Recensioni per
The Hunter's Choice: Love or Pride [traduzione di T'Jill]
di Breath4Soul

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/07/20, ore 20:52

E siamo giunti al finale e io lo sapevo, lo sapevo che Sherlock era un idiota! John gliel'ha detto già dal giorno in cui ha sparato al tassista che lo era, ed è vero! Lui era così preso dalle sue elucubrazioni mentali, dalla paura di perdere John ed era così concentrato a rimuginare che si è perso la più bella dichiarazione del mondo. Per forza che poi John non aveva la minima idea del suo stato emotivo e mentale, lui gliel'aveva anche detto! Quando ho letto quella parte, con John che per la terza volta ripete quanto è stato bello quello che hanno appena fatto e Sherlock che non capisce, avrei voluto tirargli un mattone! Ma andiamo con ordine perché ci sono tantissime cose da dire.

John mi è piaciuto tantissimo in questo capitolo. In questo senso la struttura della storia è circolare, John pur essendoci stato in tutte e quattro le parti, torna a essere protagonista attivo e parlante. Prima mormorava a gemeva e il suo cervello era chiaramente spento. Qui invece torna a dire la propria e il caleidoscopio di emozioni che gli si dipingono in faccia è meraviglioso. Prima c'è la naturalezza con la quale si presenta in bagno, come se stessero insieme da sempre, è naturale e intimo. E qui torno al discorso di prima, John ha confessato a Sherlock di amarlo, per lui sono già allo step successivo. Sì, devono parlare ma sembra più una formalità. Poi invece si passa alla confusione, perché non capisce cosa Sherlock sta dicendo e passiamo anche per la rabbia e la determinazione del capitano Watson, salvo poi arrivare alla disarmante dolcezza finale. Quella di John è una sequela di reazioni di un uomo che è abituato ad avere a che fare con un genio un po' idiota come Sherlock da anni e quindi afferra al volo il problema, capisce subito quello che sta succedendo e si rende conto che Sherlock non sa, non ha capito. E che se è convinto che verrà lasciato, se arriva a dirsi che lo odia e si odia, allora è grave. Questo alternarsi di dolcezza e determinazione sono le due parti portanti di John Watson, il soldato e il dottore. Li mostra entrambi, in un perfetto equilibrio. Prima si impone su Sherlock e gli fa capire qual è la verità e poi si prende cura di lui, lo mette a letto e lo rassicura quasi come se fosse un bambino. Io l'ho trovato straordinario così come straordinario è il modo in cui cambia la percezione di Sherlock. La narrazione ha una mutazione incredibile e anche molto veloce. Dal non capire, dalla sofferenza rabbiosa di Sherlock che arriva al punto cardine di dire: "Ti amo e ti odio e mi odio, quindi falla finita e metti fine subito al mio dolore", a invece una percezione completamente diversa. Ce ne mette a capire, e questo perché nei sentimenti è lento e l'autrice in questo ci mostra tutto il suo essere molto innocente in questo senso, quasi ingenuo e tanto che come ho detto alla fine si ha la sensazione che John se ne prenda cura come farebbe con un bambino, tanto che è costretto a rassicurarlo più volte. Ma Sherlock è questo e le prime righe lo dicono benissimo. La razionalità e la logica non ci sono più, non adesso comunque. Continueranno a esistere perché i meccanismi del pensiero e che legano le associazioni logiche quelle sono e una scopata con li brucia di sicuro. Ma nelle relazioni, nei sentimenti, Sherlock è chiaramente inesperto. Voleva spezzarlo e ha spezzato se stesso portandosi a un passo dalla distruzione. Lo ha fatto intanto che si mostrava per il genio che è, facendo tutto questo forse addirittura per la prima volta (non ne sono certa, ma c'è tutto il sentore che Sherlock sia anche vergine!) e niente... io l'ho trovato straordinario. Questa storia lo è davvero e mi è piaciuta da impazzire. Anche questo finale è perfetto. Arriva dopo un crescendo emotivo e drammatico che sfuma poi riga dopo riga, il finale tirato via è tra i miei preferiti in assoluto (come tipologia di finale). Qui lo mantiene al cento per cento. Non viene chiarito tutto tutto, non è un finale romantico. Molto viene lasciato all'interpretazione e tanto al sottotesto. I successivi passaggi sono ovvi. L'autrice non si sofferma perché il narratore è Sherlock e per Sherlock è scontato ciò che ora succederà tra lui e John, raccontarlo avrebbe solo occupato spazio. La riprova che l'IC lo si vede soprattutto nelle piccole cose e qui entrambi i personaggi lo sono. Quindi tanto di cappello, questa storia vola tra le mie preferite subito.

