III POSTO / “I will always save you”, NaoYoshikawa – 44,85/50
Grammatica e stile: 11,85/15 (7,85 + 4)
Non ho trovato errori gravi, solo qualche imprecisione, cosa che non può che farmi piacere data anche la lunghezza del testo.
“Come osi ripresentarti proprio adesso che la mia vita stava iniziando d andare meglio?” -> “ad andare” (-0,10)
“Aveva incontrato Mery, una donna in gamba che sembrava sinceramente interessata a lui.” -> “Mary” (-0,10)
“E lui, d’altro canto passava il tempo con lei volentieri, ma il suo cuore era rimasto freddo.” -> qui o aggiungi un’altra virgola dopo “d’altro canto” rendendolo un inciso oppure rimuovi quella precedente, perché una sola in questo modo non ha molto senso (-0,25)
“Ad ogni modo ne sto uscendo, Mery mi da una mano.” -> “Mary” (-0,10) e “dà” (-0,25)
“[…] fare un entrata in grande stile dopo essersi fatto attendere.” -> “un’entrata” (-0,25)
“Hai idea di cosa abbi significato per me?” -> “abbia” (-0,50) ; qui ho tolto un punteggio a metà tra il parametro “errori di battitura” e “tempi verbali scorretti” perché mi sembra più un caso di distrazione che di vero e proprio errore.
“Se fosse stato nel pieno delle sue facoltà mentali, Sherlock non si sarebbe mi permesso di prostrarsi in avanti, abbracciarlo e baciarlo.” -> “mai” (-0,10)
“Non avrebbe potuto essere diversamente tra loro, anime troppo simili e diversi tanto da completarsi, perdersi e ritrovarsi subito dopo.” -> “diverse” (-0,25)
“Forse ci sarebbe voluto del tempo per perdonarsi, per perdonare il dolore, anche fisico, che aveva causato John.” -> “a John”, presumo, dato che ci si sta riferendo a Sherlock e a come egli “si odi” (-0,25)
Lo stile, invece, mi è piaciuto moltissimo; le frasi evocative, le emozioni che trasudavano da ogni riga hanno contribuito a rendere la storia intrigante e mai lenta, spingendo il lettore a continuare avidamente la lettura.
L’unica cosa che ti segnalo è la presenza delle cosiddette d eufoniche (per cui, se messe “di troppo”, non tolgo alcun punto nella grammatica – a differenza del contrario, ovvero della loro mancanza tra due vocali uguali) che hanno a tratti rallentato la narrazione e che sono presenti abbastanza frequentemente.
Inoltre, ho trovato un paio di imprecisioni:
- nella frase “La consapevolezza fece male”, credo che l’imperfetto “faceva” starebbe meglio del trapassato; qui non ho tolto il punteggio relativo a un tempo verbale scorretto perché non è un errore a prescindere, ma non mi è chiaro se John effettivamente giunge a quella conclusione in quell’esatto momento oppure no. C’è il beneficio del dubbio, insomma.
- nella frase “[…] Sherlock non si sarebbe mi permesso di prostrarsi in avanti, abbracciarlo e baciarlo”, credo che il verbo più opportuno sia “protrarsi” o, meglio ancora, “sporgersi”.
(Inoltre, nello spazio “angolo autrice” hai dimenticato una “l”; ovviamente non lo conto errore, ma lo segnalo così che tu possa correggerlo. Ci sono anche altri errorini, e onestamente non sapevo se inserirli in quanto non fanno effettivamente parte della storia, ma poi mi sono detta why not – insomma erano presenti le note e le ho lette (?) –, quindi:
- “Secondo me loro si completano, si bilanciano perfettamente e l’uno per l’altra farebbe letteralmente la qualunque per salvarlo/farlo stare bene.”
- “Qui John ha conosciuto con Mary ma non stanno ancora insieme.”)
Trama e originalità: 9/10
Sicuramente l’aftermath della scelta di Sherlock di sparire e le ripercussioni che ciò ha su John non sono tra i gli momenti più originali su cui scrivere, ma il modo in cui hai costruito la trama e descritto gli avvenimenti non si avvicina neanche lontanamente alle altre storie sull’argomento.
In neanche un punto della storia mi sono fermata a pensare di aver già letto la trama o la dinamica tra i personaggi, quindi onestamente non ti penalizzo troppo, perché c’è coesione e linearità, e hai aggiunto diversi elementi innovativi in cui mai prima d’ora mi era capitato di imbattermi – primo tra tutti l’autolesionismo da parte di John.
Caratterizzazione dei personaggi e IC: 10/10
Sia John che Sherlock potrebbero benissimo essere usciti dalla serie originale, e questo momento è quanto di più canonico io abbia mai letto su di loro.
In particolare i dialoghi di John li ho letti con la voce di Morgan Freeman – o meglio, del suo doppiatore italiano – e giuro che non mi era mai capitato.
I commenti sarcastici da parte di entrambi – ma soprattutto di John – sono stati spot-on, sei riuscita a caratterizzare i due protagonisti in maniera sublime, evidenziando non solo i sentimenti contrastanti che provano l’uno verso l’altro, ma anche i timori che il rivedersi dopo anni comporta e lo sguardo verso il passato e di come servirà tempo prima che i due possano tornare alla loro dinamica di partenza.
Poi la frase “nonostante non fosse il momento più adatto, parlò comunque” è la descrizione Sherlock in meno di dieci parole proprio, quindi tanto di cappello per aver mostrato esattamente questo aspetto così proprio del personaggio in tutta la storia.
Utilizzo della coppia: 5/5
Il rapporto che lega John e Sherlock è evidenziato molto bene e, a differenza di molti altri partecipanti, tu hai fuso questa “spiegazione” con i motivi che sono spesso la causa di litigi tra i due, mettendo in mostra come questi abbiano una duplice valenza, un contrasto quasi paradossale che nessun altro personaggio nella serie ha.
Mi è piaciuto molto che tu abbia scritto da entrambi i punti di vista, sottolineando i sentimenti e pensieri di John e Sherlock e, sebbene la storia sia narrata dal punto di vista del primo, ci sono anche parecchi commenti magari più nascosti che lasciano intendere ciò che prova il secondo.
Complessivamente, quindi, la tua storia è emblematica per quanto riguarda tutti i motivi che spingono John tra le braccia di Sherlock e viceversa, perciò non posso fare altro che congratularmi con te per la tua abilità nel descrivere egregiamente il rapporto più complicato di quello che si potrebbe presumere che è presente tra i due.
Gradimento personale: 9/10
Questa storia mi ha davvero colta di sorpresa. Infatti, sebbene sia la coppia più popolare del fandom, io sono relativamente nuova alla Johnlock, in quanto ho amato per moltissimo tempo (e amo tuttora) la Sheriarty sopra ogni altra cosa.
Tuttavia, questa oneshot mi ha veramente fatto amare John e Sherlock insieme – è quindi una delle meglio riuscite del contest – e mi ha invogliata a cercare più storie su di loro (anche scritte da te, quindi preparati ad aver il profilo spulciato nelle prossime settimane).
La parte in cui Sherlock ritorna mi è piaciuta considerevolmente di più della prima, ma anche tutti i pensieri angosciosi di John sono ovviamente una parte fondamentale del loro rapporto che non possono essere omessi o trascurati.
Alla frase “Potrei perdonarti, forse, ad una sola condizione. Continua a salvarmi.” sono morta del tutto perché a i u t o, panico e paura e feels a mille.
Davvero un buon lavoro, dunque; complimenti!
Totale: 44,85/50 |