Progetto Reviews Exchange, indetto dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight since 01.06.08 }
*Leah su ForumCommunity
Sviluppo personaggi: Essendo la storia ancora incompiuta è ovviamente impossibile dare un giudizio oggettivo e completo sui personaggi. I due amici vengono descritti ancora più a livello fisico che psicologico, come è giusto che sia essendo la narrazione iniziata da appena tre capitoli. Dal terzo capitolo parte un'analisi più dettagliata, ma non tanto dei due protagonisti, quanto dei due fratelli (che poi fratelli non sono, almeno non di sangue, da quanto si evince dal capitolo) Joël e Lukretia. Riguardo invece ai due amici, la descrizione fisica che ne dai nel primo capitolo è secondo me ridondante. Indugi infatti nella descrizione minuziosa dei vestiti di lei, il che però risulta superfluo, in quanto non influenza la trama e certamente i vestiti non caratterizzano in maniera profonda una persona. Stessa cosa, anche se meno accentuata, vale per Gahrt, unita all'uso di tipici cliché descrittivi quali gli “occhi come inchiostro”, i “capelli come seta”... eccetera. Sono espedienti descrittivi più che abusati e finiscono per far storcere un po' il naso ai lettori. Nei capitoli seguenti ho notato che invece ti sei molto contenuta nell'uso di tali cliché e questo ha decisamente reso più bella ed elegante la storia. Ti consiglio quindi, in generale, di evitare le descrizioni minuziose di particolari futili, perché finiscono per annoiare e basta, né di presentare subito l'intera descrizione del personaggio. So che dà come un senso di sicurezza fornire subito ai propri lettori la descrizione fisica dei personaggi come li abbiamo immaginati, ma questo va fatto senza esagerare con le minuzie o con i cliché. Bastano a volte poche – pochissime – parole per dare un'anima al personaggio, senza bisogno di soffermarsi sul fatto che sia biondo o castano, che abbia gli occhi chiari o scuri e tu stessa ne hai fatto uso gradevole con il personaggio di Liz. Dici ad un certo punto che è una ragazza che ha sempre le cuffie dell'Ipod nelle orecchie: basta questo, a volte, per dare l'idea di un personaggio; un'idea molto più potente ed efficace di mille parole spese in descrizioni meramente fisiche, specie in racconti di ambientazione e stile moderno come questo. A parte ciò, direi che il personaggio di lei ha una sua caratterizzazione accennata, che lascia intravedere qualcosa di interessante: è una ragazza coraggiosa, come dimostra correndo verso Hyde Park per salvare la sua compagna di scuola; è anche una buona amica, disposta ad ascoltare gli altri, cosa che si evince dal primo capitolo, nella presentazione della sua amicizia con Gahrt. Il personaggio di Gahrt l'ho trovato più sfocato, più ambiguo, ancora da definire, in effetti, e forse è proprio così. Mi è sembrato che nella sua analisi psicologica ci sia stata un po' una contraddizione, ma potrebbe anche essere legata alla sua trasformazione, quindi astengo il mio giudizio su di lui, per ora. Posso solo dirti che dal primo capitolo risulta un ragazzo normale che va in contro a qualcosa di sovrannaturale che lo sgomenta, perché più grande di lui.
I personaggi degli altri membri del branco sono stati solo accennati, ma potrebbero rivestire ognuno un buon ruolo, se li saprai ben sfruttare: intrigante infatti – e non solo per un senso di prouderie – il rapporto fra Joël e Lukretia e sono curiosa di vedere come si svilupperà in futuro. Anche il personaggio del piccolo del branco, con i suoi occhi saggi, promette bene. Il capobranco potrebbe in futuro anche avere un ruolo importante, chi lo sa. Hai per caso scritto i capitoli 2° e 3° molto dopo il 1°? Perché si nota un cambiamento di stile apprezzabile.
Rispetto di rating e warning:Il rating per ora è adatto a quello che è la storia, ma forse, se la storia prendesse una piega più sanguinaria, sessuale o violenta in generale, sarebbe meglio alzare fin da subito il rating. Difatti EFP consiglia di approssimare per eccesso e non per difetto il rating di una storia a più capitoli, ma tutto dipende da cosa hai in mente: per ora lo trovo adatto. I warning non sono presenti... non so, forse bisognerebbe metterne qualcuno, giusto per sicurezza; qualcosa che denoti magari la presenza di scene più violente in futuro, se ce ne saranno.
Originalità: L'originalità potrà essere valutata a dovere solo in seguito. Infatti è difficile dare un giudizio oggettivo a storia non completa. Per ora non spicca ancora per originalità, ma non te ne faccio una colpa, essendo solo i primi tre capitoli, è normale. Ci sono dei richiami alla Saga di Twilight nella costruzione di questo branco di licantropi/lupi mannari, ma è normale lasciarsi influenzare e io non giudico mai male coloro che traggono ispirazione: se gli scrittori non avessero “tratto ispirazione” da altri scrittori non ci sarebbe stata la scrittura, giusto? Tutto quindi si vedrà dopo che avrai sviluppato meglio la storia: ha delle potenziali anche di originalità, sta a te sfruttarle al meglio, senza ricadere troppo nella fonte da cui hai attinto. Lo sviluppo delle vicende anche dei personaggi secondari potrebbe ampiamente contribuire all'originalità della trama, così come il ruolo di Liz, che vada al di là dell'abusatissimo cliché della ragazza che si innamora del migliore amico e stop. Liz potrebbe prendere una buona piega, che magari alla fine la porterà anche ad innamorarsi di Gahrt, perché no? l'importante è che la storia non sia incentrata solo su quello. La storia passata dei personaggi potrebbe occupare un posto importante nella costruzione di una più marcata originalità e già ne hai dato un esempio con il terzo capitolo.
