Ciao **
Avendo letto molto di tuo, ho deciso di tornare su questa raccolta, di cui avevo letto qualche capitolo iniziale mi pare, solo che stavolta sono andata un po’ a sentimento, su quella che mi ispirava di più, e quindi sono finita su questa. Intanto sappi che ho ascoltato la canzone che è perfettamente adatta e adesso non riesco più a togliermela dalla testa. Amo l’atmosfera natalizia, la neve, specie se fanno da sfondo ad una storia così dolce come in questo caso (e mi ha fatto piacere immergermi in quest’atmosfera considerando che io e l’estate non andiamo molto d’accordo). Ad ogni modo, è sempre bellissimo vedere Sherlock perdere completamente cognizione di se stesso quando c’è John in mezzo. La cosa bella è che per me le sue reazioni che descrivi sono canon, cioè se John prende e gli dice “ti amo” Sherlock o muore sul colpo oppure gli viene una paralisi. Scherzi a parte, ho molto apprezzato questo suo iniziale “estraniarsi”, quasi non poter credere a ciò che John ha detto. Quest’ultimo ha ragione, avrebbe dovuto dirglielo anni prima, ma sappiamo he John e Sherlock non sarebbero loro se nelle cose non ci girassero attorno per una vita. Sherlock sa di aver perso la perfetta razionalità e compostezza che tanto la caratterizza e ora se ne rende conto più che mai. Sa che non sarebbe da lui starsene abbracciato a qualcuno in quel modo, sa che probabilmente è colpa anche dell’atmosfera che si è venuta a creare (e che atmosfera, l’ho già detto che mi sono sciolta?), e poi voglio dire, è John, quest’ultimo ha un involontario potere su Sherlock, quello di renderlo più umano (e questo è uno dei motivi perché mi piacciono COSI TANTO). Le sensazioni di entrambe sono descritte benissimo, John è goffo, un po’ timido ma sicuramente più sicuro, Sherlock invece è proprio sciolto tra le sue braccia e come spesso succede io con il tuo Sherlock mi immedesimo veramente un sacco, come se avvertissi sulla mia pelle tutto ciò che sente suo. Oramai mi rendo conto che far risaltare l’emozioni, soprattutto quando sono molto forti, non è facile (almeno per me non lo è), però quando ci si riesce – come in questo caso – è proprio bello.
Ah, cosa che non ho detto, l’idea di immaginarmeli a pattinare è bellissima e super romantica, infatti è un espediente narrativo che ho usato anche io per una mia storia, anche se il contesto era più sul comico, MA COMUNQUE mi è piaciuta tantissimo la scelta della “location”, che poi è anche la stessa in cui succede il loro primo bacio. E mi è piaciuto molto il loro dialogo prima che ciò avvenga, sono loro, è TROPPO CANON (oramai questo è diventato il mio mantra per tutto).
«Non ti ho baciato» rispondi invece tu, confuso e vagamente saccente.
«E allora che aspetti? –BEH, voglio dire, non me li sono di certo immaginati mentre dicono una cosa del genere, ASSOLUTAMENTE NO.
Ad ogni modo, tornato un attimo seria, mi è proprio piaciuto com’è avvenuto, così naturale e tenero, è tutto tenero in questa storia, sarà che poi la neve rende tutto ancora più fluff, ma sta di fatto che sono arrivata alla fine della storia sciolta, totalmente. Sherlock alla fine trema, per la felicità e la paura, ha le gambe come gelatina e teme che potrebbe cadere (ammetto che sarebbe tenera e divertente questa cosa). E poi gli dice “Ti amo”. Impazzito o meno, è comunque vero e sono sicura che entrambi conserveranno un bellissimo ricordo di questa serata che definirei magica, sì, è il termine più adatto. Che dire, hai fatto benissimo a pubblicarla, queste sono di quelle storie che mi fanno prendere bene, quindi sono molto felice di averla scelta, il mio istinto mi ha guidata in modo giusto. Quindi grazie per averla resa pubblica, è bella e un sacco adorabile <3
Ci sentiamo presto :*
Nao |