Recensioni per
(5) Angst (Writing Week 2020)
di ChiiCat92

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/04/22, ore 15:23

Ah... scrivere questa recensione è più dura di quanto pensassi. Uno vorrebbe sempre glorificare il proprio utente favorito con migliaia di recensioni verdissime e assolutamente convinte.

È stata una lunga attesa, ora posso finalmente dare un'occhiata alla tua resa del cane pazzo dello Yi City Arc. Ho però come l'impressione che, rispetto alla musicalità di Tug On His Heartstrings, qui tu non sia completamente al tuo meglio, almeno a livello di stile (e ti ho visto raggiungere certi picchi, in passato...). Immagino valga il detto che, raggiunto il culmine, tutto il resto sembra sempre scendere un po'.

Gli elementi per dare bandierina verde in ogni caso ci sono, quindi non riesco a non darti un'altra recensione positiva. Posso dire che finora su EFP questa tua resa di Xue Yang è una delle più convincenti ("IC" se proprio vogliamo? Comunque più vado avanti e più questa distinzione mi sembra ridicola per quanto è soggettiva. Senza contare che per MDZS c'è pure l'handicap aggiuntivo della barriera culturale cinese...)

C'è una cosa in particolare che apprezzo moltissimo della tua resa di Xue Yang: non è patetico, non esageratamente. Di sicuro non lo è rispetto a tutte le rese lacrimose e troppo giustificanti delle sue fangirls innamorate (saranno a conoscenza del fatto che dalle interviste online è emerso che la hater più accanita di MXTX è anche la fan più sfegatata e patologica di Xue Yang?). Hai descritto in modo molto realistico la psicologia del bambino, con i suoi pensieri semplici e diretti ma terribilmente veri e spontanei; così come personaggio lo capisci ma non lo giustifichi, come ha fatto MXTX.

Nel complesso rispetto a quelle che ho trovato in passato la tua nella sua amarezza e pessimismo è anche molto più realistica. E hai anche colto in pieno proprio quello che è alla base della cattiveria quasi congenita di Xue Yang: la dimensione infantile selvatica e 'primordiale' in cui poi è rimasto chiuso fino all'età adulta a causa dei traumi e della mancanza di guide. Però tu gli hai dato proprio quel sentore amaro realistico di spontaneità inquietante che caratterizza i bambini mai cresciuti: la non consapevolezza della brutalità della violenza. Quella immagine paradossalmente e inquietantemente "positiva" che ha il bambino della violazione/uccisione di Xingchen come fosse un alveare da profanare per il miele è esemplare a questo riguardo: i bambini sono tanto più mostri in quanto, nel loro connaturato egoismo, ai loro occhi i loro desideri sono assolutamente legittimi e innocenti.
Che dire, brava, come sempre.

... però. Beninteso, lo stile è sempre di qualità, con te ci si sbaglia poco. Ma al contempo non arriva ai livelli di Heartstrings, dopo quello questo mi è sembrato molto più ordinario e semplice. Non è necessariamente una critica, si sa che la perfezione per definizione è impossibile da mantenere sempre. Però qui non c'era la magia di altri tuoi prodotti.

L'altro punto problematico è chiaramente Xingchen, che in una one shot del genere chiaramente appare scialbo e poco sviluppato. C'è però da considerare che tu hai adottato una fortissima focalizzazione interna in un racconto psicologico incentrato su Xue Yang: il fatto che Xingchen appaia così piatto può essere anche interpretato come la visione psicologica che ne ha lo stesso Xue Yang, che forse non lo vede come un essere umano dotato di personalità ma un giocattolo su cui infierire o una prelibatezza di cui nutrirsi. Per cui, anche per questo, la critica può essere relativa.
Nel complesso confermo bandierina verde.

Dalla prossima volta mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa delle tue storie originali: di norma non le leggo mai online perché per quelle ho già i libri fisici professionali, ma lo scrittore scovato è particolarmente bravo faccio eccezione.
Ma che fine ha fatto Arianrhod? Peccato, mi intrigava...

Nuovo recensore
04/05/20, ore 15:00

Con grande gioia vedo che sei ritornata a scrivere di Xue Yang e ne posso solo che essere compiaciuta.
Questa volta ti sei soffermata sulla sua infanzia che sappiamo tutti non è stata proprio delle migliori.
Mi è piaciuto vederlo descritto sotto una chiave diversa, caratterizzata da quella tipica ingenuità che caratterizza i bambini, spinto a seguire i suoi bisogni e a soddisfarli in tutti i modi perché è la cosa più naturale che possa fare.
Eppure dietro questa innocenza fanciullesca si nasconde il seme dell'odio, della smania di distruzione che aspetta solo di trovare un terreno solido e stabile dove mettere radici per poter sbocciare poi in qualcosa di terribilmente spaventoso.
Troviamo poi anche Xiao Xingchen, sin da piccolo desideroso di aiutare gli altri con quella sua purezza che tanto lo contraddistingue. L'ho trovato semplicemente adorabile.
Mi è piaciuto molto anche il fatto che tu abbia fatto riferimento al fatto che Xue Yang ami particolarmente il sapore dolce, un dettaglio che mi sta molto a cuore e che si trova decisamente in contrasto con quello che è il suo personaggio.
I miei complimenti per come sei riuscita a dare vita a questa storia, quando si tratta di scrivere dal punto di vista di un bambino è sempre facile sbagliare ed esagerare sia in bene che in male, ma tu sei riuscita a giostrarti in maniera impeccabile e questo è da ammirare.
Anche stavolta non deludi le mie aspettative, continua così mi raccomando!