Recensioni per
Yes, I do.
di PathosforaBeast
Ho appena terminato di lasciarti qualche osservazione sulla tua “Ours” che, nel tentativo di recensire le storie che avevo in mente di non L perdere, mi ritrovo in questo splendido pezzo, ancora una volta circondata dal calore e dall’energia benefica ed invidiabile di una Mystrade da te rappresentata, anche questa volta, con affetto ed efficacia. E si staglia anche qui, meravigliosamente, la figura di Mycroft, assolutamente IC, di cui hai sviluppato delle potenzialità emotive e sentimentali che non stonano assolutamente con quello che è l’algido “iceman” dei Mofftiss. Algido e “di ghiaccio” fino ad un certo punto, perché, già in HLW, l’abbiamo visto sconvolto per il fratello, subito dopo l’uccisione, da parte di quest’ultimo, di Magnussen. E poi è stato un “crescendo” di maturazione appunto emotiva che tu, con successo , hai colto e sviluppato. Ciò che lui poteva provare per un altro essere umano tu l’hai rappresentato, con efficacia, anche qui, sempre nei confronti del nostro Greg, perfettamente complementare al suo modo di essere restio a dimostrare il suo lato umano. Caratteristica, quest’ultima, che, invece, è dominante e preziosa nello yarder. |
Un Mycroft leggero e felice, che ha voglia di giocare e sorridere, ma soprattutto che rinuncerebbe a qualsiasi cosa per stare per sempre col suo Gregory. Circondati dall'arte che fa da cornice ideale al loro amore. Ho un debole per le storie così, che donano finalmente al mio amato Myc la felicità che merita. |
Ciao, continui sulla linea della dolcezza e del romanticismo, di queste storie molto leggere, ma ricche di sentimento e con un Mycroft che qui, come in alcune delle tue precedenti, mostra quel lato nascosto di sé che in pochissimi conoscono, forse addirittura non lo conosce lui stesso, e che decide di mostrare tanto apertamente al suo Gregory. Continui insomma su quella linea narrativa che tanto ho apprezzato di recente, perché davvero mi scalda il cuore e ci offri una Mystrade dai gusti originali e innovativi, non sono scene che si leggono tutti i giorni e che hanno per protagonista Mycroft. E non tanto perché le Mystrade di recente scarseggiano tantissimo, ma perché è un tema raro a trovarsi. Eppure io trovo che la proposta fatta in questo modo, quasi teatrale oserei dire, sia prettamente entro ai suoi canoni. In fondo è pur sempre un Holmes, la teatralità ce l'ha nel sangue, anche se viene fuori in maniera meno violenta rispetto a quella che esprimono Sherlock ed Eurus, resta il fatto che anche Mycroft è un uomo profondamente teatrale, che se vuole sa anche calcare su quel melodramma che invece in Sherlock rimprovera profondamente e che spesso gli fa alzare gli occhi al cielo. Naturalmente è tutto molto più moderato, più soft e in pieno rigoroso stile inglese, con tanto di tradizionale inginocchiarsi e offrire un anello al proprio amato/amata. Anche questo è davvero tanto da Mycroft Holmes, ma non avevo dubbi sul fatto che saresti riuscita a far rimanere credibile un personaggio come Mycroft durante una proposta di matrimonio. |
Bellissimi! Solo alla National gallery poteva chiedergli di sposarlo! Che dolci! Ne avevo bisogno, bravissima come sempre! |