Eccomi qua, Darling, ogni promessa è debito e poi sai che non potrei mai perdermi un tuo capitolo, anche se arrivo sempre in ritardo. ;P
Non so com’è il primo giorno di chemio e spero di non saperlo mai, però concordo col paragone del primo giorno di scuola, sicuramente entrambi non si dimenticano. ;)
(Ma io sentivo delle vocine che mi mandano a quel paese mentre scrivevo questa parte, una era indistinguibile con quel suo tono lamentoso, le altre mi sono sembrate pure conoscenti… ma chissà, magari sarà stata solo una mia impressione. xD)
Ed iniziamo subito con un immagine di Jamie in tutta la sua coccolosità, me lo immagino benissimo seduto – ancora assonnato – che osserva il via vai di camici bianchi… ma dì la verità, la danza russa non l’ha buttata lì a caso, vero? ^^
Diamo il bentornato al dottor Parker, che qui ormai sono tutti nostri colleghi questi medici, come è già capitato con il dottor Johnson, mi è mancato un po’ anche lui (anche se il caro John avrà sempre un posto speciale nel mio cuore! ^^) avevo dimenticato che anche lui fosse uno diretto che dice le cose in faccia, anche se però, a differenza di qualcuno forse ha usato un po’ troppa brutalità nel dire a James di prepararsi, ma il nostro coraggioso ragazzo non si lascia intimorire – o almeno non lascia trapelare – ed ostenta sempre quel suo sorriso allegro e solare, pronto ad affrontare anche questa nuova battaglia, determinato più che mai, questa volta, a vincere anche la guerra!
È malato di vita James ma soltanto adesso si rende conto che nella vita, un po’ come a scuola, a volte arriva l’interrogazione a sorpresa. E arriva quando meno te lo aspetti. Con questa frase, ancora una volta, tiri fuori tutta l’essenza di Jamie, paragonando ancora le spiacevoli sorprese scolastiche a quella della vita reale, ed io adoro quando te ne esci con questi paragoni, lo sai! ♥
Per fortuna non è da solo in questa nuova battaglia, ha al suo fianco un valido alleato, che sarà sempre pronto a guardargli le spalle ed a sostenerlo se verrà ferito, perché nessuno è meglio di un fratello in certi casi ed i nostri due gemellini sono l’emblema della fratellanza. ^^ ed ancora una volta ti dico che mi piace tantissimo il paragone con la pietra preziosa capace di resistere al più duro dei metalli, perché li rispecchia alla perfezione. ;) mi piace tantissimo anche il proverbio cinese, perché anche questo li rispecchia tantissimo! ^^
Ed ora, finalmente (per il mio cuore di Crudelia) inizia la parte divertente… e via con i buchi. ;P certo che no, noi certi numeri non li scegliamo mai a caso, (come io in “Memorie di un Calciatore” avevo usato il 25 maggio – il compleanno di Bernd – per far rientrare ufficialmente Karl dopo il cancro) tu hai scelto il numero nove per la fila in ematologia, che guarda caso, è il numero della maglia Jason nell’Hot dog! ♥ e come sempre, Jamie, cerca di sdrammatizzare nonostante stia andando in battaglia, ma lui le battaglie le affronta sempre con un sorriso e questa volta lo attinge dai ricordi felici di quando giocavano a fare le scimmiette acrobatiche sul rettangolo verde! ^^
Ed ecco il primo livido di una lunga serie! :D Cos’è nella sala della chemio gli hai messo la TV per far distrarre ed allietare la permanenza dei malati? ;P Quindi ci siamo, finalmente (ma anche no, direbbe lui) si accomoda e si inizia tirando su la manica della felpa (ovviamente Jamie non poteva che vestirsi in modo stravagante, come suo solito, anche se qui è più per una questione di comodità, vista la felpa larga che indossa, per poter tirar su la manica senza bisogno di toglierla! xD)
L’infermiera che gli hai regalato mi sta già simpatica, (e già sento Karl che si lamenta della cara Hildegard… che rompi pure questo. xD) lo mette subito a suo agio – per quanto possibile – mentre gli tata il braccio per cercare il punto giusto in cui infilare l’ago (e l’allusione a Candy-Candy ma quanto ho riso leggendo? Okay, non aggiungo altro, che tanto ci siamo già capite. ;P) adoro il modo in cui Jamie, nonostante tutto, riesca sempre ad esorcizzare la paura facendo le sue battutine e quella di non esser particolarmente in vena oggi, è perfetta e molto da lui. ^^ mi sa che tra i due gemelli quello che più se la sta facendo sotto è Jason, mentre James rimane apparentemente calmo anche quando gli viene legato il laccio emostatico al braccio e non volta nemmeno la testa quando gli viene inserito l’ago. (Ma Jason non doveva svenire in questa scena? Ahahah!) in tre righe descrivi perfettamente tutte le emozioni che sta provando Jason, quasi è lui a sentirsi male, pur non avendo quell’ago in vena, ma il solo fatto di vederlo nel braccio di suo fratello gli mette addosso una sensazione di sofferenza – poi lui è anche il più empatico dei gemelli – quindi vederci suo fratello è anche peggio. :’(
