Recensioni per
Chercher un peu de rêve
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 131 recensioni.
Positive : 131
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/07/20, ore 15:05

Ciao *---*
Sono contenta di aver letto questa storia (e quindi che tu l'abbia pubblicata), perché è così adorabile e divertente che mi ha sciolto completamenteee.
Ammetto che immaginavo ci fosse qualcosa di strano quando ho letto che Sherlock se ne andava in giro vestito in quel modo, ma non pensavo c'entrasse Rosie. John poveretto ha davvero un gran da fare, avrà una figlia di sette anni, ma penso che sia proprio Sherlock quello a cui deve prestare più attenzione. Poi vabbé, l'ha beccato subito proprio perché lo conosce così bene, quindi l'arcano viene svelato in fretta poi: Sherlock che si aggira vicino al cinema per tenere d'occhio Rosie (che - ricordiamoglielo - non è certo lì da sola). Questa cosa mi è piaciuta proprio tanto, perché la trovo molto da Sherlock. Nel senso, io con Rosie me lo immagino proprio così, sarà un detective super intelligente e razionale, ma in questi casi cede alla preoccupazione come niente. Ed è bellissimo poi, io AMO tutto ciò che riguarda la Parentlock.
In effetti Sherlock è stato piuttosto esilarante in questa storia, credo che l'arrabbiatura di John sia presto scemata (quando gli ha detto che se avesse spiato la camera delle bimbe come un guardone, avrebbe chiamato Lestrade, sono giusto un po' morta dalle risate).

C'è poco da fare, Sherlock è e sarà sempre troppo tenero, perché è in questi casi che escono le sue fragilità. Credo che abbia le paure che qualsiasi genitore abbia: che la propria figlia cresca e non abbia più bisogno di lui. E' una cosa molto dolce e umana ed il fatto che John sia lì pronto a tranquillizzarlo è ancora più dolce. E rendiamoci conto che Rosie ha sette anni, mi sono partiti i peggiori flash di lei adolescente che porta a casa ogni volta un ragazzo diverso e Sherlock puntualmente lo caccia perché ci trova qualcosa che non va (anche questo è troppo canon).
Quarant'anni poi, suvvia, come siamo iperprotettivi.

Poi io mi sciolgo sempre come John guarda Sherlock. Ne scorge le fragilità e la dolcezza e così facendo si ritrova ad amarlo di più. Questo "caso difficile" (il più difficile), sono sicuro sia così un po' per entrambi.
Sono sicura che comunque Sherlock si godrà queste ore di libertà con John e scaccerà i suoi cattivi penieri.
Mi è piaciuta tantissimo e mi ha messo di buon umore (che non basta mai).
A presto :*

Nao

Recensore Master
04/06/20, ore 18:45

Tesoro, buonasera *-*
me la ricordo questa dolcezza di storia! invece non ricordavo AO3, ma questo perchè la poca memoria che avevo è morta...sono windows XP, ormai! XD ma dette le mie sciocchezze, passiamo al bello.
Amo quando immetti parti comiche nei racconti, perchè si sfumano e alternano in modo morbido con quelle romantiche.
Sherlock adora Rosie, questo è chiaro, e devo pure dire che trovo più normale lui che ha paura che esca a 7 anni, che John sereno della babysitter. Aspetta.... sono paranoica? XD Forse sì, ti lascio questo quesito! ^^ Rosie è una bambina sveglia, non nutro dubbi che sappia davvero efficacemente chiamare aiuto in ordine - John, Sherlock, Myc, Greg, si? - però Londra non è proprio un paesello tranquillo. Così Sherlock si arma e si getta all'inseguimento della "figlioletta". Perchè per lui è tale, ma così deve ingannare John. All'inizio sembra completamente divertente, poi affiora una verità di base. Sherlock è insicuro dei suoi rapporti umani, preoccupato che debbano andare male, in qualche modo, preoccupato che le cose sfuggano al suo controllo. Quindi o rischia di litigare con John, o si tiene l'ansia genitoriale. Forse la scelta non conta tanto, quello che John nota è che non sa se potrà curare la sua fragilità, e pare difficile. Piccoli miei, che stretta al cuoricino! Mi piace che il nostro capitano non sia stato troppo ingenuo e non abbia bevuto un secondo la scusa del caso, arrivando a tempo di record sul "luogo del delitto", e pure con passo felpato ;)
Sherly, devi lasciare andare. Lo so, sperare che un bambino resti sempre tale è un'illusione affettiva umana e comprensbile, ma non funziona così... sono certa che con John vicino, malgrado a sua previsione un po da menagramo ce la farà. Ce la faranno.
E l'idea di sfruttare corridoio, cucina, divano, è bella e giusta! sa lo meritano, e non finirà finchè non saranno così vecchi proprio che non potersi più muovere, perchè si amano troppo.
troppissimo
mi sono scordata una cosa, qualche giorno fa. Non sparirei MAI senza avvisarti prima, mai
un bacio dolce
Setsy

