Recensioni per
Ti prego, metti giù quella pistola!
di Allen Glassred

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/09/23, ore 13:20

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero.
Come vedi, per questa volta ho cambiato ambiente e ho fatto bene. Il titolo mi hs colpita fin da subito e mi sono chiesta... che succede?
Succede che due sorelle si ritrovano dopo tanto tempo e in una situazione di alta tensione.
La causa, il loro caro "padre" simpatico quanto un'unghia incarnata.
La prima sorella, forte e determinata, armata e vendicativa. Riesce a colpire il genitore che, nonostante tutto, non smette la sua spocchia mentre lo riduce all'angolo immune alle sue accuse.
La seconda sorella, debole per la malattia, con un grande cuore, cerca di farla ragionare sull'inutilità di un tale delitto, che l'avrebbe segnata per sempre rendendola uguale al loro padre degenere che, però, l'ha sempre aituata con le cure mediche, salvandola.
Per fortuna viene ascoltata.
Bella la parte dove loro si salvano dall'incendio. Bello anche come la minore abbia capito perché la sorella non ha salvato altri che lei e lo accetta.
Mi è molto piaciuto come hai caratterizzato i personaggi e li hai messi e mossi nella storia.
Posso dirlo? Una delle tue storie meglio riuscite. Bravissima.
Al prox scambio, ciao, Chiara.

Recensore Master
13/02/21, ore 22:04

Cara buonasera, eccomi qui per continuare a leggere in ordine cronologico, dimmi pure se preferisci continui così oppure cominci dalle più recenti, dagli ultimi aggiornamenti. Come sempre pubblicazioni brevi e rapide, ma efficaci: ti concentri sul fatto e sulle emozioni scatenate da ciò che accade in modo crudele. Il legame genitore/figlio è sempre in bilico tra la crudeltà, l’ira e l’indifferenza, e anche stavolta ritrovo una famiglia disgraziata dove qualcuno deve essere punito. E la generazione futura tenta di portare a termine un’esecuzione ad estirpare il male maggiore.
A un certo punto ho pensato davvero: spara. Fai, vai, se lo merita – lo so, sarò un po’ carogna ma mi faccio trasportare davvero da ciò che accade, e solitamente sono di parte in tutto questo. Se non fosse stato per la sorella, l’avrebbe fatto, ne sono convinta, e a ragione pure, perché lui lo meritava.
Ma lei poi si sarebbe macchiata di sangue sporco e di una colpa troppo grande. E quando ha ceduto, dopo aver sputato parole sincere e dolorose verso quel uomo che pensava non meritasse nulla, è andata dal sangue del suo sangue in lacrime, da colei troppo buona per questo mondo. La prende e la porta via, la salva dalla furia, dalla visione del padre condannato da se stesso e da lei che non lo porta fuori, anche se si sono appena incontrate, si prenderà cura di lei, e insieme affronteranno un mondo senza quella figura crudele che rimarrà inghiottita dalle fiamme della sua stessa caasa.
Ho apprezzato come hai mosso i personaggi, Nemesis infine non può essere considerata un’assassina ma una ragazza di cuore, che sa amare, che sa essere migliore di quello che avrebbe pensato suo padre di lei. Meilis è sensibile, troppo, e ritiene che un gesto del padre – gran gesto, lo ammetto – sia sufficiente a coprirgli una vita intera di condotta str*nza e deplorevole, però decide di lasciarsi trasportare via, di lasciarsi andare al dolore, ma continuare a vivere per e con Nemesis. La fine meritata per l’uomo, un nuovo inizio per le sorelle ritrovate.
Questa è davvero molto bella, ho empatizzato subito con loro, mi lascio trascinare dalla trama io aahahha! Però ritengo la tua scelta sia stata la più azzeccata, anche se la meno impulsiva. Brava, un’autrice ponderata. La lettura è scorrevole, piacevole, in un salendo di tensione che poi sfocia nella consapevolezza e nel ritrovamento di una parte mancante della propria esistenza. Mi farebbe piacere sapere di una continuazione delle loro vicende, trovo interessante che questo sia staato il loro primo incontro – insomma, e che primo incontro! Proprio coi fiocchi, eh. È sempre piacevole tornare qui cara, alla prossima e buona ispirazione! :3

Recensore Master
10/02/21, ore 09:57

Ciao, eccomi qui ^^
Mi è piaciuta molto questa One Shot, in particolare perché mette in luce una questione alquanto delicata e sulla quale ancora oggi continuo a pormi delle domande: quanto è sottile il confine che separa giusto e sbagliato?
Il padre di Meilis ha fatto di tutto per lei, arrivando a compiere anche azioni discutibili e solo per poter curare la figlia, per permetterle di vivere un'esistenza migliore. Al contempo, però, non ha avuto riguardi per Nemesis, l'altra sua figlia, e non ha avuto riguardi neanche nei confronti di tutte le persone a cui ha fatto del male per poter aiutare Meilis.
Nonostante abbia fatto tanto per la figlia malata, resta comunque un uomo spregevole sotto tanti punti di vista, in particolare per il modo in cui si comporta con Nemesis, la quale è ben consapevole di tutto ciò e lo ribadisce più volte durante la storia. Così, mentre Nemesis vede solo la parte negativa di lui, Meilis è più combattuta, quantomeno in un primo momento: sa che il padre ha sbagliato su tutti i fronti, ma al contempo sa che se non fosse stato per lui, molto probabilmente non sarebbe ancora viva.
È sicuramente un gran ginepraio, non c'è che dire.
Sono comunque felice che alla fine Nemesis non gli abbia sparato, lasciandosi convincere dalle parole della sorella. Al contempo, però, sono altrettanto felice che non lo abbia salvato dalle fiamme, proteggendo solo la sorella: in questo modo Nemesis non si è sporcata le mani di sangue e ha lasciato al fato l'ultima parola.
È stata davvero una piacevole lettura ^^

Ame