STORIA PARTECIPANTE AL CONTEST "LA PRIMAVERA E... IL MORTO"
Quattordicesima Classificata
Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 6 / 10
Ci sono diverse imperfezioni, la storia avrebbe bisogno di una rilettura. Nonostante questo è piuttosto scorrevole
Sviluppo della trama e caratterizzazione dei personaggi: 8 / 10
La trama è semplice ma di effetto, fa riflettere. Ho apprezzato soprattutto il finale, per niente banale. Ci si sarebbe potuti aspettare che il morto fosse il marito defunto di Elizabeth, o che lei cambiasse totalmente ed improvvisamente grazie alle parole di Thomas, ma non è così. Qui si tratta di qualcosa di più profondo…
I personaggi sono caratterizzati piuttosto bene
Espressività: 8 / 10
Le parti narrative sono espressive e dolci, quasi, sembrano “accarezzare” il lettore. Gli spezzoni che descrivono l’animo dei singoli personaggi arricchiscono la storia. Ho trovato invece a volte un po’ contorti e “pesanti” i discorsi, credo si sarebbe potuto far passare gli stessi messaggi in modo più leggero e scorrevole, rispettando il tono del resto del racconto
Originalità: 7 / 10
L’idea di base forse non è particolarmente originale, ma ho apprezzato il modo personale di svilupparla
Attinenza al tema e ai parametri posti: 5 / 10
I parametri secondari e quello del morto sono stati rispettati alla perfezione. La primavera invece, oltre a non essere particolarmente valorizzata, non è assolutamente un luogo come richiesto ma rappresenta semplicemente la stagione
Valutazione finale: 34 / 50
Mi è piaciuto leggere questa storia, e trovo che potrebbe essere migliorata molto con qualche piccolo accorgimento. Nonostante la sua semplicità è un racconto profondo
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