Recensioni per
Un uomo che piange
di kiara 69
Ciao Kiara. |
È duro con sé stesso e con la figlia questo generale. È arrabbiato, deluso. O forse usa questi forti sentimenti per cercare di nascondere il sentimento più forte di tutti: il dolore per la perdita della figlia tanto amata e tanto bistrattata. Bravissima. Buona giornata. |
E' molto tragica l'immagine del Generale, derubricato, in poche ore, da eroe a uomo che piange, in un mondo che non appartiene più a quelli come lui, ma agli zotici rivoltosi che egli disprezza con tutto se stesso, perché responsabili della morte della figlia e del naufragio del vecchio mondo nella follia collettiva. |
Gentile Kiara, il generale nel tuo finale è solo un uomo che piange una figlia che ritiene si sia ribellata a lui, alle convenzioni, alla sua educazione, a tutto ciò che lui le aveva impartito durante tutta la sua vita e che aveva ottenuto le risposte che voleva con il comportamento sempre ligio da lei tenuto. Un padre che nonostante abbia perduto la figlia non si capacita, cerca di comprendere dove abbia sbagliato senza ammettere che il vero problema è stato quello di non aver mai capito la figlia, quella figlia che è arrivata con grande fatica e grande sofferenza ad una scelta che lui mai potrà condividere. Ora è solo, come forse è sempre stato durante la sua vita, arroccato alle vecchie tradizioni e soprattutto al casato facendo di tutto ciò la sua ragione di vita e imponendo la sua scelta anche a quella figlia che alla fine si è ribellata poiché ha cominciato ad ascoltare altro e ad ascoltarsi. E non serve che ripeta a se stesso che lui aveva benedetto l’unione fra sua figlia e il nipote della governante che ora lo piange guardando il loro vecchio mondo andare in pezzi. Il problema del generale è quello di non aver mai voluto sentire altre ragioni che non fossero le sue arroccandosi in una torre d’avorio dove pensava che niente e nessuno avrebbe mai potuto ledere i suoi interessi e intaccare i suoi ideali. Ha pagato a caro prezzo per aver peccato di arroganza e superbia. Davvero non può che piangere per la stoltezza che ha portato avanti per buona parte della sua vita facendone subire le conseguenze a quella “figlia” tanto amata quanto tenuta a distanza. Tante sono le sensibilità per vedere oltre il personaggio del generale ed è sempre interessante leggere come ogni autrice/autore riesca a far emergere la sua complessa personalità. Un caro saluto. |
Anche di fronte al dolore il Generale non lascia le proprie convinzioni sbagliate.. tosto, invero!! |
Cara Kiara, mi fa piacere vedere e leggere questo tuo scritto. Una breve introspezione che mi lascia sospesa a metà fra il pentimento di un padre e la paura di un castigo. Il generale riconosce i suoi sbagli e le sue presunzioni, tuttavia pecca ancora di quell'arroganza pensando all'onore che il suo gesto gli ha portato negli anni. E non posso che dire che questo é esattamente il generale che tutti noi conosciamo. |
Non ti ritieni alla mia altezza? |
Un generale amareggiato, deluso dalle scelte finali della figlia. Anzi,del figlio prediletto, che ha osato scegliere seguendo il proprio cuore e non più le aride regole dell'Ancien Regime. Vorrebbe scaricare su di lei, su di loro, ogni errore, ma infine cede: si credeva superiore a Dio, ma è solo un padre che piange la dipartita prematura della figlia amatissima, nonostante tutto. Pezzo veramente bello. Brava. |