Gentile Autrice, hai toccato un tasto dolente con questa tua poesia così toccante che riporta alla mente gli eventi appena trascorsi e che tanto dolore hanno causato. Quello che ci mostri però è ciò che ha sentito la persona colpita dal virus, che si vede portata via per essere forse salvata, lontana dai suoi cari non essendo certa di poterli rivedere. Abbiamo sentito il dolore della malattia e la pena di essere comunque da sola senza l’affetto di coloro che le sono cari anche se era attorniata da persone speciali, quali medici e infermieri ai quali va un grazie infinito, che hanno fatto tutto quanto in loro potere per rendere meno duro il momento compreso anche quando tante persone se ne andavano per sempre. Non potremo mai scordare questi mesi e forse è giusto ricordare per non commettere nuovamente gli eventuali errori fatti. Complimenti e un saluto.

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E'cosi' che si va via con questo virus.Ci si trova davanti a S.Pietro con la curiosita'di un turista che visita un monumento.Poi troppo tardi quando ci si accorge di stare in cielo.Non si puo' nemmeno piangere.Bellissimo lavoro.
Pasta 28/6/2020

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