Recensore Master
27/05/20, ore 13:46

Ciao! Mi sono resa conto solo ieri sera che avevi aggiornato questa raccolta. Avevo n programma di recensire prima la threesome ma stamattina ho letto questa e ho pensato di lasciarti subito qualche parola.
Per prima cosa mi fa piacere che tu sia riuscita a recuperare questa storia e a postarla qui su Efp, mi pare che lo avevi anche accennato su Facebook qualche tempo fa e sono contenta che ora sia pubblicata anche qui.
Mi piace che all'inizio non si capisca bene cosa stia facendo Sherlock, rende tutto molto più intrigante. Lo vediamo conciato come un vecchio, con tanto di barba bianca, a pedinare qualcuno che sulle prime abbiamo l'impressione che sia un criminale.
Molto bello il ritmo con cui scandisci i suoi pensieri, ogni suo gesto, ogni passo. Capiamo che è davvero un caso difficile, come giustamente anticipa il titolo della shot.
Quel che non è subito chiaro è il perché John non è lì con lui, gli manda quei messaggi in cui sembra proprio non prenderlo sul serio, ed è a quel punto che mi è venuta la soluzione, la stessa che poco dopo hai svelato tu stessa.
Rosie ha sette anni e un pigiama party in programma, preceduto da un pomeriggio tra amichette, che a papà Sherlock proprio non va giù.
È apprensivo, una "mamma chioccia" e John è il contrappeso perfetto, perché in questo caso è lui la parte razionale. Strano a dirsi ma è esattamente così. E ci sta.
Quando compare alle spalle di Sherlock, capiamo subito che i due hanno una relazione stabile, che stanno insieme da un bel po' che stanno crescendo Rosie insieme, facendole entrambi da papà.
Sherlock è quello che emotivamente si fa trasportare di più, forse proprio perché nella sua vita non ha mai avuto qualcuno a cui badare, da crescere e proteggere. È sempre stato lui la persona a cui gli altri (tipo Mycroft) hanno dovuto badare, ma poi è arrivata Rosie, che è una Watson, nel sangue e in tanti aspetti che lui non può non cogliere, e che dopo la morte di Mary e tutti i casini della s4 è diventata una parte fondamentale della sua vita. Lo vediamo già nella scena finale di The final problem, loro tre sono una famiglia e non mi stupisce che questa nuova realtà possa stravolgere (in modo del tutto positivo) la vita e l'emotività di un uomo come Sherlock Holmes.
Qui lo vediamo terrorizzato all'idea che possa succedere qualcosa a sua figlia (lo è <3) ma penso che la verità sia che non si sente pronto a lasciarla andare. E qui capisco benissimo la sensazione, te lo assicuro.
Dall'altra parte c'è John, che probabilmente ha gli stessi timori ma sa anche come razionalizzarli e gestirli. E con lui sa bene quali tanti toccare, lo conosce come nessun altro e lo ama in un modo che salta subito agli occhi.
Sarebbe interessante vedere cosa combineranno da soli a casa... ;)
Mi è piaciuto anche il cambio di pov, a un certo punto, è stato bello conoscere i pensieri di John dopo quella sceneggiata, vedere quanto lo ama e il modo in cui sa esattamente di cosa ha bisogno.
È una storia davvero adorabile e sono felice di averla letta! Arriverò a breve anche sulla prima parte della threesome. Per quella mi devo prendere il tempo necessario a scrivere una recensione appropriata.
A presto!
S.