Recensioni per
Easter Break
di D a k o t a
Adorabile. Semplicemente adorabile. Non so come mai io me la sia persa, solitamente fics simili cascano sempre sotto ai miei occhi (anche se ammetto, questo periodo è stato davvero impegnativo) quindi ti faccio davvero i miei più sentiti complimenti. Mi è piaciuta tutto. La tristezza e la voglia dell'altro nella propria vita, mascherata da battutine sarcastiche, come è tipico di Dean, si percepisce tutta. Davvero straziante, in alcuni momenti. Se ci pensi, sono stati distanti molti anni, e non deve essere stato facile per nessuno dei due. Molto bello il lento trascorrere del tempo che segna in qualche modo sia il processo di guarigione di Dean, sia il lento ritorno al rapporto di prima, che adesso sembra ancora più crudele, visto che Dean sa che Sam, una volta guarito, lo lascerà di nuovo. Straziante il finale, mamma mia. Mi ha uccisa. |
ecccomii carissimaaa, sul filo della scadenza per la recensione ABC del giardino. |
Guarda, io l'OOC in questa storia non lo vedo per niente. Anzi hai sviscerato il rapporto tra Sam e Dean in modo perfetto e meraviglioso, mettendo in luce debolezza, affetto e contrasti in modo eccelso. Mi piace molto la tua narrazione, non s'inceppa mai, non stona, non è mai eccessiva e sotto le tue mani le caratteristiche dei personaggi prendono forma in modo vivido e in questa OS fanno male, sento il dolore tra le righe soprattutto quando è Dean a parlare, che tra l'altro è un paziente terribile. |
Ci sono cose che a volte non facciamo perchè il solo pensiero di farle ci spaventa e quindi le facciamo solo quando, per un motivo o per un altro, siamo spinti a farle. Credo che questo sia un po' ciò che accade a Sam all'inizio di questa storia. E' chiaro che voglia vedere il fratello, che lo abbia voluto a lungo, ma non ha mai fatto il primo passo per paura e Pasqua così diventa solo una scusa che usa con sè stesso per andare a casa di Bobby e vederlo, perchè anche lui, come Dean, vorrebbe poter riallacciare i rapporti, trovare un punto di incontro con il fratello (e quindi poi anche con il padre) che gli permetta di seguire i suoi sogni e allo stesso tempo non abbandonare la sua famiglia. Non lo vede però, perchè così come gli capita di pensare ("“Vedrò cosa posso fare” aveva risposto per odiare il modo in cui quelle parole gli fossero scivolate sulla lingua come un dannato automatismo o forse peggio: come sarebbero scivolate sulla lingua a papà") e così come gli viene fatto notare anche da Dean (“Oh, nulla. E’ solo che in certe cose sei uguale a lui, Sammy"), lui e John sono più simili di quanto entrambi siano disposti ad ammettere e sono entrambi così testardi che invece di comunicare, invece di provare almeno a capirsi, si urlano contro a vicenda e poi ci sono porte che sbattono e poveri fratelli maggiori che ci vanno di mezzo. E' Dean, infatti, quello che finisce per soffrirci di più e in questa storia hai reso molto bene il suo sentirsi ferito, che si sente in ogni frase detta da lui dove prova a nascondere il sentimento sotto un enorme quantità di rabbia e sarcasmo, ma si sente comunque, attraverso le piccole pause, le espressioni del volto e i movimenti del corpo che descrivi. Ho quindi trovato la caratterizzazione di entrambi i fratelli molto IC. Oltre che quella di Bobby, anche lui caratterizzato molto bene nonostante appaia relativamente poco. Mi ha fatto ridere la parte dove dici come sia sul punto di cacciarli entrambi di casa. E' un pensiero che è perfettamente in linea con il suo carattere! |
Ciao carissima, eccomi per lo scambio ABC. |
Eccomi qui cara, come sempre a leggere le tue OS emozionanti, ricche di pathos e retroscena partoriti dalla tua fantasia! |
Ciao cara, eccomi qui finalmente per l'ABC del Giardino scusami tantissimo se passo solo ora! Comunque leggerti è sempre un piacere per me, adoro il modo in cui scrivi perché sei davvero una brava scrittrice, ho letto già alcune tue one-shot legate a questo fandom e una delle cose che mi colpisce di più è come sai affrontare e raccontare il legame che c'è tra i fratelli Winchester. Il modo in cui sai caratterizzarli non è affatto facile, sai raccontare il mondo che c'è dietro ai loro pensieri, complimenti davvero perché io personalmente amo le storie incentrate sull'introspezione. Comunque questo racconto affronta delle tematiche simili all'ultima one shot che hai scritto su Supernatural mi pare, il personaggio che secondo me è delineato davvero in maniera impeccabile è assolutamente Dean, la sua caratterizzazione è potente e terribilmente umana (anche se spesso lui sbaglia, ma in fondo lo sa), perché attraverso la sua visione porti a galla molte tematiche, come ad esempio il senso dell'abbandono che riversa anche a Sam e il modo in cui la figura del padre ha influenzato entrambi con il passare degli anni. C'è una differenza tra i due fratelli, mentre ho visto un Dean molto umano, impulsivo dato che si faceva prendere di più dalle emozioni (anche sbagliate ma è il bello di lui) dall'altra parte c'è un Sam più riflessivo e razionale, il modo in cui si distinguono è forse dovuto anche alle rispettive scelte di vita e Dean pare non accettare totalmente il fatto che suo fratello si allontani dal "loro mondo", ma dietro alla sua negazione si sente che c'è molto altro, c'è tanto dolore perché Dean in fondo è un personaggio particolarmente fragile nel suo modo di essere. |
Mia cara D a k o t a, |
Buongiorno, carissima, ed eccomi qui con gioia a commentare anche questa one-shot! |
Macciao carissimaa |
Quella che tu chiami cosa incredibilmente prolissa io la chiamo cosa incredibilmente bella. Mi piacciono tantissimo le fic ambientate pre stagioni, di cui sappiamo qualcosa solo per accenni e che quindi permettono di spaziare con la fantasia. Persino il campanello sembra dare dell'idiota a Sam perché, anche se c'è una parte di lui che vorrebbe davvero una vita normale, una parte molto più importante deve per forza averci a che fare perché il mondo del soprannaturale è dove vive suo fratello. Dean è un sick tremendo! Davvero stupenda! |