Cura dei dialoghi: Non si può certo parlare di incuria; i dialoghi hanno decisamente un che di brioso e frizzante, il che è apprezzabile. Mi piacciono i soprannomi che dai ai tuoi personaggi e il modo in cui li fai interagire è coerente con la trama, l'epoca e l'ambientazione da te scelta. Apprezzabile anche il fatto che i dialoghi siano intramezzati da parti descrittive e che non siano, invece, una serie successiva di battute in stile teatrale, decisamente inadatte allo stile e alla trama del racconto. L'unica cosa su cui potresti lavorare ancora, ma sei sua una strada buona, riguarda il cambiamento di lessico e stile a seconda del personaggio parlante, ma è difficile e i dialoghi sono sufficientemente curati anche così.
Analisi delle descrizioni: Riguardo alle descrizioni fisiche ti ho già detto tutto nella parte dedicata ai personaggi. Per quanto invece concerne le descrizioni di altro tipo non ho trovato grandi ridondanze per ora: sono le descrizioni fisiche che devi decisamente smorzare; infatti, anche nel secondo capitolo sei un po' ricaduta in questo, parlando troppo a lungo della bellezza di Gahrt. Non concentrare tutte le osservazioni fisiche in un punto solo, ma cerca di distribuirle equamente nel corso della storia. Le descrizioni di ambienti eccetera le ho trovate efficaci, né troppo lunghe né troppo corte.
Scelta del lessico: Il lessico lo trovo invece molto curato. Mi piace molto. Hai un vocabolario buono e lo usi in modo tale da evitare ripetizioni o reiterazioni superflue. Solo in alcuni punti ho trovato delle parole a cui non attribuivi il giusto significato. Una frase esemplificante: “Liz non lo sopportava quando faceva così il pessimista. Lo fissò in un'espressione al limite tra l'incazzatura e l'abbattimento.” Forse la frase con la scelta peggiore di lessico, perché per il resto, ripeto, mi piace molto il tuo uso del lessico, ma qui hai usato tre parole inadatte. Io non definirei pessimismo quello di Gahrt, specie considerata la frase di lui a cui si riferisce questo pensiero di Liz. E incazzatura e abbattimento sono termini non propriamente eleganti: ne hai trovati di più efficaci. In generale comunque, mi piace molto davvero il tuo uso delle parole.
Correttezza grammatica: La grammatica non ha difetti: ne fai un buon uso, sia a livello verbale che di espressione. Niente strafalcioni, solo errori minori di battitura, ma molto pochi anche di quelli.
Organicità delle tematiche trattate: Anche in questo caso è impossibile giudicare senza avere una visione di insieme. Per quanto letto finora direi che è presente una buona organicità, ma questo si vedrà meglio sulla “lunga distanza”. Infatti bisognerà vedere come svilupperai i temi introdotti senza trascurarne uno a discapito di un altro.
Coerenza della trama: Idem. Ma per ora la trovo coerente. Forse solo un po' affrettata in certi punti, ma non si notano incoerenze in essa, almeno non ancora. Una cosa che vorrei farti notare che è alquanto inverosimile è il fatto che un professore di liceo a Londra parli della Divina Commedia ai suoi allievi. Siccome poi la spiegazione del professore non mi risulta sia rilevante per la trama, io ti consiglio caldamente di sostituirla. Shakespeare è forse troppo indietro nel tempo per un programma di letteratura di studenti dell'ultimo anno... non so prova con qualche poeta o scrittore inglese più moderno (1800-1900) o, se non trovi nessuno che si adatti, usa Shakespeare che va bene per tutte le occasioni, proprio un po' come Dante per noi (per noi, non per gli inglesi ;) )
Commento sullo stile: Ecco qui ci sono alcune cose che è meglio debellare perché stridono all'interno di una storia che invece ha uno stile scorrevole e piacevole.
1) Non mettere, come hai fatto, i pensieri dei personaggi fra quei due pallini, basta il corsivo e non inserire le NdA all'interno del testo.
2)» Scusami Liz... /ansimo/ ...colpa... /ansimo/ ...della metro... « ---> Non mettere più fra slash la descrizione della maniera di parlare di un personaggio: specificalo dopo il discorso diretto, tipo così: » Scusami Liz... colpa ...della metro... « disse Gahrt, ansimando per la fatica.
3) Un solo punto interrogativo e/o esclamativo e tre puntini di sospensione, non di più né di meno.
4) “Quanta fiducia che ripone nella sua migliore amica, vero? “ Un simile tipo di scrittura non è adatto al tipo di narrazione adottata. Il narratore è esterno e onnisciente perciò, non essendo mai intervenuto prima, né dopo, con interventi così diretti, è meglio evitarli, perché spiazzano e risultano brutti.
A parte queste cose che mi sembrava giusto farti notare, per il resto il tuo stile mi piace molto. E' scorrevole e piacevole, a parte i momenti in cui indugi troppo su descrizioni superflue. Ben si adatta alla storia narrata e all'ambientazione, quindi lo trovo coerente. |
