Recensioni per
Few words, many worlds
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/06/20, ore 16:36

Preziosa, allusiva, ammiccante, ricca di spunti...
Queste sono le prime qualità che mi sono venute in mente a proposito di ciò che ho letto.
Poi, come sempre, una seconda lettura, una terza se proprio ho il dubbio di non aver colto a sufficienza, mi dà la connotazione più precisa della storia che ho davanti.
Intanto i nostri due stanno benissimo inquadrati in un contesto “pirate!” anche perché l’abbigliamento relativo a quell’epoca ed ai ruoli in cui Sh e John sono calati, secondo me, sono perfetti sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico ed incorniciamo perfettamente il loro carattere.
Infatti in Sh, il pirata, intanto hai sviluppato il riferimento IC alle sue preferenze infantili riguardo al gioco e qui, lui ne sarebbe contentissimo; l’hai, appunto, trasformato nel leader indiscusso e quasi leggendario a proposito del quale hai coniato un appellativo, “Le Prince de la Mer”, che gli calza alla perfezione. Posso immaginare perfettamente che la sua bellezza brilli ancor di più nei panni del ruolo che interpreta qui, me lo vedo davanti, con la sua innata eleganza nelle movenze, anche nei panni di un personaggio simile. In più ritrovo, amplificati, il pizzico di un’ironia tagliente, la supponenza sferzante di fronte a chi gli sta davanti, il raro sorriso sghembo, secondo me, sempre di difficile interpretazione.
A fronteggiarlo c’è un John perfettamente consono al ruolo che hai pensato per lui, accentuando il riferimento militaresco, addirittura identificandolo come “commodoro”, cioè capitano di vascello (grazie Google...). Quindi, in un meraviglioso volo che ha superato spazi ed epoche diverse, ecco qui, intatto, il capitano John Watson. Ed a proposito della sua caratterizzazione, hai conservato efficacemente il suo coraggio, il suo senso del dovere e la sua subitanea curiosità , non ancora definita come vera e propria attrazione, ovviamente, per quel tipo così affascinante anche nei panni di un acerrimo nemico. Infatti è grazie al suo giudizio che abbiamo la conferma che il pirata “Era indubbiamente bellissimo”.
Molto suggestiva, perché evocativa di altri possibili e credibili sviluppi, la scena in cui Sh gli ordina perentoriamente di togliersi la casacca. E qui la Johnlock ha lanciato, almeno per me, un chiaro segnale davvero allusivo.
Chiaro è che “omnia munda mundis”, ma se abbiamo di fronte Sh e John, in tutte le epoche ed in qualsiasi contesto sociale, se uno ordina perentoriamente all’altro di togliersi un qualche indumento, tu capisci che in noi johnlocker si allerta al massimo la sezione “possibili sviluppi molto poco platonici”.
A parte le battute di spirito, l’energia che si sprigiona tra quei due è naturale, spontanea, inequivocabile e tu la rappresenti in maniera meravigliosa. Si tratta di un travolgente magnetismo che, comunque sia la lunghezza della tua storia, è presente anche qui, in questa breve ff.
E non si tratta solo di quando Sh ordina a John di togliersi la giacca, ma anche quando i suoi passi cadenzati lo seguono sul ponte della nave. Per me immagini intriganti e che rimandano a possibili scenari più espliciti.
Considerando anche le altre ff di questa raccolta, ti dico sinceramente che questa è la mia preferita. I motivi innanzitutto sono “a pelle”: leggerla mi ha evocato atmosfere preziose e seducenti in cui far esprimere la Johnlock in maniera coinvolgente. Sarà che mi piacciono i racconti ambientati in epoche passate, in ambienti esotici come quelli che costituiscono il teatro naturale delle avventure dei pirati. A tutto ciò io abbino la tua indubbia capacità di descrivere dati sensibili e psicologici in un modo estremamente lontano dal banale e dallo stucchevole. In poche parole, sono sicura che, una tua storia che sviluppi le meravigliose idee trovate in questa, sarebbe proprio un pezzo di qualità. Mai dire mai....Complimenti.