Grazie per averla tradotta per noi, magari faccio un salto anche su AO3 a lasciarle due righe di commento.
Koa

Recensore Master
26/07/20, ore 20:24

Ciao di nuovo! Beh, insomma è stato un capitolo bello intenso. Anche qui ho qualcosa da dire, oltre all'atto in sé ci sono un paio di riflessioni interessanti che mi sento di fare e la prima riguarda proprio John Watson. L'intero capitolo è incentrato su un concetto, è stato così anche per i due precedenti, in tutti e due Sherlock osservava John e traeva delle conclusioni. Qui invece succede che Sherlock decide cosa è meglio per entrambi, ovvero spezzare John Watson. Portarlo al limite e forse portarlo a maturare l'idea che non se ne debba andare. Perché magari dopo questa notte gli ha causato dipendenza. Credo che il pensiero più profondo di Sherlock, che però non esce direttamente, sia proprio questo ovvero il timore di essere lasciato comunque, ma la speranza che non succeda. Sente ancora che è la prima e l'ultima volta e infatti si dispiace per essersi perso alcuni passaggi fondamentali del suo fare l'amore con John, e se ne dispiace perché sente che non avrà più modo per recuperare certi dati (chiamiamoli così va...). John però non è uno sprovveduto. La sua sofferenza è stata più evidente a inizio storia, è chiaro che soffre nel suo essere troppo lontano da Sherlock e non vicino quanto vorrebbe. John è uno che patisce quando non può dire la verità, quando è costretto a soffocare tutto quello che prova. Per autoimposizioni soprattutto, ma non soltanto. Lui è più tipo da tirare la corda sino a spezzarla. Ma in questo momento, non è lui a spezzarsi. Lui sta al contrario liberando tutto quanto se stesso, nel senso più emozionale del termine eh, e non soltanto in senso fisico e lo sta facendo davvero per la prima volta nella sua vita perché, come viene detto nel primo capitolo, è stanco di nascondersi. E qui si lascia andare e non è lui a spezzarsi, non può spezzarsi perché è troppo felice di quello che sta succedendo, per lui è l'inizio di tutto. Per Sherlock invece è già la fine, anche se è appena iniziata. E infatti è lui a rompersi. Già il concetto che arriverà al punto di cancellare tutto questo dal proprio palazzo mentale, è terrificante e di un dolore immondo, che fa male soltanto a leggerlo. Lui è così convinto di avere ragione che arriva al punto da preventivare già il suo evitare la sofferenza e il farlo con la cosa più semplice, ovvero cancellando ciò che è successo. E fosse una persona con una mente qualsiasi direi che è impossibile, ma con Sherlock Holmes quel pensiero è più un promemoria che una di quelle autoimposizioni che si sa però non si avvereranno mai perché impossibili da realizzare. E quindi crolla giù nel baratro, è così sopraffatto da ciò che sta facendo che non c'è neppure bisogno che John lo tocchi perché arrivi la sua di piccola morte. Credo che la fuga in bagno di Sherlock abbia un significato duplice, da un lato io credo sente di aver sprecato la sua prima e ultima volta con John, avrebbe potuto arrivare sino in fondo, ma non l'ha fatto, ha ceduto al desiderio e all'ingordigia e ha voluto finire subito mentre dall'altro lato sono convinta che Sherlock non voglia affrontare John in questo momento. Ormai è tutto fatto e ora John gli dirà che se ne vuole andare. Sono convinta ancora che non sia così, quindi non mi resta che andare a leggere il capitolo conclusivo.

