Ecco, questo capitolo fa male.
Certo era terribile anche il primo, ma l'azione concitata, la frenesia di quei primi eventi, quel caos che erano i pensieri di Dean, creavano un quadro generale che portava alla luce molte sensazioni, non solo il dolore, per quanto straziante. In questo capitolo invece c'è una sofferenza bastarda. Un dolore, profondo, radicato, sviluppato in zone già doloranti, che mi fa venire i brividi, davvero.
L'hai descritto così bene che riesco a vederlo, questo Sam febbricitante e dolorante chino sul lavandino che fatica anche a parlare, ma che sa esattamente cosa dire, perché conosce suo fratello e la sua spropositata propensione ai sensi di colpa. E io ti adoro, perché il tuo Sam rimette Dean in carreggiata con solo due parole. Pone di nuovo tutto nella giusta dimensione: la colpa è della strega.
E sì è un capitolo di passaggio, ma l'ho trovato davvero intenso e con un sottofondo molto malinconico.
Anche i tempi di svolgimento dell'azione sono dilatati, tutto è molto lento e in questa atmosfera la sofferenza prende ancora più corpo.
Mi è piaciuto molto.
Un abbraccio, Joy. |