Recensioni per
Reb,Unleashed
di halcyonalex

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
15/07/21, ore 23:13

Eccomi ^^
Le svastiche sui quaderni mi ricordano qualcosa XD
Continuo a pensare che Eric sia una di quelle persone che avrebbero potuto offrire molto col proprio talento, ma l'ambiente in cui è vissuto non è stato in grado di comprenderlo e accettarlo, finendo per distruggerlo.
Dopotutto è sempre stato così, fin dall'inizio dei tempi: ciò che è diverso, ciò che si discosta dalla rassicurante quotidianità senza pensieri viene temuto e condannato, peggio della caccia alle streghe di fine Seicento.
Ed ecco che la placida cittadina americana ha trovato il suo nuovo capro espiatorio...
Come sempre, complimenti per questi capitoli, brevi ma densi di riflessioni.
(Recensione modificata il 15/07/2021 - 11:14 pm)

Recensore Master
14/07/21, ore 16:37

Ciao, rieccomi ancora ^^
Hai reso molto bene le dinamiche che portano Eric a cedere sempre di più all'istinto, al suo lato "animalesco" che però è frutto di una riflessione consapevole. Lui è un ragazzo intelligente, ma il contesto in cui è cresciuto l'ha portato a covare solo rabbia, rancore e disagio, e lui si ribella in questo modo.
È vero, per la società "bene" uno come Eric Harris è un pazzo da rinchiudere, uno che non ci sta bene con la testa. Ma se si scava a fondo, si riesce a vedere che questo disagio affonda le radici in problemi che affliggono l'intera società, e non solo lui come singolo.
Per ora mi fermo qui, ma continuo più tardi.
A presto!
(Recensione modificata il 14/07/2021 - 04:40 pm)

Recensore Master
14/07/21, ore 16:15

Rieccomi!
Quando gli istinti corrono a briglia sciolta, non c'è più inibizione. Violenza, sesso... qualsiasi cosa può sembrare una valvola di sfogo, quindi non c'è neanche da stupirsi delle fantasie di Eric. C'è chi sfocia nell'autodistruzione per "zittire" la sofferenza e chi invece vuol restituire agli altri il male, simbolico o reale, che gli è stato fatto.
Per Eric penso che siano entrambe: vuole prendersi la sua vendetta contro il mondo prima di distruggere anche se stesso, trascinando più persone possibile nella fossa che loro stessi l'hanno costretto a scavarsi.
Complimenti come sempre per come fai rivivere questo personaggio e la sua complessa psiche.
(Recensione modificata il 14/07/2021 - 04:18 pm)

Recensore Master
14/07/21, ore 16:02

Quando leggo i diari di Eric mi rendo conto di quanto tutto sia collegato, di tutta la consapevolezza che è contenuta nelle sue parole. Il suo non è un delirio, ma lucida follia: qualcosa di consapevole, di premeditato; la rabbia di una persona che ha compreso a fondo quanto sia sbagliata la società in cui vive e ha deciso di ribellarsi.
E così, la sua rabbia non risparmia nessuno: lo psichiatra che si arricchisce somministrando medicine che non risolvono il problema, ma anzi lo amplificano, risvegliando il "mostro"; la scuola che nel suo imporre tematiche politicamente corrette limita la libertà d'espressione.
Eric è come una bomba sul punto di esplodere, e questo diario non ne è che il conto alla rovescia.

Recensore Master
14/07/21, ore 15:54

Rieccomi ^^
Non c'è da stupirsi, riprendendo il mio commento precedente, se un ambiente così tossico risveglia istinti repressi.
Non oso immaginare cosa voglia dire sentirsi additati, emarginati e derisi per un problema fisico così grave, peraltro anche molto difficile da curare.
Questa storia, oltre a essere molto valida dal punto di vista dell'introspezione psicologica, evidenzia bene anche quanto la società americana degli anni '90 fosse (e sia tuttora) marcia e ipocrita. Viene quasi da ridere se prendiamo questa storia, reale, e la mettiamo a paragone con tutte le commedie scolastiche con le cheerleader, i balli di fine anno e gli inciuci amorosi coi fighetti che giocano a basket.
Come sempre, una facciata posticcia che nasconde ben altri problemi, che non si vogliono e non si vogliono mostrare per non infangare, all'estero, la reputazione del proprio Paese.
Continuo ^^

Recensore Master
14/07/21, ore 15:42

Eccomi!
Come diceva Nietzsche: se guardi nell'abisso, anche l'abisso guarderà dentro di te.
Eric è consapevole che guardando dentro di sé non vedrà altro che un abisso, che continua a riemergere a galla con sogni pieni di sangue e istinti sempre più difficili da reprimere. Ognuno di noi ha il suo lato oscuro: c'è chi lo tiene a bada con la ragione e chi con le menzogne, e chi non è neanche consapevole perché magari la vita che vive non lo ha mai messo in condizioni di uscire fuori dalle profondità dell'abisso.
Con lui, invece, troppe cose hanno disturbato la pace del mostro che dormiva nell'abisso, ed è sempre più difficile controllarlo.
Complimenti come sempre, per la tua capacità di immedesimarti in una psicologia così complessa e renderla credibile.
Vado avanti!

