Premio per il miglior stile nel contest: Il mio peggior nemico sono io, di Setsy
Cara Biscottina, buonasera *-*. Ora tu sai che io di videogiochi non so proprio nulla, anche se Resident Evil ha tanti film famosi… quindi qui mi devi togliere una curiosità. La base di questa fiction – il regno, l’ambientazione più o meno rinascimentale, direi – sono in qualche modo del fandom o tutto headcanon tuo? No, perché se la serie cinematografica è così quasi quasi le potrei dare una chance. Se invece è lavoro tuo è davvero una grande opera! Sono rimasta stupita dalla profondità dei personaggi, che mi pare troppo superiore a quello che può emergere da un gioco, e dalle dinamiche sì estreme, ma narrate con coerenza, ampio respiro e credibilità. E non è facile quando il genere si può definire fiaba dark. Molto dark, insomma, per lettori adulti, e non solamente per la tematica dell’incest, ma anche per le violenze familiari, il tormento psicologico, la morte della madre. E’ da li che parte tutto, direi con la tipica profezia autoavverantesi: la bambina è maledetta, ha ucciso la mamma, ha risvegliato forse demoniache. Non so se intendessi di sì – in fondo si chiama resident evil - , ma a me pare il tipico caso di quando ti “costringono” a diventare qualcosa. Un’attrazione sbagliata alla fine c’è, ma che altro appiglio aveva questa ragazzina? Suo fratello è anche la figura paterna, materna, l’amico fidato, colui che condivide tutto. Anche il sangue, in ogni modo. Col dna (per quanto non lo chiamino così), con il concetto di dinastia, con il dono della verginità all’unico a cui “appartiene”. Perché Alex rifiuta di essere una bambola, un mero oggetto sessuale, una sposa fantoccio. Il rapporto col fratello si costruisce passo per passo, anche con tanta difficoltà; all’inizio infatti lui la accusa di averlo reso orfano, poi comincia ad apprezzare doti che non sono tipiche di una bimba: la resistenza alla tortura, la forza morale, il fregarsene di alcune regole. Crescendo il problema si comincia a sentire, perché lei è molto bella (Milla, giusto?) e anche se una invisibile barriera di decenza cultura e tabù dovrebbe impedirlo, Albert non può ingannare se stesso. Prova delle pulsioni che dovrebbero essere rivolte ad altre persone, e possibilmente principesse, ma non è così. Tutto nasce da un bacio, un accarezzarsi, a poi quando il presunto pretendente arriva – ed è vecchio e brutto – Alex preferisce fare quello che le dettano il cuore e le viscere. Rischia la vita, la rischiano entrambi, anche perché la servitù parla e sarebbe impossibile nascondere bene un tale segreto scottante. La scena dell’uccisione del padre (spero di non sembrare cattiva, ma mi ha fatto piacere) ha qualcosa di amletico. Li era veleno nell’orecchio, qui c’è il pugnale, ma la sensazione è stata quella. E’ una ferita da traditore, nascosta. E che libera questi figli infelici dal tiranno. Non so quanto andranno lontano, la via è piena di minacce, ma per adesso sono vincenti. Tutto il testo ha uno splendido stile e difatti hai appena vinto per questo! Curato, complesso, non intrecciato inutilmente, con le sue pause, parole in corsivo al posto giusto e un ritmo da storia “antica”. Anche le descrizioni sono bellissime, con gli occhi gelidi da lupo, e tutti i particolari specie quelli più seducenti.
Un gran bel lavoro, che, ripeto, mi lascia curiosa…
Baci, Setsy |