Recensioni per
Sentieri di spine
di Maqry

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/03/20, ore 19:24

Meraviglia. Questa storia è davvero una meraviglia.
Temo che non riuscirò a scrivere qualcosa che abbia senso di insieme, ma ti assicuro che ci provo, ci provo perché il tuo testo merita almeno il tentativo di una recensione come si deve.

Conoscerti nelle vesti di lettrice è stato uno degli incontri più belli fatti su questo sito, e il perché di questo mio pensiero sfido chiunque a rintracciarlo nelle recensioni che scrivi, ma scoprire la te autrice è stato un incontro ancora più bello.
Se nei racconti più corposi riesci a districarti tra narrazione e introspezione con apparente disinvoltura, nei testi brevi – almeno nei due che ho letto sino ad ora – il tuo stile si poetizza (concedimi questa licenza) e crea immagini in movimento. Più che narrare, evochi situazioni, personaggi, emozioni, sentimenti, tutto il mondo che si propone di indagare il testo in questione. Dici di non avere grande dimestichezza con la brevità, invece io credo che sottovaluti la tua capacità di essere sintetica ed efficace all'unisono: è vincente la tua intuizione (forse inconscia) di non pretendere di strizzare qualcosa in cinquecento parole, ma di evocarla attraverso la costruzione di pochi momenti selezionati e scelte lessicali mai sprecate, mai a caso. Proprio in questo periodo sono impegnata nella valutazione di flashfic per un contest e credo che una storia come questa avrebbe potuto tranquillamente concorrere al podio – questo per dire che, a mio modesto parere, non hai alcuna difficoltà con la brevitas (!).
Sempre sullo stile, sappi che amo le sequenze asindetiche senza interpunzione, ritrovarle nel testo sfruttate in maniera tanto efficace è stato bellissimo, riescono sempre a dare ai periodi un moto di ansia e accelerazione, come se il tempo si assottigliasse improvviso – un'immagine che trovo calzi a pennello con il significato del tuo testo. Anche quei corsivi centrati, a volte dialoghi e a volte pensieri sussurrati, hanno collaborato a imprimere tensione alla tua storia: un lento scandire che alle volte accelera e sembra precipitare, altre volte rallenta sino a sembrare cristalizzarsi un attimo e per sempre. Dei contrasti che ho amato!
Permettimi di dilungarmi brevemente (a proposito di contrasti!) sul lessico. Sono della scuola di pensiero secondo cui la ricerca di un registro linguistico ricercato non sempre sia la scelta migliore, anzi delle volte si tramuta nella cara vecchia zappa sui piedi, perché, inutile girarci intorno, determinati vocaboli bisogna saperli usare, e per farlo è necessario conoscerne significato e sfumature. Nel tuo caso, è palese, sei ben consapevole di ciò che scrivi e del perché lo scrivi, al punto tale che sei riuscita a trascinare dall'inizio alla fine una metafora complessa fatta di fumo e ossa che mi ha lasciata incantata. Hai osato con il lessico, ma l'hai fatto benissimo.

Arrivo ai personaggi.
Finalmente, dirai tu.
Ho scritto su questa coppia anni fa, la storia non esiste più sul sito (l'ho cancellata), ciò nonostante non è una coppia che prediligo o sulla quale mi sono mai interrogata troppo. Motivo per cui mi sono abbandonata alla tua visione senza se e senza ma, fidandomi di ciò che mi avresti proposto.
Sarò ripetitiva, ma ho amato queste caratterizzazioni.
E soprattutto ho amato lui, il mio Sirius, così buio proprio come piace a me e come immagino sia stato per tutta la vita.
Ma prima di parlare di lui e palesare ancora di più la mia totale preferenza, voglio soffermarmi su Marlene, che in fin dei conti è un personaggio originale. Mi è piaciuta la tua visione di questo personaggio, perché non è guerriera impavida, ma umana. È un miscuglio di tensioni che oscillano tra il desiderio di vivere e il desiderio di morire – emblematica a riguardo la riflessione di Sirius sull'ossessione per la morte –, che impedisce di capirla sino in fondo: è un personaggio meravigliosamente sfuggente, che sino alla fine ti lascia col dubbio se abbia vissuto per morire o sia morta nel tentativo di sopravvivere. Ed è in questo specchio di contraddizioni che ho collocato la sua passione-ossessione per la divinazione, sempre in cerca di presagi, persino dopo un amplesso che avrebbe dovuto solleticarne la vita anziché la morte. In poche parole sei riuscita a dare vita a un personaggio complesso, pieno di zone d'ombra, che appare imprendibile non per carenza di caratterizzazione, ma per sua natura.
E ora, Sirius. I dialoghi sono strepitosi, li ho letti e mi sono detta è lui!, così sfrontato, così amaro, così in bilico tra luce e ombra. Il rapporto che lo lega a Marlene non è amore, non è neanche affetto, è necessità, desiderio smodato, è qualcosa che forse sarebbe divenuta altro, come suggerisce l'amara conclusione, se solo ci fosse stato tempo di viversi sul serio. La sua ritrosia a leggere segnali sul futuro che si tramuta in paura e consapevolezza quando l'ha sognata spezza un po' il cuore e dà la misura di quanto a suo modo si fosse lasciato travolgere da questo rapporto fatto di corpi ossuti, vertebre e fumo che nel suo propagarsi annerisce e confonde tutto.
È una relazione adulta, ma soprattutto schiacciata dalla guerra – non lo scrivi, ma si percepisce che non sia tempo per cercare altro, per approfondire, per non cercare presagi oscuri e chiedersi quando arriverà la fine di tutto.

