L' "episodio della camicetta" come l'ho battezzato io quando l'ho visto la prima volta a 11 anni è un must, hai ragione, come tale per me va trattato con rispetto. Ho letto storie che a mio parere l'hanno un po' deturpato, invece stavolta finalmente questa tua gli rende onore. Hai descritto con grande abilità e rispetto per il personaggio la sofferenza e lo sgomento di Oscar, nonchè il suo giustificato senso di colpa per come fosse diventato Andrè a causa sua e della sua ingiustificata decisione di liberarsi di lui come di un vecchio indumento. Quanto ad Andrè mi è piaciuto molto il passaggio "non riconoscevo più la mia faccia", deve essere stata una grandissima sofferenza per lui scoprirsi così violento proprio con la donna che adora. Lo hai descritto in tutta la sua fragilità di uomo follemente innamorato. E per finire...si sono protetti a vicenda, sì, come hanno sempre fatto. Sinceri complimenti |
Ciao. |
Ciao cara Ireland. Ho letto questa tua storia già da qualche settimana e l'ho lasciata lavorare nei miei pensieri.. Cosa posso dirti che non sia già stato detto? Sei davvero bravissima, ma questo è evidente. C'è qualcosa di più però, che riguarda questo tuo "sogno". Si percepisce fortemente il legame quasi di sangue tra Oscar e André. Il loro destino, intrecciato, fuso, inossidabile, anche di fronte alle parti più buie e crudeli delle loro scelte. Come sei stata sensibile... Tu sei riuscita ad essere quel ponte di luce tra le loro oscurità. |
Cara Ireland, buongiorno! |
Una presa di coscienza dura, dolorosa, devastante che sbatte ad entrambi in faccia i loro demoni. Molto bella la frase "non ho il coraggio di lasciare la mia vita perché non ho il coraggio di lasciare te", la dice lunga sull' amore di André per lei. Estremamente metaforico che il lembo di stoffa strappato sia servito per medicare la ferita alla mano. Hai descritto un missing moment dove hanno parlato più che in tutta la loro vita, fosse andata veramente così forse si sarebbero avvicinati prima. Ottima scrittura, brava. Buona giornata. |
Carissima, interessante approfondimento del dopo strappo, momento assolutamente delicato e intimo, non facile da sviscerare perché immaginare cosa i personaggi possano verosimilmente provare e pensare dopo un evento così forte e lacerante è arduo e si rischia di finire per scrivere sempre le stesse cose. |
Dovevo lasciarti un commento a questa storia veramente splendida, per sviluppo, davvero inconsueto, e stile elegante e sicuro. |
Ciao, a me questo pezzo è piaciuto molto. Hai una capacità di introspezione eccezionale; emerge tutta l'angoscia che deve averli catturati quella notte, dopo un gesto imperdonabile che ha messo a nudo le fragilità di entrambi, cancellando tutto quello che erano stati prima. Il percorso di ricostruzione sarà lungo e difficile ma è già iniziato...spero di rileggerti presto! |
Il gesto di André con Oscar è stato orribile ed imperdonabile! Un tentativo di suicidio ci sta. |
Cara Ireland, |
È un legame fortissimo quello che li unisce, difficile da definire anche per loro stessi, talmente è ampio, complesso, dirompente e costantemente in evoluzione. C'é però una costante che si è mantenuta negli anni, quel senso di protezione che sentono l'uno per l' altro. Che viene sempre prima di ogni altra cosa, anche della vita stessa. Proteggere l'altro, evitargli sofferenze, preoccupazioni, tutelarlo dal dolore. Si respingono ma non possono fare a meno di ritrovarsi. Prima si fanno del male, poi si curano le ferite procurate, tormentandosi per esse. Si cercano, si consolano e si sostengono come se dal benessere dell' altro dipendesse inevitabilmente il proprio. Anime indissolubili, spiriti affini in un rapporto unico che supera l'amicizia, la fratellanza, l'amore stesso. Ho trovato il tuo racconto veramente bello, estremamente originale e verosimile. In alcuni momenti di grande impatto emotivo. Capace di descrivere profondamente il loro volersi semplicemente bene. Brava! |
Ci vorrebbero parole altrettanto belle, per descrivere cosa suscita questo bellissimo punto di vista di quella notte.. |
Cara Ireland, è bello ritrovarti con una nuova storia. |