In ultimo, devo dire che mi piace sempre molto. Dai toni poetici dei primi due capitoli siamo passati a una lemon molto ben gestita, pur non essendo affatto poetica (cosa che ho apprezzato in modo particolare, perché io piuttosto che le lemon poetiche, preferisco quelle dirette ed esplicite). Mi è piaciuto molto anche l'equilibrio tra i due personaggi. Certo, Sherlock è quello che si percepisce in maniera maggiore essendo suo il punto di vista. Ma il rapporto nel senso di top/Bottom e quant'altro è molto equilibrato. Non c'è nessuno dei due che prevale sull'altro mentre l'altro è succube. Qui è chiaramente John a volersi lasciare andare a fare un qualcosa che prima d'ora non ha mai nemmeno fatto, il che è evidentissimo dalle sue reazioni alla fine di questo capitolo. Mi è piaciuto, è raro trovarli così alla pari anche in questo senso.

In ultimissimo, bonus per John che parla un'altra lingua, imparata in Afganistan oltretutto e Sherlock che ne è così affascinato che ferma ciò che stava facendo per mettersi a fissarlo. Quel momento l'ho amato in modo particolare, anche per la traduzione oltretutto.

E niente... ora corro a leggere l'ultimo capitolo.
Non te li ho ancora fatti, te li rifarò ma intanto complimenti per la traduzione e all'autrice per questo piccolo capolavoro.
Koa

Recensore Master
26/07/20, ore 19:56

Ciao, rieccomi a lasciarti una recensione per questa traduzione. Ho voluto fortemente leggere il secondo capitolo già oggi, anche se nel pomeriggio ho avuto parecchio da fare, perché non vedevo l'ora di proseguire. Devo dire che l'avrei letta anche se fosse stata di un capitolo solo, considerata la lunghezza dei singoli capitoli, che infatti sono piuttosto brevi... ma anche così mi sta bene, in fondo non ho neanche dovuto aspettare...

Sto ammirando sempre di più il viaggio introspettivo che l'autrice fa in questa storia. Abbiamo la conferma che ci troviamo anni dopo la quarta stagione, in un primo momento sembra che certi fatti se li siano lasciati alle spalle e che ormai non debbano più pensarci. Ma se John con la mente torna addirittura all'infanzia e lascia intendere quanto "mentire" a tutti gli abbia pesato, Sherlock invece è bloccato nel suo passato con John e da lì sembra non riesca a uscirne. Se nel primo capitolo notavamo come fosse stato dominato dalla paura di venire lasciato, paura che c'è in parte anche adesso, è la rabbia e il risentimento che la fanno da padrone in questo. Certo c'è l'eccitazione, ma intanto che domina John, che lo bacia e lo spoglia, lo vede spogliarsi (sebbene non se ne renda del tutto conto), i suoi pensieri vagano liberi, e sembrano una cascata, un fiume in piena. Nel precedente capitolo, il ricordo di Moriarty unito al timore di perdere John per sempre avevano spinto Sherlock a fare quel passettino in più in avanti. Qui invece è il dolore per ciò che ha fatto e non ha mai detto, a spingerlo a continuare e a farlo con così tanta frenesia. Trovo ci sia una punta di disperazione nel modo in cui i ricordi si susseguono dentro la sua testa. Sherlock che per John ha fatto di tutto, persino diventare il testimone di nozze che Sherlock ritiene molto peggio che buttarsi da un tetto e fingersi morto, lo ha sempre fatto in silenzio e senza mai confessare ciò che provava. Ora esplode in questa scena di quasi sesso, ecco perché dico che sarebbe stata bellissima anche in una oneshot, perché interrompere sul più bello è quasi un peccato. Da un lato però mi rendo anche conto che ogni capitolo è un piccolo viaggio dentro le sensazioni di Sherlock e che ognuno è troppo diverso dall'altro per poter essere accostato al precedente. Lo sviluppo del carattere di Sherlock, e il modo in cui prende possesso di John, ma soprattutto di come John prende possesso dei sensi di Sherlock, l'ho trovato un crescendo meraviglioso. Una vera e propria estasi dei sensi.

