Recensioni per
Tracce
di ireland3

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
08/09/20, ore 12:32
Cap. 1:

L' "episodio della camicetta" come l'ho battezzato io quando l'ho visto la prima volta a 11 anni è un must, hai ragione, come tale per me va trattato con rispetto. Ho letto storie che a mio parere l'hanno un po' deturpato, invece stavolta finalmente questa tua gli rende onore. Hai descritto con grande abilità e rispetto per il personaggio la sofferenza e lo sgomento di Oscar, nonchè il suo giustificato senso di colpa per come fosse diventato Andrè a causa sua e della sua ingiustificata decisione di liberarsi di lui come di un vecchio indumento. Quanto ad Andrè mi è piaciuto molto il passaggio "non riconoscevo più la mia faccia", deve essere stata una grandissima sofferenza per lui scoprirsi così violento proprio con la donna che adora. Lo hai descritto in tutta la sua fragilità di uomo follemente innamorato. E per finire...si sono protetti a vicenda, sì, come hanno sempre fatto. Sinceri complimenti

Recensore Master
07/09/20, ore 02:29
Cap. 1:

Ciao.
Direi che dei complimenti sinceri sono più che dovuti.
Innanzitutto una scrittura delicata e scorrevole, ricca di simboli e figure eppure non pesante ne eccessivamente intricata, una qualità non facile da possedere. Con piacere ho assaporato ogni parola, lasciandomi avvolgere dall'atmosfera di cui l'hai fatta messaggera ed interprete, attraversando la storia senza interruzioni o questioni.

La parte iniziale, prevalentemente sui pensieri di Oscar, é molto azzeccata e senza dubbio modellata sul suo personaggio in maniera impeccabile. É stato interessante vedere quelli che possono essere stati i suoi pensieri dopo una notte (ed un'esperienza) decisamente segnante per lei, nonostante la sua forza, forse proprio a causa di quella. Come, con la sua mentalità stoica, abbia potuti affrontare una minaccia nuova ed imprevista.
Poi, l'improvviso svilupparsi degli eventi é stato una piacevole sorpresa.
Vedere come 'loro' vengano prima di tutto nonostante tutto, grazie a quello che sono sempre stati e a quello che forse non smetteranno mai di essere é stato oltremodo tenero e...come dire? Giusto. Assolutamente giusto.
Mi é piaciuta molto questa fedele ed al tempo stesso "innovativa" versione di André, più ferito dell'immaginabile, o meglio, in questa tua versione, più incline a rendere materialmente manifeste le sue ferite. É stato toccante, amaro e struggente. Senza dubbio tragicamente bello.
Cosa altro dirti? Credo di aver già detto abbastanza.
Davvero un ottimo lavoro, curato nei dettagli ad al tempo stesso non ridondante.
Complimenti!
Eleonora

Recensore Master
13/05/20, ore 09:01
Cap. 1:

Ciao cara Ireland. Ho letto questa tua storia già da qualche settimana e l'ho lasciata lavorare nei miei pensieri.. Cosa posso dirti che non sia già stato detto? Sei davvero bravissima, ma questo è evidente. C'è qualcosa di più però, che riguarda questo tuo "sogno". Si percepisce fortemente il legame quasi di sangue tra Oscar e André. Il loro destino, intrecciato, fuso, inossidabile, anche di fronte alle parti più buie e crudeli delle loro scelte. Come sei stata sensibile... Tu sei riuscita ad essere quel ponte di luce tra le loro oscurità.

Recensore Master
06/04/20, ore 12:37
Cap. 1:

Cara Ireland, buongiorno!
Credo che questa sia la prima volta in cui mi accingo a leggere una storia scritta da te, pertanto è un piacere fare la tua conoscenza.
Diversi giorni fa ho trovato questa one shot nella pagina principale e l’ho inserita fra le storie seguite poiché la trama mi aveva incuriosito molto.
Tuttavia, solo questa mattina ho trovato il tempo per poter leggere quanto avevi scritto e un po’ mi è dispiaciuto non poterlo fare prima perché l’ho trovata davvero molto graziosa.
Inizierei col dirti che hai davvero una bella scrittura, molto poetica e profonda, capace di donare molte sensazioni.
Infatti, leggendo riga dopo riga sono stata in grado di immaginare la scena nella mia mente, era come se le parole fossero scomparse ed io avessi delle immagini di fronte a me.
Questo mi capita spesso, ma solo quando trovo qualcuno tanto bravo da saper descrivere bene la scena con delle belle parole come le tue e la trama è avvincente come questa, io riesco a farlo.
Quasi nessuno, come invece hai fatto tu, ha descritto ciò che accade dopo la famosa scena dello strappo: questo, però, è stato il tuo punto di partenza, ed anche quello di forza, e hai scritto le sensazioni e la tristezza che ha provato Oscar restando da sola nella sua stanza.
Non fa altro che pensare e ripensare a quelle parole che, con molta disperazione, aveva urlato contro al suo amico poco prima: “Lasciami André o chiamo aiuto!” e quelle parole le ricordano quanto avvenuto poco prima di essere lasciata lì da sola, così come torna a ricordarglielo quella camicia che tiene stretta fra le mani e che decide di andare a seppellire in giardino, così come era solita fare con i suoi tesori quando era ancora una bambina.
Nel dirigersi verso la vecchia quercia, dove avrebbe seppellito quella camicia e i suoi tristi ricordi legati ad essa, si imbatte inconsapevolmente nella stanza di André che la attira a sè come una calamita: la curiosità è tanto grande che la spinge ad osservare ciò che sta accadendo lí dentro e subito nota quei vetri sparsi sul pavimento che la preoccupano e la inducono a cercare André per la stanza perché, con il buio della notte che la avvolge, non riesce a vederlo.
Entra in quella stanza vincendo la sua paura e scorge nell’oscurità André che, seduto sul letto, tiene stretto fra le proprie mani un pezzo di vetro che gli sta continuando a lacerare la carne, facendogli colare il sangue lungo al ginocchio.
Oscar parla flebilmente, per non spaventarlo, perché è evidentemente in una sorta di trance, e gli domanda di lasciarsi curare da lei quella ferita che sta continuando a sanguinare e, così, sebbene lui avesse giurato sul Signore di non toccare mai più la sua Oscar, si lascia curare da lei, credo persino non essendo certo di meritarselo.
Proprio quando Oscar se ne stava per andare, ha notato quello squarcio sulla gola di André che ha mostrato i segni della sua disperazione e del suo tentativo fallito di togliersi la vita.
Lei ci è rimasta molto male, e anche io, e dopo averlo salutato gli domanda di nascondere e poi di bruciare successivamente quegli indumenti che sono il simbolo di ciò che è accaduto tra di loro quella notte in cui tutto è cambiato irrimediabilmente.
Leggendo, sono riuscita a percepire tutta la paura e il dolore provato da Oscar prima e il senso di colpa e sofferenza provato da André dopo.
Ci terrei a farti ancora i miei complimenti sia per la trama, per nulla banale, che hai scelto di utilizzare e per la tua grande abilità nella scrittura tanto dolce, poetica e introspettiva, capace di donare molte sensazioni, come ti ho scritto poco più sopra.
Inserisco subito questa storia tra le mie preferite perché merita davvero molto e chissà se in futuro io non riesca a tornare a rileggerla visto che mi è piaciuta così tanto, a volte sono solita farlo quando una storia, che sia una one shot o una long, mi ha colpito molto.
Adesso devo proprio andare, ti auguro di trascorrere una buona giornata e, con l’occasione, ti auguro anche un buon inizio di settimana.
Spero di riuscire a risentirti presto, perché scrivi davvero molto bene e credo che non mi stancherò mai di dirtelo.
Un saluto, alla prossima! :)

Recensore Master
04/04/20, ore 10:17
Cap. 1:

Una presa di coscienza dura, dolorosa, devastante che sbatte ad entrambi in faccia i loro demoni. Molto bella la frase "non ho il coraggio di lasciare la mia vita perché non ho il coraggio di lasciare te", la dice lunga sull' amore di André per lei. Estremamente metaforico che il lembo di stoffa strappato sia servito per medicare la ferita alla mano. Hai descritto un missing moment dove hanno parlato più che in tutta la loro vita, fosse andata veramente così forse si sarebbero avvicinati prima. Ottima scrittura, brava. Buona giornata.