Carissima Ireland, sei tornata con un brano sconvolgentemente malinconico, di cui un’autrice come te non poteva non lasciare la sua traccia, di un evento che hai giustamente definito come un must. Durante tutta la lettura ho portato con me un groppo in gola che si è formato man mano che procedevo dove le parole sembravano diventare sempre più i rintocchi di un’anima desolata in cerca di capire se stessa e il mondo che la circonda e al quale deve aggrapparsi per provare se è ancora viva. Sei riuscita nell’intento di farci entrare in perfetta sintonia con tutte quelle sensazioni che devono essere scivolate su Oscar dopo lo strappo e non solo della sua camicia quanto degli animi di tutti e due. Abbiamo ripercorso i pensieri che l’hanno dapprima sorpresa e che poi l’hanno resa consapevole di quanto fosse accaduto. A testimonianza quelle lacrime salate che bruciavano sulla pelle a rammentarle che non era stato un incubo che aveva sognato ma era la realtà che le si era palesata di fronte agli occhi nella maniera peggiore possibile. E’ anche un momento dove intimamente riconosce a se stessa le colpe del suo comportamento che hanno portato ad una reazione così violenta in André, il suo fidato amico fraterno sempre così buono, sensibile e comprensivo. Nella sua mente ritornano come lampi in quella notte ventosa le parole che gli ha rivolto con noncurante distacco pensando e credendo fortemente che lui avrebbe capito ancora una volta e avrebbe apprezzato il fatto che lei fosse così sicura di quanto stava affermando credendo di essere un uomo che non si deve piegare e non piegandosi non si spezza e comseguentemente non soffre. Che sciocca a pensare che solo per avere l’atteggiamento di un uomo sarebbe ruscita a non soffrire, come se gli uomini fossero immuni da questa possibilità. In questa sua disamina di se stessa ritornano alla mente anche i ricordi che paiono donarle un attimo di quiete in quel suo mare in tempesta dove ora le viene in mente che deve sbarazzarsi dell’oggetto che è stato il testimone di quella follia. Ha già compreso in fondo al suo cuore di non odiare André, non averebbe mai potuto, nonostante l’accaduto. E allora un pensiero torna prepotente. Come starà vivendo lui quell’attimo che ha cambiato la vita di entrambi. Deve sincerarsene ed è un imperativo che le viene dal profondo. E così tentando di recarsi in giardino per far sparire la prova del reato trova la porta della camera di André socchiusa, con un buio che la avvolge e che diventa talmente denso da non sembrare reale. E André è rannicchiato in un angolo di quella stanza che ha visto la furia di un uomo che si è accanito con se stesso per aver ferito profondamente la persona alla quale teneva di più. Vetri infranti dappertutto e un gocciolio che proveniva dalla sua mano insanguinata. Il senso di protezione di Oscar si desta e si pone ad aiutarlo, cerca di toccarlo e lui sembra non volere che lei gli si faccia così vicina tanto da perpetuare la sua colpa e il suo dolore. Ma ora ad Oscar l’uomo che ha davanti non fa più paura, deve cercare di riportarlo a sé,non può lasciarlo languire in quel mondo buio dove è sprofondato. Nel tentativo di fasciargli la mano ferita con quella stessa camicia dalla quale tutto è cominciato si avvede di un segno sul collo rimanendo affranta per ciò che ha compreso lui abbia tentato di fare non portando a termine il suo intento poiché le dice di non essere abbastanza coraggioso. Oscar deve provare a fargli credere di essere un uomo valoroso come sempre è stato e spiegargli che le colpe sono da entrambo i lati, si sono nascosti così tante cose dalle più insignificanti a quelle sempre più importanti, tanto da essere diventati estranei a loro stessi, creando un baratro che rischiava di allargarsi sempre più, ma ora il momento permetteva di cancellare quello che era avvenuto quella sera,eliminando ogni traccia materiale ben consapevoli che comunque sarebbero rimaste tracce indelebili nei loro animi, ma anche consapevoli che si erano comunque protetti l’un l’altra ancora una volta, perché un filo li aveva sempre uniti e anche in questa drammatica situazione non si era spezzato. Sei riuscita a donarci un momento che avremmo tanto voluto vedere nell’anime, che invece è passato un po’ sotto traccia nonstante fosse un evento sparti acque dal quale tutto è poi mutato, e che ha dato la misura del sentimento che lega queste due creature apparentemente forti ma che sono invece fortemente fragili e che si sono spezzate sotto l’onda dei loro personali sentimenti, che ora sono entrambe spaesate e che dovranno fare un lavoro profondo per tornare a quella sintonia che li ha sempre contraddistinti. Mi scuso per essermi dilungata come mio solito, poiché il commento iniziale voleva essere del tutto differente e riferito anche alla forma che avevi adottato per renderci partecipi del tuo sentire, ma di fronte a un brano che tocca così profondamente le corde del lettore non sono stata in grado di rimanere muta di fronte alla tua accorata spiegazione degli eventi e delle sensazioni che da esso sono scaturite, ed espresse con la levità della tua penna che però incide il cuore e quindi ho pensato di farlo mio più di quanto già non fosse. Complimenti ancora una volta e spero tu possa tornare a condividere altri momenti insieme a noi. Un affettuoso saluto. Elena |
Quanto è triste... |