Di nuovo tornano certi accenni storici. Nel primo capitolo era il mito di Orione a fare da parallelismo con la storia di Sherlock, lui a essere paragonato a Orione, alto e bellissimo, un vero e proprio cacciatore ed era stato proprio il mito di Orione e il modo in cui John lo descriveva a far capire a Sherlock che forse in passato, e gli era tornato in mente Baskerville non a caso, aveva sbagliato a trarre le proprie conclusioni. Sbaglia anche qui, perché sembra più che altro una causa persa. In questo caso è La piccola morte a fare da premessa a ciò che sta per succedere. Un'associazione di idee decisamente insolita sulla quale Sherlock si ferma a riflettere, notando come per gli antichi avere un orgasmo significasse un po' morire. Forse è vero, anche perché l'associazione con lo stato emozionale di Sherlock al momento è perfettamente calzante. In questo lo stile aiuta tantissimo, molto evocativo e centrato. Si nota come Sherlock muoia a ogni azione, a ogni bacio. Come sia convinto che questo sia anche l'ultimo ed è... struggente! Non mi vengono altri termini per descrivere questo capitolo. La certezza, che Sherlock ha e che fa credere anche a noi, pur non credendoci davvero (almeno io), è quella che John lo lascerà e che sarà la prima e l'ultima volta. Per me non sarà così, ma il fatto che Sherlock ci creda rende il tutto dolorosamente meraviglioso.

Altro capitolo bellissimo, ora vado a leggere subito il prossimo.
Koa

Recensore Master
26/07/20, ore 10:21

Ciao, intanto che aspetto l'aggiornamento dell'altra che stai traducendo, mi sono decisa a leggere questa storia che avevo nella mia lista da mesi (e non scherzo) e non avevo mai avuto modo d'iniziarla. O meglio l'avevo cominciata tempo fa, ma poi avevo dovuto abbandonare la lettura dopo poche righe e non avevo mai trovato la calma per riprenderla. L'ho recuperata ora e sono felicissima di averlo fatto perché è magnifica.

Anzitutto devo ammettere che è proprio il mio genere di storia, quello che più mi piace leggere (oltre che scrivere), lo dico perché di recente è stato davvero raro per me trovare storie così tanto entusiasmanti e che riuscissero ad accendere un qualcosa dentro di me. Il lato introspettivo, su tutto, molto approfondito anche il modo in cui l'autrice ha scavato dentro ai caratteri dei personaggi e poi questo punto di vista di Sherlock, che ci permette una visuale precisa e nitida di come percepisce John Watson e il loro rapporto. Siamo naturalmente nel post serie, non so quando è stata scritta la storia, ma si parla di sei anni dopo la finta morte, quindi è passato davvero tanto tempo e con il tempo è trascorsa anche tanta acqua sotto i ponti. Moriarty è un fantasma che dentro la mente organizzata di Sherlock ci sarà sempre e che non se ne andrà mai via, è sufficiente parlarne o menzionare un fatto che lo riguarda, per scatenare tutta una sequela di pensieri, il cui comune denominatore è la paura di un suo ritorno. Paura infondata, ma i sentimenti sono di per sé irrazionali e Sherlock lo sa bene, e in questa storia sono anche molto intensi. Ho trovato magnifico il modo in cui è riuscito ad analizzare se stesso, come si scorpora pezzetto dopo pezzetto, come si vede attraverso gli occhi di John. Di lui deduce ogni cosa, ma soprattutto tenta di percepirsi attraverso i suoi occhi. Arriva a fare complicate deduzioni riguardo ciò che John pensa o che vorrebbe fare e il tutto partendo da una semplicissima frase. La paura è di nuovo la protagonista assoluta e permea la seconda parte del capitolo. Dall'apatia delle prime righe, che arriva dopo un caso e quindi assolutamente tipica per Sherlock Holmes e alla suggestiva immagine di lui che fuma una sigaretta su un balcone che dà su un bosco, si passa all'imbarazzo di ciò che i vicini di stanza stanno facendo e che è evidente scatenino in Sherlock un certo imbarazzo, sino ad arrivare al desiderio di stare più vicino a John, prima toccandogli un braccio, poi una mano e infine abbracciandolo. John gli sta vicino, si apre parlandogli della sua infanzia non propriamente felice, il che aiuta a consolidare un legame che sta diventando sempre più intimo. Conferma deduzioni che Sherlock ha già fatto tempo prima e tutte cose che sappiamo già, headcanon del fandom che in parte anche io condivido come l'aver avuto un padre che col quale John non è andato molto d'accordo (una deduzione che si fa guardando soprattutto le prime puntate della terza stagione) o la sorella alcolista i cui problemi devono essere radicati all'interno della famiglia Watson. Cose che Sherlock però sa già e infatti più che il desiderio di scoprire altro su John, c'è quello fisico di stargli vicino. Sherlock qui è pazzamente innamorato di lui e lo si percepisce in ogni riga. Ho amato questo Sherlock così fragile, così umano che si lascia dominare dalla paura e che arriva a credere che John lo voglia lasciare perché non può più fingere di essere amico suo. Anche questo è un tratto tipico del personaggio, che non mi stancherò mai di ritrovare nelle storie.