Recensore Master
06/08/20, ore 22:41

Rieccomi!
Al di là dei toni di apologia "sfacciata" che fanno parte della sua maschera, Reb ha detto una grande verità: la Storia è una lunga scia di sangue, non ci sono né buoni né cattivi, ma solo schieramenti in lotta che commettono nefandezze nel tentativo di sopraffarsi l'un l'altro.
La retorica degli americani supereroi "buoni" e dei tedeschi nazisti "cattivi" guarda caso è un prodotto hollywoodiano, che nel corso dei decenni ha privato della sua umanità un intero schieramento (che, c'è da dire, non era fatto solo di pazzi assassini) e ha ridotto la Storia contemporanea a una favoletta per bambini dove lo scaltro protagonista sconfigge la strega cattiva... peccato che sia soltanto la semplificazione di un fenomeno fin troppo complesso.
Se Eric, considerato il background da cui proviene e l'educazione che ha ricevuto, è riuscito a intuirlo nonostante la sua giovanissima età, tanto di cappello. Se non fosse successo quel che è successo, chissà, forse avrebbe avuto modo di maturare anche in questo campo.
Ma vabbè, adesso la smetto di ammorbarti coi miei pipponi... però il bello della tua storia è anche il fatto che sia capace di suscitare spunti di riflessione.
Complimenti anche qui, non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!

Recensore Master
06/08/20, ore 22:29

Ciao^^
Ma povero Cobain! XD
Che poi, se penso che è anche per merito suo se ci siamo conosciute, undici anni or sono... benedetto quell'uomo!
Comunque, ogni capitolo che passa mi stupisce sempre di più la tua bravura nel calarti nella psiche complessa di un personaggio come Eric Harris, molto più consapevole e molto più "sfacciato" nell'esternare le proprie idee estreme rispetto a Dylan. Non deve essere semplice riuscire a renderlo in maniera così naturale e realistica.
Vado avanti!

Recensore Master
27/07/20, ore 17:42

Ed eccomi all'ultimo capitolo pubblicato!
Predicare bene e razzolare male è uno dei problemi di questa nostra società così profondamente innestata sull'apparenza. Siamo tutti buoni a riempirci la bocca di discorsi altisonanti sull'originalità e la libertà di essere se stessi, ma poi a prevalere è la viltà che ci rende zombie succubi delle decisioni e del giudizio altrui.
Perché alla fine non basta porsi in un certo modo per differenziarsi dalla massa: la vera "originalità" viene da dentro e, come dice Eric, consiste nell'autoconsapevolezza e in un pensiero autonomo.
Scusa gli sproloqui: un bellissimo capitolo come sempre, il finale ha quasi un che di poetico.
Resto in paziente attesa delle prossime puntate.
A presto!^^
(Recensione modificata il 27/07/2020 - 05:43 pm)

Recensore Master
27/07/20, ore 17:33

Rieccomi^^
Se c'è una cosa che mi stupisce, è la lucidità con cui Eric scrive tutto questo (e sì, so che l'hai scritto tu, ma so anche che ti sei documentata e calata nel personaggio così bene che sembra quasi di leggere qualcosa di scritto da lui, come se tu ne fossi solo il tramite): neanche per un istante mi è venuto da pensare che si trattasse del delirio di un pazzo; sono parole ponderate, dettate da una consapevolezza di sé e del suo "ruolo nel mondo" (se così vogliamo chiamarlo, visto che sembra essersi già reso conto di non averne uno - almeno, non in quell'ambiente che cerca in ogni modo di demonizzarlo e di reprimerlo) veramente disarmante.
Nel suo pur palese istinto autodistruttivo, mi ha dato l'idea di essere una personalità "attiva", se mi passi il termine: non c'è rassegnazione, ma solo una cocente rabbia e un desiderio di rivalsa che devono fuoriuscire, essere sfogati in qualche modo.
Spesso mi chiedo che cosa sarebbe successo se Eric fosse vissuto altrove, lontano da quel covo di ipocrisia che era la Columbine.
Da brividi...
Proseguo!
(Recensione modificata il 27/07/2020 - 05:33 pm)

Recensore Master
27/07/20, ore 17:23

ECCOMI FINALMENTE!
Sono una lumaca incapace, ma finalmente eccomi qui a commentare questa tua ultima fatica.
Eh, l'ipocrisia dell'America provinciale... tutti buoni, tutti santi, tutti paladini della libertà e della giustizia, ma sempre pronti a voltare il viso se succede qualcosa di brutto che non li riguarda da vicino. Esiste forse una realtà più squallida?
Eric ha già capito tutto, nonostante sia giovane, ma ha una personalità abbastanza forte da non lasciarsi condizionare da quei bigotti con cui ha quotidianamente a che fare. Molto eloquente questa sua "presentazione"!
Vado avanti, scusa di nuovo per il ritardo con cui mi accosto a queste tue pagine!