La battuta sull’origine del termine “farmaco” detta da Jamie, più per alleggerire quel pesante silenzio, è molto da lui ed, ovviamente, Jay non poteva che riprenderlo con quel: “Ah quindi ogni tanto studi?” ma il sorriso di Jamie spezza un po’ l’atmosfera che ha tentato di creare, non è triste, ma non è nemmeno allegro e la chemio inizia a dare i suoi fastidiosi effetti collaterali, che non passano certo inosservati agli occhi del gemello, che gli chiede se è triste così a bruciapelo, in modo che l’altro che deve per forza rispondere; e cucciolo Jamie, che vorrebbe sorridere come è solito fare, ma il crescente malessere ed il vedere quel cerotto sul suo braccio lo stanno del tutto avvilendo e sfiancando… ma risponde al fratello di non esser triste e non è del tutto una bugia, ma ancora una volta, è il suo modo per esorcizzare la paure e rendere più facile il percorso con tutto l’ottimismo e la serenità di cui dispone. (Il fatto che lo hai fatto documentare, mi ha fatto tornare alla mente Marie Käte in “Lontani dagli Occhi” quando lo fa per il trapianto di midollo che Klaus dona a Jamie piccolo. xD)
“Cosa saranno mai sei mesi davanti tutta l’esistenza?” Jason gli si fa ancora più vicino, prendendogli la mano libera tra le sue: un gesto di attenzione che attraversa il corpo e raggiunge l’anima. Ma quanto sono cuccioli tutti e due? Il loro legame è qualcosa di davvero commovente, me li fai amare alla follia! ^^ La discussione sul futuro è davvero qualcosa di straziante e commovente, che ti arriva dritta al cuore e mette a nudo le reali paure dei gemelli, facendo immedesimare il lettore, per come l’hai resa perfetta. Beh, mi pare di avertelo già detto in privato: ma io ce lo vedo benissimo Jamie tra dieci anni come zio scapestrato, che vive pericolosamente, che possiede una chitarra elettrica ed un banjo… eh, beh, sì, sarà anche lo zio che verrà preso ad esempio contro tutte le aspettative di Jason. xD Jamie si vedrebbe come lo zio Sam d’America, ma il modo in cui lo descrive Jay è anche migliore, insomma, ce lo vedo troppo come lo zio con cui fare la lotta, con cui tirar calci ad un pallone, capace di indottrinare anche il nipotino di due anni ed insegnargli tutte le cose che non piacciono ai genitori di certo lo charme per farlo non gli manca e ne sarebbe capacissimo. ;P Adoro, letteralmente, la reazione di James che ha a questa ammissione del fratello, perché lo descrive alla perfezione e lui stesso, alla fine, ci si rispecchi ed eterno Peter Pan è perfetto per lui. ^^ ed è vero, tutto questo in una sola parola è: felicità!
Purtroppo però l’incanto viene spezzato dal rumore della goccia che della medicina, che li riporta tristemente alla realtà, spazzando via quei sogni futuri e riportandoli al triste presente… :’( l’immagine in cui si porta la mano alla bocca è di una tenerezza disarmante, ma anche devastante… (ma i conati di vomito glieli risparmi? ;P Scusa, ma la Crudelia inside dentro di me deve sapere! xD) “Jason… e se non riuscissi a far parte di questo futuro?” capisco che James lo pensi e che non sia riuscito a trattenersi dal dargli voce, ma comprendo anche quanto sia dolorosa questa domanda per il gemello, davvero un pugno in pieno stomaco o un brivido gelido sulla pelle, ma per fortuna, questa volta, Jay capisce che il suo ottimismo risulterebbe fuori luogo proprio perché sa che il fratello potrebbe anche avere ragione, perché in fondo non hanno ancora certezze per il domani, per cui risponde nell’unico modo che dà consolazione e dimostra ancora tutto l’infinito legame che li contraddistingue. “Allora permettimi di essere parte del tuo presente!” una frase che racchiude in sé tutta la sofferenza di Jason, ma che al contempo lascia trasparire tutta la sua determinazione nel non lasciare solo il fratello per il quale darebbe pure la vita! ♥
E bravissima la mia Maly, un capitolo degno di nota, non potevi scriverlo in modo migliore, sia a livello medico sia emozionale… la tua Crudy non può che apprezzare! ;) Adesso aspetto con ansia il prossimo, a presto, tesoro mio! ♥
Amy |