Recensore Master
07/06/20, ore 09:35

Ciao, non sai quanto mi renda felice leggere questa storia anche qui su Efp. Ammetto, ora lo posso dire, che la sola ragione per cui ti avevo proposto il pirate AU era perché volevo leggerne un pochino. Sono disperata in questo senso, credo che non ne troverò mai in italiano. Sono stata un filino egoista, lo ammetto, ma il risultato è davvero stupefacente e sarebbe bellissimo se decidessi di scriverne ancora.

La versione che hai dato del mondo dei pirati è molto interessante, è anche tra le più diffuse. Il John comandante, qui commodoro, della marina britannica è un po' un must di questo AU. Il fatto che sia stato catturato da Sherlock, lo ha reso ancora più interessante. Mi è piaciuto il gioco di interazioni tra di loro, Sherlock ha una fama, è un pirata con una propria nomea: "Le prince del la Mer" come viene chiamato dai francesi, è logico che John non si fidi granché di lui, anche perché gli ha dato la caccia per due anni! Ma è anche logico che si faccia due domande, per quale ragione rapirlo in questo modo e portarlo sulla propria nave? Un qualsiasi pirata avrebbe ucciso equipaggio e capitano senza farsi troppi scrupoli, ma Sherlock Holmes sembra avere qualcosa d'altro in mente. E penso che buona parte dei suoi piani c'entrino con quanto è attraente John, o almeno credo. Sherlock pareva molto interessato all'argomento.

La descrizione di Sherlock mi è piaciuta molto, mi ricorda quella che viene data da Salgari ne Il corsaro nero e in effetti lo Sherlock pirata pare, almeno fisicamente, legato a questa figura altrettanto affascinante. Più o meno consapevolmente le autrici ne danno una descrizione simile. La pelle bianca, l'eleganza che si distingue, le mani curate, l'intelligenza... Sherlock, così come Morgan, pare distinguersi e in un qualche modo elevarsi al di sopra della maggior parte dei pirati che bazzicano per i mari. Naturale che faccia effetto, e anche su John, la vita in mare è dura e segna drasticamente il fisico cuocendo la pelle e rovinando i capelli e, nei casi più gravi, anche l'umore... ma Sherlock invece no, la sua pelle è lattea, non è bruciata dal sole. E la sua eleganza è quasi nobile, non mi stupisce che i francesi lo abbiano definito un "Principe del mare". E niente... è un peccato che sia finito tutto così presto, mi sarebbe piaciuto continuare a leggere. Vedere come finiva questo gioco, che forse è anche un po' di seduzione, di John che si spoglia davanti a uno Sherlock che glielo ordina. Certo ha tolto le armi e, a proposito, bellissima la scena in cui si leva il coltello dallo stivale... molto credibile anche il fatto che John sia arrabbiato, voglio dire, ha passato anni a cercarlo e alla fine è lui che lo cattura e lo fa anche prigioniero. Comprensibile che sia furioso, magari anche un po' con se stesso più che con Sherlock, che pare abbia fatto unicamente il proprio "Lavoro" di pirata dei sette mari. Per ora credo che da lui sia più che altro intrigato. Sono sicura che per gli uomini di John andrà tutto bene, lo Sherlock pirata non è mai davvero cattivo. Non truciderebbe mai nessuno per il semplice gusto di farlo. Quindi ha senz'altro qualcosa in mente.

E niente, non posso esprimere a parole quanto mi sia piaciuta questa storia perché sarebbe impossibile fartelo capire. Voglio soltanto dirti che l'ho amata davvero a ogni riga e sono contenta che tu abbia deciso di postarla anche qui, leggermente modificata.
Alla prossima!
Koa

Recensore Junior
06/06/20, ore 23:01

l’ultima storia è molto interessante, sarebbe bello se ne facessi un seguito.