diverso, così come non riesce a comprendere ciò che si ritrova a pensare e provare nei suoi confronti. Ha fatto malissimo quando c'è stato quell'avvicinamento e poi quel rifiuto, che ha fatto comprendere a Sherlock di essere innamorato di John. E la sua gelosia poi, nel vederlo con un'altra donna (e gliela presenta pura). Però è molto IC la sua reazione e ha senso se si pensa che siamo in un'altra epoca. Doloroso ma necessario. Poi ti ripeto, ho amato tutta la parte relativa a Moriarty, perché è il mio personaggio preferito, per non parlare di quello che succede alla fine. Una tensione palpabile, che sfocia in quello che MANNAGGIA AL SODIO avrei sempre voluto vedere. E' stato interessante ed emozionante leggerla, spero che in una recensione di poche righe io riesca ad esprimere quanto mi sia piaciuta, perché davvero, si vede che ci hai messo tanto impegno.
A presto,
Nao |
