Recensioni per
Cinque volte nella serra di Beatrice
di Harriet

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/11/20, ore 19:11

OK, DA DOVE COMINCIO.
La cosa più straordinaria di questa storia sono le belle pennellate di colore che, in quattro-cinque righe sapienti, sono in grado di impostare tutto un worldbuilding e un microcosmo molto variegato, senza suonare come mero infodump a uso e consumo del lettore, che poi invece risulta 'grattare' un po' con la naturalezza del tutto: qui ci si tuffa subito a capofitto, ma in un modo che comunque non disorienta. I tempi narrativi sono una cosa che ti invidio moltissimo e che tu srotoli alla perfezione. Vividissimi pure tutti i personaggi: hanno a che fare con una realtà che li osteggia, li irride, li umilia, li violenta, li picchia, ma cazzo se sanno ribellarsi, e ribellarsi con del SASS MAGNIFICO fra la sintassi poco ortodossa dell'uno e le profferte estemporanee dell'altra... XDDD (sì, se Dara è un ottimo rotondissimo personaggio, Beatrice ha i capelli rossi e la sua parte, nella sua drammaticità, ha de guizzi d'ironia che mi spezzano). Insomma, m'è venuta un sacco di voglia di leggere e saperne di più, nonostante mi sia da subito sentita a casa <3!

Nuovo recensore
03/04/20, ore 12:50

BENE BENE BENE, tante cose possono cambiare, tanta nuova gente può essere conosciuta e nuovi mondi possono essere esplorati, ma le porno avventure di Dara in quel di Almiressa saranno sempre IRRINUNCIABILI PIACERI!!!
Allora, nella prima parte di questa recensione ti annoieremo di nuovo con cose che già sapevi ma che sono assolutamente necessarie: che Dara è bellissimo, che è l'amore, che ogni volta che leggo mezza cosa di lui lo amo di più e tantissimo e che è tipo STAVO PER SCRIVERE UNA SPECIE DI FIGURA CRISTICA MENO TRASCENDENTE E PIU' UMANA, CREDO CHE CIO' SIA IN PARTE BLASFEMO E MI SENTO DI SCUSARMENE, MA ALLO STESSO TEMPO SIA LA COSA CHE PIU' SI AVVICINA AL CONCETTO CHE HO IN MENTE. Perché davvero è l'espressione più sublime e armoniosa dell'Amore per gli altri, quell'amore disinteressato e avvolgente che tuttavia non arriva mai a stringere troppo, l'emblema della Libertà: e cosa non sono Amore e Libertà, dopotutto, se non proprio le tematiche più rilevanti e importanti di tutto il Vangelo ??? Cerco di parlare con cognizione di causa!!
Mi interesserebbe saperne di più del personaggio di Miriam, del quale forse mi hai già parlato, ma non riesco bene a metterlo a fuoco nei miei ricordi. Il solo accenno al passato di Dara mi ha entusiasmato!!!
Ho trovato particolarmente originale la scansione narrativa che hai adottato per questo racconto, utilizzando la successione degli amanti di Dara come agganci per raccontare la storia a ritroso: in questa sequenza di campionari umani hai come un microcosmo della vivacità culturale e individuale di Almiressa (un luogo che ha davvero un fascino incredibile e che fa sognare!), dove ognuno ha le sue origini, la sua storia, le sue caratteristiche e tende a diventare le proprie scelte di vita -- e non c'è mai una ricetta fissa, ma una rosa infinita e imprevedibile di possibilità. Alcune hanno conclusioni tristi e amare, altre più liete e durature. La complessità di queste variabili è molto simile a quella della stessa esistenza e all'intricata matassa di incontri a cui spesso siamo chiamati a dare un significato.
Mi è piaciuto il modo in cui hai interpretato il prompt suggerito dalla sfida -- come sempre in modo fresco ed efficace, ma mai scontato e, soprattutto, utilizzando scenari ricchi e iper-variegati che rimandano, a loro volta, a tante altre storie e sotto-storie. Beatrice è un personaggio delizioso, sia per la descrizione fisica che per le caratteristiche intellettuali. è un sollievo sapere che siano riusciti a salvarla da un destino un po' infausto e che non meritava. 
Mi è piaciuta moltissimo la conclusione un po' vaga, come una sfida lanciata al lettore, a cui è lasciata l'interpretazione di quel "forse" finale. La tematica dell' amore per forza VS amore per scelta ha tante declinazioni e, per quanto siano trattate frequentemente, è più usuale che vengono sottovalutate e banalizzate (anche per il fatto che sembrano molto distanti dall'epoca contemporanea e dalla realtà sociale in cui viviamo noi -- i luoghi comuni si sprecano), ma in realtà credo che a livello culturale siamo ancora ben lungi dall'essercene appropriati a fondo. Essere liberi è una scelta -- e di per sé è quella più spaventosa, come accettare e scegliere di amare. Con grande semplicità e levità, riesci davvero a sollevare tante domande e tante questioni in modo tutt'altro che superficiale!! Grazie di avere dato vita a questo bel racconto e W DARA SEMPRE
SI ECCITA PER I VERBI CONIUGATI BENE no io lo amo troppo