Recensore Veterano
03/04/20, ore 23:12
Cap. 1:

Carissima, interessante approfondimento del dopo strappo, momento assolutamente delicato e intimo, non facile da sviscerare perché immaginare cosa i personaggi possano verosimilmente provare e pensare dopo un evento così forte e lacerante è arduo e si rischia di finire per scrivere sempre le stesse cose.
Focalizzarsi su Oscar è più fattibile per noi donne, indagare i sentimenti di André invece no!
Si corre sempre il rischio di essere categorici: lei è la vittima e lui è il carnefice, o anche viceversa, a volte.
Invece ho apprezzato moltissimo questa tua versione molto interessante: lei che, ovviamente sconvolta, vuole disfarsi della "prova del delitto" seppellendola in giardino vicino alla famosa trottola e al coltello dal manico rosso, probabilmente, fantastica idea che hai avuto perché lì c'è la loro purezza, che se n'è giustamente andata via con l'età adulta, ed ora si aggiunge lo strappo, traumatica presa di coscienza della semplice realtà: lui è un uomo e lei una donna.
L'amore, la passione, la rabbia, la frustrazione, il dolore, la delusione...forse in quel gesto di André che io sento di disperazione c'era tutto questo e forse anche di più, ma è qualcosa che riguarda entrambi.
Nel senso che Oscar ne ha bisogno!!!!
Ha bisogno di quello strappo, di quella rabbia, di quel dolore, di quella bufera che la investe perché altrimenti scapperebbe ancora.
Da se stessa.
Straziante lo stato in cui si trova lui, descritto meravigliosamente, a partire da quei vetri sparsi perterra, frantumati come i loro cuori in quel momento.
André si sente un fallito come uomo, come essere umano, e per un attimo accarezza l'idea di farla finita.
Ho avuto i brividi... è una situazione molto forte.
Bello, dolcissimo questo parallelismo che fai tra l'arrendevolezza di lei che lo avrebbe lasciato fare per proteggerlo e lui che in realtà l'ha già protetta fermandosi...e brucerà quella camicia...
Bello, dolcissimo, struggente e molto drammatico.
Ma soprattutto profondo.
Hai scavato tanto dentro di loro e hai scoperto un altro pezzo di questo splendido mondo che sono.
Quindi grazie per questo bellissimo racconto, ennesima sfumatura di questa storia che continua a regalarci emozioni e sorprese.
Un grande abbraccio!
Musetta

Recensore Master
03/04/20, ore 22:19
Cap. 1:

Dovevo lasciarti un commento a questa storia veramente splendida, per sviluppo, davvero inconsueto, e stile elegante e sicuro.
Lo strappo è stato rivisitato in tutte le salse, ma forse mai nell'ottica che tu proponi qui, dove riveli il dopo, le ore successive, le primissime reazioni dei nostri protagonisti a fatto avvenuto.
Come spesso è stato detto, qualcosa si rompe quella notte, in un modo tale che sarà poi difficilissimo tornare indietro; tante metafore, la camicia, lo specchio nella stanza di André in cui lui non si riconosce, davvero deve aver avuto orrore di se stesso... ma nonostante la sofferenza, il dolore e le lacrime, cercano ancora di proteggersi l'un l'altro dopo essersi feriti a vicenda. Ed è amore anche questo, inconsapevole, doloroso, ma persistente.
'Non ti odio, André... non potrei mai... neppure se volessi.' Le parole di Oscar, vere più che mai. (scusa, cito a memoria)
Mi ha sorpresa, eppure la riconosco questa Oscar che in piena notte vuole nascondere le tracce del misfatto, i brandelli di quella camicia che sono forse quello che resta di un legame comunque molto forte. Ma è la visione di André il vero strazio, mai lo vediamo così sconfitto e abbattuto, al punto da essere autolesionista... al punto da pensare al suicidio. Credo sia realistico che si sia sentito così, almeno inizialmente. Il senso di colpa quasi lo schiaccia finché non arriva Oscar e forse da qui inizia il perdono, eppure nulla sarà più come prima.
Bellissima storia, davvero. Tanti, tanti complimenti alla tua bravura.

Recensore Veterano
02/04/20, ore 23:10
Cap. 1:

Ciao, a me questo pezzo è piaciuto molto. Hai una capacità di introspezione eccezionale; emerge tutta l'angoscia che deve averli catturati quella notte, dopo un gesto imperdonabile che ha messo a nudo le fragilità di entrambi, cancellando tutto quello che erano stati prima. Il percorso di ricostruzione sarà lungo e difficile ma è già iniziato...spero di rileggerti presto!

Recensore Master
02/04/20, ore 21:51
Cap. 1:

Il gesto di André con Oscar è stato orribile ed imperdonabile! Un tentativo di suicidio ci sta.

