Recensioni per
Caramelle.
di _Gone_

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/05/20, ore 09:39
Cap. 1:

Ciao, quando ho visto che questa storia era una parentlock mi ci sono fiondata immediatamente, dovevo leggerla perché io adoro Sherlock in queste vesti. E amo da morire il genere, una delle poche cose buone della quarta stagione è proprio Rosie infatti. Questa storia mi è piaciuta tantissimo, dolce e leggera, molto delicata per il modo in cui Sherlock arriva a concepire di essere un padre. Questo è senz'altro uno dei temi caldi delle parentlock, ma d'altra parte è una delle situazioni tra le più verosimili, oltre che tra le più pensabili possano svolgersi in un immediato post-serie. Insomma, Sherlock prima o poi dovrà prendere coscienza di essere un padre per lei, indipendentemente dal rapporto che ha o non ha John. In questo caso la trama l'ho trovata adorabile, mi è piaciuta l'idea di Sherlock che entra in un negozio di caramelle. Di norma non ci andrebbe mai o penseresti che se lo fa, allora è per un caso. Una di quelle cose che fino a qualche anno fa avremmo tutti considerato OOC. Ma qui è per la "piccola Watson" (io adoro questa definizione) e allora tutto quanto ha più senso. Lei è un po' come John, su Sherlock hanno lo stesso effetto: gli farebbero fare qualsiasi cosa. E quindi eccolo entrare in un negozio di caramelle assieme a Rosie. Divertente il modo in cui si approccia al proprio ruolo di genitore senza nemmeno rendersene conto, e di come sia un'estranea a farglielo presente. Anche questo è molto credibile, spesso infatti succede che sono le persone che non conosci a farti notare particolari di te o della tua vita che prima non avevi considerato. O magari gliel'avranno anche detto, ma per una qualche ragione detto da un'estranea ha più impatto. Le risposte di Sherlock alla commessa del negozio sono da manuale su "come si caratterizza Sherlock Holmes" a dir poco perfette, di conseguenza lui è molto IC. Lui è analitico e scientifico, non estraneo ai sentimenti perché tante chiacchiere ma si lascia affascinare dalla piccola Watson. E nemmeno estraneo alla sensibilità e alla fragilità, ma questi aspetti qui sono lasciati in secondo piano, arrivano di contraccolpo. La sensibilità di Sherlock viene fuori in un secondo momento quando Rosie lo chiama "papà" e a quel punto rimane spiazzato. Diciamo che per quanto riguarda Sherlock Holmes non si stenta a credere che a una commessa risponda in questa maniera, che puntualizzi tanto da risultare esasperante, che smorzi le conversazioni con frasi che scatenano imbarazzo (in questo mi ci sono rivista tantissimo per altro) e che sappia perfettamente che tipo di sensazione ha scatenato nell'altra persona. Insomma, Sherlock è così, ma non è sempre così con tutti. Io ho una visione più dolce del suo personaggio, con le persone a lui care e Rosie è senz'altro tra essi. E qui questo aspetto lo si nota tantissimo. Le premure che le riserva sono davvero deliziose e le ho amate tutte quante.

Ti faccio i complimenti per questa storia, mi è molto piaciuta.
Spero di ritrovarti presto da queste parti.
Koa