Fa tremendamente, immensamente male.
Ma quant'è realistica allo stesso tempo. Possiam vedere la disperazione di Martin e tutto il suo desiderio nascere, crescere, toccare apici ma mai svanire tanto quanto vedere l'oggetto del desiderio essergli strappato improvvisamente dalle mani e non sapere mai come reagire.
"Torna da me" diventa un canto, una litania malinconica ma allo stesso tempo speranzosa, Perché amare signifca comunque speare. Sperare che quella persona ci sia per te, che ricambia o che comunque tenda a ritenere la tua esistenza importante. L'idea di diventare improvvisamente invisibili e inesistenti agli occhi di chi abbiamo amato, è un'idea insopportabile, tanto dolorosa quanto forgiante allo stesso tempo.
Ho adorato questo spaccato, la lucidità con cui haiaffrontati tutti questi piccoli momenti che hai preso e li hai resi parte di un mosaico meraviglioso.
Complimenti.
Yours,
PathosForaBeast. |