Recensore Master
02/04/20, ore 19:19
Cap. 1:

Cara Ireland,
Come già ho avuto occasione di comunicarti in una precedente recensione, tu sei una validissima autrice.
Realtà ben palese anche in questo tuo ultimo scritto. La qualità della tua scrittura però non ti ha impedi-
to di incorrere nel più classico e più tragico errore di giudizio di varia parte delle autrici di questo com-
plicato fandom. Si, complicato, perchè questa è una storia d' amore e di tragedia, che spesso fa confon-
dere assai le idee a chi si pone alla sua scrittura. Vorrei sviluppare la mia tesi con la medesima e incan-
tevole perfezione stilistica che ti contraddistingue, ma, non possedendola, ci dovremo entrambe accon-
tentare dei miei scarsi mezzi. Sarò quindi diretta. Hai scritto benissimo, ma hai scritto di qualcosa che
ancora al giorno d' oggi verrebbe catalogata come violenza sessuale. Nelle realtà più evolute un simile
episodio sarebbe addirittura percepito come uno stupro. Il fatto si è però appena verificato nel diciotte-
simo secolo, nelle stanze private di una donna di elevato rango e a commetterlo è stato un uomo di un
ceto sociale assai inferiore. Questo solo per inquadrarne l' assoluta gravità. Poi... ciò che è appena acca-
duto alla vittima, data la sua assoluta inesperienza in tale campo di eventi e l' identità dell' autore della
violenza, non può che averla spinta in uno stato di profonda prostrazione, un misto di lacrime e di as-
sopimento comatoso. L' intero universo di sempre si è appena infranto nell' animo della protagonista.
Sinceramente impossibile concepirla altrove che nel suo letto di lacrime, men che meno preoccupata
per il destino di Andrè. Certamente ancora affezionata a lui, ma anche momentaneamente assai disco-
sta dai sentimenti di sempre. Oscar saprà perdonare e arriverà ad amare, ma non ora... Ora è già
immensa cosa il fatto che ella non abbia chiamato nessuno in suo soccorso. Chiamare qualcuno sareb-
be stata la rovina di Andrè! Ma, misteriosamente, a molte autrici un' enormità del genere è sempre
parsa assai poca cosa... Evidentemente ancora viene ignorato che, al contrario di quanto recita l' ada-
gio, l' amore non dà il diritto di allungare le mani o di pretendere a forza qualche cosa. Non lo dà mai,
nemmeno dopo vent' anni di vicinanza. Non è poi assolutamente concesso di provare sentimenti na-
scosti e a senso unico. Le proprie motivazioni dovrebbero essere sempre sincere e ben chiare.
Ma non c'è nulla da fare... voi amate a dismisura il personaggio di Andrè... Eppure, sia nel manga che
nell' anime, egli è il primo ad accorgersi dell' enormità dei suoi atti, a pentirsene e a chiedere perdono.
Un grande uomo che voi faticate a intravvedere. Nelle ff che toccano questo argomento è sempre
Oscar a chiedere perdono... Conclusione che ha sempre raccolto da me un giudizio critico.
Si, pesante e duro quanto la violenza inflitta alle donne dall' uomo e non riconosciuta nella sua gravità,
specialmente dalle donne... Sono questioni di principio! Ma in un momento storico tremendo come
l' attuale mi ritrovo sprovvista della forza di cui avrei bisogno per issare quella bandierina rossa.
E' un gesto contronatura per me innalzare bandierine rosse...
Opterò quindi, pur sempre a malincuore data la tua incantevole bravura, per quella "sbiadita".
Ti saluto caramente

Recensore Veterano
02/04/20, ore 18:52
Cap. 1:

È un legame fortissimo quello che li unisce, difficile da definire anche per loro stessi, talmente è ampio, complesso, dirompente e costantemente in evoluzione. C'é però una costante che si è mantenuta negli anni, quel senso di protezione che sentono l'uno per l' altro. Che viene sempre prima di ogni altra cosa, anche della vita stessa. Proteggere l'altro, evitargli sofferenze, preoccupazioni, tutelarlo dal dolore. Si respingono ma non possono fare a meno di ritrovarsi. Prima si fanno del male, poi si curano le ferite procurate, tormentandosi per esse. Si cercano, si consolano e si sostengono come se dal benessere dell' altro dipendesse inevitabilmente il proprio. Anime indissolubili, spiriti affini in un rapporto unico che supera l'amicizia, la fratellanza, l'amore stesso. Ho trovato il tuo racconto veramente bello, estremamente originale e verosimile. In alcuni momenti di grande impatto emotivo. Capace di descrivere profondamente il loro volersi semplicemente bene. Brava!