Alla base c'è un fraintendimento, che nasce dal pensiero di Sherlock di non essere una persona con cui chiunque possa stare. Tanto meno John Watson, che lui ritiene il "Più saggio tra gli uomini". Crede sempre che verrà lasciato, la sua è una sorta di ossessione oscura che lo porta spesso a credere di non valere abbastanza. Qui lo conduce sulla strada di una deduzione che non viene confermata come errata, ma che evidente che invece lo fosse. Cioè era chiaro che John non stesse parlando di una separazione da lui e che non si riferisse alla finzione di essere amico di Sherlock, ma che parlasse dei propri sentimenti e della propria sessualità. Ancora più evidente, poi, è la similitudine della favola di Osiride, nella quale Sherlock si ritrova. Anche qui è evidente che John sta facendo un discorso per andare a parare in un punto ben preciso, Sherlock infatti si rivede nel mito ma invece che palesare ciò che ne pensa a riguardo, preferisce tacere di nuovo arrivare a conclusioni errate. Sherlock non ci arriva, non può pensare che John stia parlando di se stesso e crede di essere lui al centro dei suoi dubbi. Forse è così, ma non nel senso in cui Sherlock lo sta intendendo. E quindi: fraintendimento. Lui è così convinto che voglia lasciarlo e la paura è così grande in lui, che si spinge dove mai prima era arrivato a spingersi. Quel bacio profondo contro la porta a vetri, mi è piaciuto da morire... Mi piace come Sherlock diventa dominante, come John gli cede, anche se all'inizio è sorpreso e ho adorato i tentativi di Sherlock di allontanarsi da lui. Sherlock vuole spezzare il legame prima che sia John a farlo perché è meglio lasciare che essere lasciati, secondo la sua logica. Secondo me non è propriamente così, ma la logica di Sherlock prevede il suo preferire il soffrire per se stesso e per aver fatto lui un passo falso, invece che soffrire perché è stato John a lasciarlo. Forse perché nella prima ipotesi c'è sempre la speranza di poter ricucire le cose, mentre la seconda non lascia alcuna traccia su cui sperare. Anche qui, un pensiero squisitamente umano per un uomo che ha fatto della propria razionalità la propria bandiera.

Mi piace come i sentimenti vengono espressi, lo stile è anche molto evocativo e qui credo tu abbia fatto un ottimo lavoro di traduzione. La lettura non stanca, ma al contrario avrei voluto leggerne ancora.
Passerò presto anche dal secondo, credo di poterlo leggere già oggi pomeriggio.
Alla prossima!
Koa

Recensore Junior
04/05/20, ore 14:33

Bellissima storia... anche se non ci credo che l’abbiano fatta finire così!!!!