Una stanza tutta per sé è un intervento della Woolf che abbraccia tanti mondi, ma soprattutto dice a un pubblico qualcosa, offre delle prospettive più che raccontarle. Nel suggerire un estratto di questo testo come prompt ho proprio voluto estrapolarlo dalla sua cornice e reinterpretarlo in altri contesti, per cui non credo debba preoccuparti di averne tradito o meno il significato. Una cosa è certa: anche tu hai offerto ai lettori delle prospettive, evocato immagini, più che dire semplicemente. Per quel che vale, a me è piaciuto proprio tanto l'uso che hai fatto del prompt, il significato dei sogni e delle verità venute a galla ha ampio spazio nel testo, e ne è forse il vero e proprio sottotesto su cui si regge l'intera impalcatura della trama. Sei stata bravissima anche in questo.

Credo sia abbastanza evidente quanto mi sia piaciuta questa storia! L'ho riletta più di una volta e credo lo farò ancora, anche perché non è un testo immediato, credo necessiti di più letture e di grande attenzione per essere apprezzato in ogni sua più piccola sfumatura.
Complimenti davvero e grazie per aver accettato il mio suggerimento (se questi sono i risultati, probabilmente ti proporrò altro e ti imporrò una drabble, così quando scriverai qualcosa di stupendo capirai di non aver problemi neanche con le cento parole!).
Un abbraccio, a presto!

Recensore Master
16/03/20, ore 09:04

Questa storia mi è piaciuta un po' di più di pochino. L'ho trovata nascosta tra quelle appena pubblicate e mi sono detta che forse, come tante altre perle, sarebbe stata oro colato. Non mastico giornalmente la vecchia generazione, sono fissata con la mente da qualche altra parte, ma immergermici per leggere qualcosa è sempre un grande piacere. Hai plasmato i personaggi sotto le tue dita, piegati a tuo piacimento: sembrava di guardare uno scultore creare, scalfire, rompere. Oggi non sei stata solo scrittrice, ma anche molto artista: le tue parole si sono incastrate, fuse per sempre e, anche se ho finito la storia, è come se non ci fosse una fine. Non ho mai letto di questa coppia, ma è stata quasi una ventata di aria - non fresca, non so ancora dire se sia stata pesante -. C'è questo crescendo, questi momenti che mi hai descritto che diventano quasi una quotidianità, quasi un rifugio da tutto quello che succede, diventano un'ancora di salvezza per non perdersi del tutto. E poi scommettono, morirò prima io, te lo prometto. Sirius che non perde quella sua vena ironica, che le dà spalla in Divinazione, che la incoraggia a leggere le macchie infondo alla tazzina di caffè: forse è quello il momento in cui si trovano, in cui smettono di vedere i mostri. Tornano però prepotenti, Sirius li sente sulla sua pelle: i suoi - che già c'erano - e quelli del rimorso di averla presa, sentita vicina. E ora gli rimane solo il ricordo di qualcosa che sarebbe potuto essere, che in parte è anche stato, di qualcosa che gli rimarrà sempre dentro.
Mi spiace se ho compreso male la storia, non è il mio intento: oggi, più di qualsiasi cosa, voglio rendere giustizia a questa storia. Complimenti, complimenti per questa Flash - fic, sono felice di averla letta.
Sia ❤

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