A volte basta allontanarsi dal centro nevralgico delle cose che ci stanno intorno e che noi crediamo siano il nostro contorno con noi al centro. Allontanandosi lo sguardo si apre e ci si accorge che c’è ben altro, non ci siamo solo noi con i nostri pensieri e i nostri problemi e forse anche i nostri dolori che ci portiamo dietro come una zavorra. Allontanarsi è come tornare a respirare soprattutto se ci si reca in quei luoghi che per noi hanno una certa valenza, non importa quali siano, che ci riportano a voler guardare dentro noi stessi perché solo lì ce ne danno la possibilità, lasciando tutto il resto del mondo fuori, per ricaricarci e poter tornare, in quel mondo dove tutti i giorni dobbiamo combattere e continuamente confrontarci, più forti di prima in grado pertanto di poter gioire per un cielo terso, per il sole caldo sulla pelle o per una melodia che ti accarezza il cuore riportando la quiete nella mente e nel cuore. Ogni tanto dovremmo essere in grado di capire quando è venuto il momento che ci occorre veramente una boccata d’ossigeno e riuscire così a sganciarci da tutti quegli obblighi per non rimanere oppressi a nostra volta. Parole e sensazioni che tutti prima o poi proviamo. Un caro saluto.

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A volte ce n'è bisogno. La vita toglie il fiato, le persone sono maschere vuote, abbiamo bisogno di un posto solo nostro, dove poterci ricaricare, dove poter essere noi stessi, sentirci leggeri e, forse, felici.

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