Buonasera cara, sono Stefy ed è un piacere averti incontrata nello scambio del Giardino. Ho scelto di cominciare con questo tuo progetto perché prima di tutto mi piace leggere nel fandom di HP, e poi ti dico la verità, ti discosti dai soliti pairing che trovo, quindi la mia curiosità è parecchia, sappilo. Già dalla trama spiegata nello specchietto sento odore di casini amorosi che si portano avanti per anni, e quale posto migliore per mettere tutto sul vassoio se non un matrimonio? Quello di Draco per giunta. Qui non ho più a che fare con dei ragazzini che si vedevano tra i banchi di scuola, anche se le loro storie tra loro le avevano avute; qui sento l’amore nell’aria, quello vero, quello sofferto e indimenticabile… insomma, quello che fa ancora ora battere il cuore ai due protagonisti nonostante i dieci anni passati distanti.
Quanto è bella questa cosa, e ciò che mi piace di più è che so che è possibile, lo so più che bene, e sei riuscita a descriverla in modo realistico e decisamente nei toni dell’età dei personaggi. Ti muovi da una parte all’altra alternando i POV in continuazione – fatico a leggere quando è così, ma capisco che questa storia è proprio fatta apposta per saltare da lui a lei e ancora a lui, come fosse una telecamera puntata sull’uno o sull’altra – così da farmi capire, fase per fase, come si comportano e soprattutto cosa provano i due piccioncini che non sanno cosa prova l’altro.
E ci resto male perché infine non succede nulla, ci resto ancora più male perché Daphne fa la str***a con Pansy mettendosi assieme ai suoi genitori a impicciarsi della vita di lei, ma direi che può anche starci perché grazie a questo lei può incontrare di nuovo Blaize, non male come cosa, no? A parte l’uscita del non andare a letto con lui così, su due piedi, che mi ha spezzata in due! Però questo scambio di battute che ho adorato ha portato al patto fatto tra loro, che ci sta tutto e chissà, porterà a qualcosa di più magari. Qualcosa che tenta di sbloccarsi e poi “ma ciao, sono Ginny e vengo a rompervi le balle mentre fate i piccioncini”, ma io dico, sti due poveri cristi vedono più gente adesso che non quando ci stavano a scuola assieme, non ho capito.
Brutta faccenda allora quella con i Potter, brutta ma accantonata grazie alla capacità incredibile che ha il ragazzo di farle venire il buon umore e farle dimenticare i problemi. Lei pensa, lui ride, lei beve, lui sorride. Io dico “quando? Dai dai dai!” e si ingrumano in un vicolo dopo dieci anni, dieci di innamoramento segreto. Era ora, dico io! Guarda, me li stai facendo shippare enormemente nella tua storia, e bastavano tre birre per farla cedere e sorridere così tanto pensa te. A saperlo prima. Storia movimentata dai toni allegri, tesi, di nuovo allegri e con tanti sentimenti repressi che cercano la loro strada, tentano di uscire in qualsiasi modo; hai creato una tensione incredibile tra i due, sempre crescente, sempre più pressante, fino al bacio tanto desiderato. Ho adorato i dialoghi, davvero, spontanei e naturali, come il lavoro fatto sui personaggi a cui hai dedicato tanta attenzione per la caratterizzazione. Non vedo l’ora di poter continuare perché ora sono proprio curiosa di vedere fino a dove si spingeranno questi due. Alla prossima cara, buona notte e buona ispirazione! :3 |