Recensore Master
02/04/20, ore 13:41
Cap. 1:

Ci vorrebbero parole altrettanto belle, per descrivere cosa suscita questo bellissimo punto di vista di quella notte..
È intenso,struggente,senza cadere in luoghi comuni.
Sai quanto mi sia piaciuta principalmente la parte riguardante i frammenti dello specchio; tanti quanto le schegge delle loro anime andate in pezzi.
Ma l'affetto rimane,da ricomporre ,da curare, da guarire.
Da asciugare come le stille di sangue e lacrime.
André accovacciato a terra, che in fondo la chiama a sé per quel perdono che non riesce a darsi; e lei lo sente ,attirata in quella stanza.
Particolarmente emozionante ( anche questo sai già) l'aver dato il compito a quella stoffa lacerata, asciugare quelle ferite,fisiche e metaforiche.
Ho amato tutto,dalla prima all'ultima riga,da leggere e rileggere..sei meravigliosa nel tratto della matita,quanto quello che scrivi e descrivi; sei pura emozione da ogni angolazione del tuo essere ed dal tuo esprimerti.
Spero di trovarti ancora qui con le tua vivida immaginazione.
Un abbraccio.
(Recensione modificata il 02/04/2020 - 01:43 pm)
(Recensione modificata il 02/04/2020 - 01:46 pm)

Recensore Master
02/04/20, ore 12:54
Cap. 1:

Cara Ireland, è bello ritrovarti con una nuova storia.
Il vuoto temporale che l'anime ci mostra dopo lo "strappo", per cui ritroviamo Oscar e Andrè il giorno seguente, quando lei ha rimesso il suo incarico alla regina, è spesso spunto di valutazioni ed interpretazioni. In questo tuo riavvicinamento, che non attende il sorgere del sole, ho visto una certa affinità con la versione della Ikeda, che non è segnata dal doloroso allontanamento che vediamo nell'anime, anzi: Andrè esce dalla stanza di Oscar ed è colto da un momento di cecità della quale lei si accorge e gli chiede (e lui minimizza come al solito). Poi tutto riprende più o meno come sempre e Andrè si unisce ai soldati della Guardia per ordine del padre di Oscar, non per sua volontà.
Anche tu ci mostri ( o così l'ho interpretata io) un'Oscar che, nonostante tutto, non odia Andrè, capisce con quali atteggiamenti e parole lo ha spinto alla disperazione, e crei una situazione molto suggestiva, nella quale la camicia strappata diventa il mezzo con cui medicare le ferite di Andrè, che è colui che davvero "sanguina" quella notte, e di rimando medicare anche se stessa.
Si capisce che il loro è un rapporto da ricostruire, ma Oscar dimostra, anche ribadendogli che non lo considera un codardo, l'affetto e la stima per lui.

Grazie per questa one shot: quando un'autrice è dotata di grandi doti introspettive e di talento nella scrittura, anche una rivisitazione dell'episodio 27, molto sfruttata in questo sito, diventa originale e assume sfumature inedite.
Che altro dirti...Torna presto <3 

Recensore Master
02/04/20, ore 12:05
Cap. 1:

Carissima Ireland, sei tornata con un brano sconvolgentemente malinconico, di cui un’autrice come te non poteva non lasciare la sua traccia, di un evento che hai giustamente definito come un must. Durante tutta la lettura ho portato con me un groppo in gola che si è formato man mano che procedevo dove le parole sembravano diventare sempre più i rintocchi di un’anima desolata in cerca di capire se stessa e il mondo che la circonda e al quale deve aggrapparsi per provare se è ancora viva. Sei riuscita nell’intento di farci entrare in perfetta sintonia con tutte quelle sensazioni che devono essere scivolate su Oscar dopo lo strappo e non solo della sua camicia quanto degli animi di tutti e due. Abbiamo ripercorso i pensieri che l’hanno dapprima sorpresa e che poi l’hanno resa consapevole di quanto fosse accaduto. A testimonianza quelle lacrime salate che bruciavano sulla pelle a rammentarle che non era stato un incubo che aveva sognato ma era la realtà che le si era palesata di fronte agli occhi nella maniera peggiore possibile. E’ anche un momento dove intimamente riconosce a se stessa le colpe del suo comportamento che hanno portato ad una reazione così violenta in André, il suo fidato amico fraterno sempre così buono, sensibile e comprensivo. Nella sua mente ritornano come lampi in quella notte ventosa le parole che gli ha rivolto con noncurante distacco pensando e credendo fortemente che lui avrebbe capito ancora una volta e avrebbe apprezzato il fatto che lei fosse così sicura di quanto stava affermando credendo di essere un uomo che non si deve piegare e non piegandosi non si spezza e comseguentemente non soffre. Che sciocca a pensare che solo per avere l’atteggiamento di un uomo sarebbe ruscita a non soffrire, come se gli uomini fossero immuni da questa possibilità. In questa sua disamina di se stessa ritornano alla mente anche i ricordi che paiono donarle un attimo di quiete in quel suo mare in tempesta dove ora le viene in mente che deve sbarazzarsi dell’oggetto che è stato il testimone di quella follia. Ha già compreso in fondo al suo cuore di non odiare André, non averebbe mai potuto, nonostante l’accaduto. E allora un pensiero torna prepotente. Come starà vivendo lui quell’attimo che ha cambiato la vita di entrambi. Deve sincerarsene ed è un imperativo che le viene dal profondo. E così tentando di recarsi in giardino per far sparire la prova del reato trova la porta della camera di André socchiusa, con un buio che la avvolge e che diventa talmente denso da non sembrare reale. E André è rannicchiato in un angolo di quella stanza che ha visto la furia di un uomo che si è accanito con se stesso per aver ferito profondamente la persona alla quale teneva di più. Vetri infranti dappertutto e un gocciolio che proveniva dalla sua mano insanguinata. Il senso di protezione di Oscar si desta e si pone ad aiutarlo, cerca di toccarlo e lui sembra non volere che lei gli si faccia così vicina tanto da perpetuare la sua colpa e il suo dolore. Ma ora ad Oscar l’uomo che ha davanti non fa più paura, deve cercare di riportarlo a sé,non può lasciarlo languire in quel mondo buio dove è sprofondato. Nel tentativo di fasciargli la mano ferita con quella stessa camicia dalla quale tutto è cominciato si avvede di un segno sul collo rimanendo affranta per ciò che ha compreso lui abbia tentato di fare non portando a termine il suo intento poiché le dice di non essere abbastanza coraggioso. Oscar deve provare a fargli credere di essere un uomo valoroso come sempre è stato e spiegargli che le colpe sono da entrambo i lati, si sono nascosti così tante cose dalle più insignificanti a quelle sempre più importanti, tanto da essere diventati estranei a loro stessi, creando un baratro che rischiava di allargarsi sempre più, ma ora il momento permetteva di cancellare quello che era avvenuto quella sera,eliminando ogni traccia materiale ben consapevoli che comunque sarebbero rimaste tracce indelebili nei loro animi, ma anche consapevoli che si erano comunque protetti l’un l’altra ancora una volta, perché un filo li aveva sempre uniti e anche in questa drammatica situazione non si era spezzato. Sei riuscita a donarci un momento che avremmo tanto voluto vedere nell’anime, che invece è passato un po’ sotto traccia nonstante fosse un evento sparti acque dal quale tutto è poi mutato, e che ha dato la misura del sentimento che lega queste due creature apparentemente forti ma che sono invece fortemente fragili e che si sono spezzate sotto l’onda dei loro personali sentimenti, che ora sono entrambe spaesate e che dovranno fare un lavoro profondo per tornare a quella sintonia che li ha sempre contraddistinti. Mi scuso per essermi dilungata come mio solito, poiché il commento iniziale voleva essere del tutto differente e riferito anche alla forma che avevi adottato per renderci partecipi del tuo sentire, ma di fronte a un brano che tocca così profondamente le corde del lettore non sono stata in grado di rimanere muta di fronte alla tua accorata spiegazione degli eventi e delle sensazioni che da esso sono scaturite, ed espresse con la levità della tua penna che però incide il cuore e quindi ho pensato di farlo mio più di quanto già non fosse. Complimenti ancora una volta e spero tu possa tornare a condividere altri momenti insieme a noi. Un affettuoso saluto. Elena

Recensore Junior
02/04/20, ore 01:26
Cap. 1:

Quanto è triste...
Ma quanto è dolce!
Non ho molte parole da lasciare: una storia così lieve non ha bisogno di lodi pesanti.