Ciao!
E' sempre un piacere venire a trovarti qui, e conoscere volta per volta un personaggio diverso, appartenente allo stesso fandom.
Ho scelto questa OS facendomi guidare dalla curiosità e dalla scarica che mi hanno dato titolo ed introduzione, e devo dire che mi è piaciuta molto sia per la trama sia per la forma.
La parte iniziale è molto profonda, si parte subito con l'introspezione del protagonista, lo metti subito in risalto come una persona a cui tutto è dovuto, servito e riverito per diritto ma anche una persona che si spende per la propria gente, e malgrado si possa pensare che sia superficiale e burbero, forse anche crudele, per i suoi stessi pensieri riguardo il titolo che ha e ciò che ha intenzione di fare ai suoi nemici, ce lo mostri in un fragile momento umano, nel mezzo di un grattacapo mentale dal quale sembra non saper uscire, e il fatto che tu lo faccia interagire con un oggetto fa capire quanto le mani gli stiano prudendo e quanto la sua testa sia in uno stato accelerato, di pensieri e smania di agire, quindi ci dai subito due facce della stessa moneta che sono il carattere finito di Bellamy, un personaggio molto affascinante già da come lo hai impostato. Sei davvero bravissima a mettere sul tavolo due cose differenti tutte nello stesso momento e compararle in questo modo, io adoro leggerti.
Anche perché lo sai, del sano angst non mi fa mai male.
Tutto quel dolore era causato dalla paura che una persona cara fosse in pericolo o addirittura a rischio di morte, questo purtroppo è un tassello davvero difficile da ignorare anche per il più determinato e impenetrabile degli uomini, sei anche riuscita a inserire una serie di pensieri, o ricordi, legati appunto al diretto interessato che invece di giocare all'umore di Bellamy non fanno che incrementare la sua ira e la sua impazienza nello scoprire se tutto sia andato nel verso giusto, e aggiungo una nota, tutti i riferimenti alla natura in generale come l'ambientazione del porto, i fuochi fatui e le varie pietre, mi sono sembrati un notevole abbellimento della descrizione e li trovo parecchio appropriati, sono i dettagli a volte a fare la differenza e tu sai benissimo quando e come inserirli.
La seconda parte ci mostra il coprotagonista e scopro con mio grande piacere che sono una coppia!
Scegliere questa storia a caso proprio nel pride month, l'istinto non mi fa sbagliare mai. Comunque, Sarquiss è molto più pacato del suo amante. Sarà perché sotto qualche farmaco forse, ma comunque, non ho notato neanche una punta di durezza o reticenza, malgrado l'allusione alla voglia di stare un po' in pace.
L'alone che hai creato tra i due esprime una sorta di dolcezza palpabile e stupenda, che inglobata in un'atmosfera triste come quella di un letto di 'ospedale' diciamo così, è un tocco da maestro ed è una delle situazioni in cui io amo di più immergermi con la lettura.
Bellamy cala tutte le difese ed esprime visibilmente la sua vulnerabilità, e la voglia di stargli accanto per dirgli che nessuno gli farà del male fin quando sarà lui a proteggerlo, e dormire insieme in quel letto, senza vergogna né timore, nemmeno di essere ripresi, è fantastico, è tutto così amaro nella sua dolcezza che lo trovo uno scenario perfetto, e mi hai lasciato un piacevolissimo umore per questa notte. Hai fatto bene a riscrivere dopo un po' da come ho capito nelle note, una storia su questi due, perché secondo me ti vengono tutte benissimo.
Mia cara, mi complimento con il tuo eccellente stile, lo adoro e adoro tutto quello che ci proponi.
A presto! |