OFF TOPIC:
"Si girò sentendosi disturbato dalle risate di una coppietta seduta sugli sgabelli accanto: si baciavano, si guardavano negli occhi e sorridevano.
Disgustosi. Vomitevoli. Pateticamente innamorati".
Praticamente eccomi qua, esattamente i in questo ultimo anno. Solo per questo ti dico brava cavolo, tu si che ne capisci di sentimenti e meccanismi della mente umana!
Ma parliamo di cose serie e non di me xD
Un'altra Draco/Hermione che se posso permettermi sembra una sorta di continuo e prolungamento dell'antecedente ( menomale che ho letto e recensito quella prima in questo caso).
Troviamo Draco spinto all'alcolismo quasi ( sei uno di noi sfigati anche tu, come ti capisco) e questo l'ho apprezzato fin da subito; riesci a mostrare un lato umano, distrutto e desolato del nostro amato personaggio. Non c'è traccia felicità in lui, solo tristezza e consapevolezza di aver imboccato una via senza ritorno in un certo senso:
"«Vuoi tu, Draco, prendere come tua moglie la qui presente Astoria?»
Aveva tentennato, guardato il parroco, il pavimento, la croce con il Cristo, poi aveva sospirato. «Sì.» senza alcun entusiasmo, senza alcuna briciola di amore, solo con la speranza che con il tempo avrebbe imparato a rispettare ed apprezzare la donna che era appena diventata sua moglie.
«Bene.»il parroco aveva annuito, sorriso e si era rivolto alla sposa.
«Vuoi tu, Astoria, prendere come tuo marito il qui presente Draco?»
«Sì.» Astoria non aveva tentennato: sapevano entrambi quale fosse il loro destino, ma lei era sempre stata più consapevole e pronta a quella vita che nessuno dei due aveva scelto di vivere.
Vent’anni ciascuno e una vita davanti che non volevano condividere.
Per amore dei genitori, per il rispetto delle tradizioni o perché né l’uno né l’altra avevano avuto il coraggio di rifiutarsi, quel giorno, Draco e Astoria erano diventati marito e moglie."
Bellissimo davvero, il senso di impotenza che sei riuscita a trasmettere in così poche righe, te l'ho detto: ci sai fare con questi due e stop!
Apprezzo particolarmente il Draco che emerge in queste poche righe, sembra così vero, umano in un certo senso e poi l'arrivo di Hermione prolifico, come l'acqua nella più profonda siccità. Li descrivi in modo meraviglioso, davvero innamorati persi, complimenti.
«Non fa più l'amore con me e io faccio finta di credere ai suoi impegni di lavoro.»
«Perché? Sei bellissima e....»
«Oh, beh, si, grazie.» aveva abbassato gli occhi, imbarazzata, innocente «...sai, gli credo per i miei figli.»
«Non credergli. Per nessun motivo al mondo.»
«Noi... ci amavamo: quand'è che siamo diventati estranei? Ho sempre creduto che un matrimonio vero fosse basato sull'amore, ma non è così: ci sono troppi compromessi da accettare e diventano sempre più numerosi e poi cominciano a starci stretti. E l'amore finisce perché non si ha tempo per chiarirsi, né per uscire da soli, né per stirare per bene.» Draco guardò la sua camicia e maledisse i suoi elfi domestici, che non avevano nessun matrimonio da salvare, eppure stiravano male. «Viene a mancare il rispetto ad ogni discussione, si superano limiti di cui non si conosceva l'esistenza e quando hai fatto chilometri di insulti, non rifai la strada a ritroso per qualche centimetro di pace. Non è giusta tanta fatica, non trovi?» Hermione parlava e Draco le guardava le labbra. Draco era sempre stato il perfetto miscuglio di acidità e sarcasmo. Quella notte, però, era diventato quasi amore.
In questa parte sei riuscita a dare una risposta agli scettici ( anche io ero così), a tutti coloro che chiedono : Ma come può essere possibile una relazione fra questi due?
Eppure era una bella idea davvero; sono molto magnetici fra di loro. Malfoy sembra sempre essere scattante verso di lei pronto a criticarla in qualche modo, può essere. E chi mi conosce sa che adoto i connubi: morte-vita, può-non può essere; ambiguità. Adorabile e veramente interessante.
Quindi ti rinnovo i complimenti e ti sprono a continuare,
Caterina
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