Recensioni per
Tug on his Heartstrings
di ChiiCat92

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/10/21, ore 18:23
Cap. 1:

Inizialmente avevo intenzione di lasciare un’unica recensione per tutte e 3 le parti di questa raffinatissima mini-long. Anche perché in genere faccio molta fatica a commentare le storie capitolo per capitolo, anche solo per scrivere per ciascuno qualcosa di consistente. E anche perché in realtà mi ritrovo a concordare con praticamente tutto quello che ha scritto Twin Jades nelle sue recensioni, quindi in teoria non avrei molto di nuovo da dire.

Poi però una vocina interiore mi dice: "pigra, proprio tu che recensisci sempre con papiri chilometrici, ma perché diamine non fai un minimo di sforzo e non ti impegni per raddoppiare le recensioni positive di un prodotto che ne meriterebbe molte di più?"

E quindi eccomi a penare per stilare 3 poemi di complimenti per una donna dalla penna d’oro che, nonostante ammetta di non aver letto in realtà molto di suo (anche perché con lo slash/shonen-ai/yaoi io non andrei tanto d’accordo... con MDZS eccezione perché sarebbe eresia dire che è "soltanto" uno yaoi. Anche con tutti i difetti del caso), mi ritrovo a considerare tuttora la mia autrice preferita ogni volta con più fierezza di prima.

Quanto tempo è passato da quella volta che ho osato, praticamente infante, lasciare quella ancora immatura recensione sul tuo account? ... saranno ormai 6, se non 7 anni. Kingdom Hearts se non sbaglio, "The Four Cardinal Points", 2014, fu la mia prima storia preferita.
Perdono, ieri notte ho rivisto Farewell My Concubine e mi sento ancora piuttosto sentimentale. Passiamo alla storia.

I personaggi: la caratterizzazione è... assolutamente perfetta. Lan Zhan è stato delineato al massimo della perfezione, è proprio come me l’ero immaginato: elitario, talentuoso, frigido e distaccato come una statua di cristallo. Al contempo la descrizione, magistrale, della sua condizione sociale e delle sue emozioni mai espresse è estremamente naturale e umana, e suscita molta empatia. Ed è perfettamente contestualizzata nell'ambientazione (elitaria e selettiva) in cui si trova il personaggio.

Trovo bellissimo poi il modo in cui tu sappia destreggiarti così bene tra quelle che sono le descrizioni esterne e da parte di esterni del personaggio e le descrizioni emotive ed interiori, mai profuse (i meno bravi ci si perdono dentro, e ammetto di non fare eccezione…), c'è sempre un equilibrio e un'armonia perfetta che delinea il personaggio a tutto tondo.

E poi, in un momento di transizione perfettamente al centro del racconto, ecco che nel mondo della perfezione di Mr. Perfezione piomba, in perfetto stile WWX, il flautista sbarazzino orientale più amato dal pubblico. Sono bastate pochissime e rapide pennellate per farmelo comparire davanti, un accenno ai vestiti e alla gestualità ed eccolo lì, davanti a me, col suo costante sorriso sempre così maledettamente solare e allegro. Ma poi all'ultimo hai dato un po' di focalizzazione interna anche a lui, e anche lui è perfetto nel suo linguaggio sbarazzino, brillante ed estremamente ironico, proprio inconfondibile. E anche lui esprime una condizione umana perfettamente naturale e contestualizzata, tra tipici fastidi sociali da “immigrato" e la rivalità giovanile con un genio più bravo di lui.

La contrapposizione così dannatamente compatibile tra i due già solo qui è perfetta, proprio acqua (gelida) e fuoco, e riesci subito a far amare entrambi.

Ambientazione: mi hai fatto respirare un’atmosfera, ancor più che esotica, direi... aristocratica. Sono solo una profana (sono praticamente evasa da quel poco che ho fatto di musica) quindi la mia impressione è da prendere con le pinze, ma è decisamente degna di un grande conservatorio elitario di alta classe (ma immagino di non potermi aspettare di meno da un’esperta dell’ambiente, o raffinata arpista).
Ma tu hai proprio la penna d'oro, perché riesci al contempo a combinare con il massimo equilibrio la raffinatezza degli strumenti musicali di aule silenziose con l'umanità e il realismo di una mensa chiassosa affollata di studenti.

