Favola che parte con una situazione alla Turandot e che ha alla base la stessa domanda: ma perché rischiare tanto per una che è soltanto un po' gnocca e con cui non hai mai manco parlato e di cui sai solo che fa ammazzare la gente a caso?
... perché lui è quasi peggio, semplice. La parte in cui il disgraziato protagonista supera le prove grazie all'aiuto di animali è un classico che risale ad Apuleio, ma una svolta così cupa, con il protagonista che si monta la testa in zero secondi e fa condannare a morte i suoi benefattori, non l'avevo mai vista.
Quindi la vecchina ha arruolato per aiutarla i due poveri disgraziati che non avevano fatto nulla di male, ma sono stati comunque fregati dal protagonista per ragioni di trama. Interessante.
La conclusione è assolutamente cupa. La strega è stata la peggiore di tutti, visto che ha fatto fuori un intero regno di persone che non le avevano fatto niente per uno sgarro del loro re. E la povera principessa? Quella ragazza non c'entra nulla, la sua unica colpa è stata nascere dalle persone sbagliate, e si ritrova sfigurata, bloccata in completa solitudine con il lutto di tutti i suoi cari.
Una favola che non porta una particolare morale, solo un trionfo di bastardaggine su più fronti.
Se volevi scrivere una fiaba distorta, ci sei riuscita, complimenti! |