Alola, eccomi qui, sempre prima nel recensire (mi aspetto un premio) e oggi stai per vedere una cosa che nessuno, e ribadisco: N E S S U N O nella bellezza di trentaquattro mie recensioni ha mai visto: una recensione senza notifiche. L’ho letta da cellulare –un piacere, visto ce da telefono il carattere compare piccolo (e tu hai che io godo con il carattere piccolo almeno quanto Tatsuya gode a far morire Hiroto.) e l’ho sbranata, salvo che mi è scesa la lacrimuccia alla scelta dei due personaggi, mi sentivo in parte artefice, perché anche se non è incesto vero e proprio è molto moralmente discutibile (immagina me che piango commossa perché scrivi queste cose).
Tralasciamo che temevo che prima o poi qualcuno scrivesse su questi due, e io che mi ostino a chiamare Kira “Kira” e Tasuya “Hiroto Tatsuya Kiyama” avrei avuto difficoltà, grazie a Dio ho ingranato dopo aver letto due volte il primo paragrafo –che non è colpa tua, ma mia che sono scema con la botta. E che dire signori, riaffermi il motivo per cui sei negli autori preferiti (e ti scimmiotto il “Le DeScRiZiOnI cOmE lE fAi Tu” ma vai a cagare tu e quell’horny teen di Kira. Bello, un sacco poetico, piacevolissimo da leggere e soprattutto mai volgare –caratteristica che amo manchi nell’erotico, adoro questa sfumatura di erotico e brama che non sfocia mai nel pornografico. Ma soprattutto grazie, davvero te lo dico buttandomi al suolo e rotolandomi, grazie, di non avergli fatto dire “Ti amo”.
Hai accennato un paio di volte che Hiroto lo desiderava già da tempo, infatti già temevo quelle paroline che tanto odio cicciare fuori e invece toh! Arrivo alla fine, con una frase super ad effetto che sottintende sia amore che un malato desiderio di egocentrismo narcisista (super IC per Hiroto, tra l’altro, caratterizzare bene nelle Raiting Rosso è un parto ma ci sei riuscita): può essere amore come può essere un capriccio, sincero come fasullo, carnale come sentimentale (parlando di amore).
E quindi ti rinnovo i complimenti, un giorno ti picchierò se non posterai regolarmente MA, quel giorno non è oggi. Good game girl
-Ade |