Grazie per la tua traduzione

Recensore Veterano
26/04/20, ore 15:12

O dioooo é bellisssimo ma non c'è un continuo accidenttttttiioioooooioioi
Cavolo devi assolutamente tradurre un altra storia delle sue! Non c'è ne nessun altra che ne vale la pena?
(Recensione modificata il 26/04/2020 - 03:17 pm)

Recensore Junior
26/04/20, ore 13:18

Ciao T Jill, sono passata dal tuo account perchè speravo in altre ff sul mondo disco, ma anche le traduzioni su sherlock mi piacciono... questa è la prima tua che leggo e mi ha fatto venire un gran caldo XD

Recensore Junior
13/04/20, ore 17:00

Bella storia, mi è piaciuta, ma ammetto che mi aspettavo un finale costruito diverso. È fatta molto bene la parte del chiarimento e rivelazione, ma non mi aspettavo uno sherlock in KO tecnico fisicamente. È molto bella la dolcezza del finale, ma ammetto che avrei gradito qualche dolce bacio in più. A parte questo, john alla finestra sereno osservato da sherlock è l'immagine perfetta per chiudere il racconto.
Grazie per averla tradotta, ne aspetto altre ;)

Recensore Veterano
13/04/20, ore 13:58

Ciao!!che bello ,che bello l'ultimo capitolo pubblicato e che bel happy end!!
Sherlock aveva frainteso e john è stato così Dolce a rassicurarlo..
Belli bello
P.s aspetto già la prossima storia;)

Recensore Junior
11/04/20, ore 18:13

lo sapevo che si spezzava lui invece, e di nuovo non lo ha ascoltato. aspetto l'ultimo capitolo, sperando che John lo sorprende ancora e moltissimo.
(Recensione modificata il 11/04/2020 - 06:13 pm)

Recensore Veterano
11/04/20, ore 16:59

Ciao, bello bello hai aggiornato!!
Wow che dire. L'atmosfera si sta scaldando!!;)

Recensore Junior
09/04/20, ore 20:54

accidenti, sei velocissima a aggiornare, che bellezza!❤️
sta storia prende un sacco... e ho come la sensazione che il piano di sherlock di spezzare John gli si ritorcerå contro... perché per spezzarlo dovrà mostrarsi interamente e senza maschere.
e poi dai... chi non vorrebbe essere amato anche solo una notte in modo totalizzante da chi si ama? almeno è quello che spero per John, perché al poverino in questo capitolo non è stato lasciato spazio di espressione. 😅
c'è da dire però che, rileggendo con attenzione, gli abiti non li ha tolti sherlock e che John parla, ma sherlock non lo ascolta.. non è che il nostro povero genio si sta perdendo la dichiarazione della vita perché troppo spaventato e bramoso del nostro soldato?
sempre. più curiosa lo ammetto😏
(Recensione modificata il 09/04/2020 - 10:54 pm)
(Recensione modificata il 09/04/2020 - 10:55 pm)

Recensore Veterano
09/04/20, ore 19:24

Ciao, un capitolo nuovo!! Me ultra felice ^^"
Oh le cose si fanno molto molto interessante, avevi ragione si fa molto interessante,
Grazie mille per aver aggiornato 😊😊😊
Sherlock sarebbe solo e alla deriva senza John
(Recensione modificata il 09/04/2020 - 07:25 pm)

Recensore Junior
09/04/20, ore 12:33

bellala conversazione tra John e sherlock, soprattutto la parte interiore. Sherlock ha sempre paura di perdere il suo miglior amico,non si crede all'altezza e decodifica le informazioni basandosi su questo timore. aspetto i prossimi capitoli per vedere cosa davvero intendeva John sul fingere... chissà magari ci sorprenderà tutti un'altra volta.
grazie per la traduzione 😊

Nuovo recensore
09/04/20, ore 02:13

Hello! Sto seguendo le tue traduzioni da un po' e finalmente ho trovato anche il tempo per mettermi al pc e recensire! 
Ti trovo davvero molto in gamba, e sei letteralmente la mia salvatrice, perchè molto spesso sono troppo pigra per mettermi a leggere fict in altre lingue e finisco costantemente con l'accantonarle e non toccarle mai più. tu per lo meno mi dai gioie e mi porti qualcosa di davvero bello sott'occhio, che magari non avrei mai avuto modo di leggere da me, e per questo ti ringrazio davvero un sacco. Fino ad ora ho letto tutte le tue traduzioni su Sherlock e ti assicuro che mi sono piaciute tutte TANTISSIMO, quindi continua così! <3
 

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