Anche l’alternarsi dei registri è perfetto, si passa con la massima naturalezza dal linguaggio elitario ed elaborato di Lan Zhan alla colloquialità studentesca della cerchia di Wei WuXian (breve parentesi sull'uso del nome doppio: di norma faccio la pignola e faccio sempre notare come non li si dovrebbe alternare in modo arbitrario nella narrazione generale, eppure… per qualche motivo, in tutto il racconto usare il nome proprio “intimo" di Lan Zhan così contrapposto al nome di cortesia di Wei WuXian mi è sembrato così naturale… hai proprio un dono, tu).

Aggiungo, trovo la scelta di questo AU davvero molto intelligente: essendo occidentali è normale non poter delineare con la massima coerenza un personaggio cinese nel suo ambiente, ma l’ottima trovata del trasferimento in America permette di poterli caratterizzare al meglio sfruttando le convenzioni occidentali.

E ora il punto forte che rende le tue opere una vera gemma per gli occhi: lo stile. È proprio bello come lo ricordavo. Riesce ad essere al contempo elegante, delicato, estremamente raffinato e (già che siamo in tema) magnificamente armonioso, dal lessico alla grammatica, è proprio come una sinfonia. Decisamente molto più che degno del tema musicale che hai scelto. E naturalmente la musica è anche un elemento fondamentale nella storia stessa di MDZS, non potrebbe esserci tema più calzante. Al contempo però, riesce ad essere anche incredibilmente realistico e squisitamente ironico. Anche dopo tanti anni è bastato un attimo per tornare ad amare la tua scrittura. Tante volte ho pensato di aver trovato un "bello stile", poi mi immergo fra le parole di questa donna e mi ritrovo a pensare di non aver mai saputo prima cosa significasse "bello stile".

E sì, concordo assolutamente, eventuali dettagli tecnici non pesano affatto, non danno proprio il minimo fastidio, anzi. Al contrario, esercitano un effetto di grande fascino su noi lettori profani. Perché le descrizioni sono un vero spettacolo, ricercate ma mai lunghe, delicate ed estremamente evocative, letteralmente "musicali". Da ogni gesto traspare un senso estetico di altissimo livello, fa immergere completamente il lettore in un altro mondo e dona davvero un’atmosfera quasi onirica.

Già solo la descrizione d’ingresso dell’esecuzione di Lan Zhan vale da sola tutta la lettura, sembra di stare in un sogno (con effetto raddoppiato se uno intanto si ascolta i brani). Durante la lettura ho quasi dimenticato di stare dove stavo... mi sembrava di camminare davvero per quelle sale e quei corridoi, tra arpe nuove di zecca, note soffuse e musicisti in camicia bianca (la sensazione è uguale a quella descritta da Twin Jades, a leggerti fai davvero venire voglia al più ignorante dei profani di correre a procurarsi uno strumento a corda per diventare parte integrante del tuo mondo).

... ma. Odio dover dire ma (soprattutto quando c'è di mezzo l'autore preferito, e/o un autore è chiaramente anni luce più in alto di me). C’è qualche piccolo refuso. Davvero microscopico. Ma proprio perché questo è un prodotto che merita di raggiungere la perfezione, ti invito caldamente a sistemare quelle piccolissime sbavature. In questo caso abbiamo:

- "da ogni dall’altra parte del mondo"
- "Sì hai capito bene" (a quel sì manca la virgola)
- "le urla stridule [...] lo faceva sentire".

A breve compilerò le dovute recensioni anche per gli altri 2 capitoli… niente paura comunque, il prossimo papiro verrà decisamente più corto.

A presto.

Nuovo recensore
19/04/20, ore 23:51
Cap. 1:

Salve!
Mi fa molto piacere vedere una AU in questa sezione (che ho cominciato a frequentare da poco in ogni caso).
L'idea mi fa impazzire, non me ne intendo di musica eppure grazie alle tue descrizioni mi è appena venuta voglia di diventare una musicista a tempo perso ed esibirmi per strada per qualche spicciolo (viva gli stereotipi!).
A parte gli scherzi, si prospetta una storia davvero molto interessante.
Lan Wangji nelle vesti di arpista è un'immagine a dir poco perfetta, ce lo vedo troppo. Aggiungici il fatto che sia straordinariamente talentuoso (non mi sarei aspettata diversamente da lui) ed ecco il connubio perfetto!
Anche Wei Wuxian l'ho trovato molto azzeccato, non solo per il fatto che suoni il flauto, ma anche per il modo in cui l'hai presentato.
È soltanto il primo capitolo ma mi hai già rapita, complimenti.
Non vedo l'ora di vedere come si evolveranno le cose.
Alla prossima!
-Katia.