Recensioni per
Gli Spettri del Diavolo
di Baudelaire

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/09/20, ore 18:08

Ciao Baudelaire. Suggestiva l'immagine che hai scelto all'inizio, si scorgono dei volti malefici, delle ombre oscure dell'anima. Il titolo mi ha affascinata molto e ho pensato, quali potranno essere questi spettri? Inquietante la frase iniziale scelta prima di iniziare a leggere il tuo scritto, rimandando ad un mondo di incubi e bello l'incrocio delle parole, "reale, virtuale. Virtuale, reale" come apertura. Non so quali delle due dimensioni sia più pericolosa, forse entrambe e tutto dipende dalla persona e dalle proprie vicissitudini e da quanto accada nella vita. Mi ha colpita la frase "Perché gli Spettri sono Nessuno." Come ben dici, a volte prevale il "codardo fratello Virtuale", espressione che ben fa immaginare quanto di oscuro ci possa essere. Occorre ubriacarsi degli istanti effimeri della vita e vivere davvero. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/09/2020 - 06:09 pm)

Recensore Master
11/07/20, ore 07:22

E' difficile combattere con un'ombra che non ha consistenza né confini precisi. Quando, poi, quest'ombra inizia a cibarsi dei nostri punti deboli, la spirale cresce e il mostro si autoalimenta.
Il virtuale è pericoloso quando diventa una fuga dalla vita e ci allontana dal mondo. Poi, il sogno si tramuta in incubo e ci si trova pure tagliati fuori.
Anche la vita reale, però, ha le sue dipendenze.
In realtà, il virtuale siamo noi stessi, quando, davanti a una tastiera o meno, diamo troppo spazio ai nostri pensieri.

Recensore Master
08/07/20, ore 23:09

Gli Spettri Del Diavolo sono ciò che ci contraddistinguono in questa vita corporea. Ti stracciano le carni perché ne hanno bisogno, invece l'Uomo reprime Essi, esibondone i tratti esecrabili, quantunque gli stessi Spettri sono parte dell'Uomo e devono essere accettati.

Non smetterò mai, mai, mai, mai di dirlo.

Il virtuale è la scusa del reale. Ma anche il reale è la scusa del virtuale.

Bisogna stracciare il velo delle Illusioni, altrimenti si vive crepando.

AP.

Recensore Junior
04/07/20, ore 17:20

Mi sono imbattuto nel tuo componimento e ho deciso di leggerlo incuriosito dal titolo (per cui ti faccio i complimenti), che dire, è stata una piacevole scoperta! Hai affrontato un tema che mi è molto caro. L'epoca in cui viviamo è segnata da questa ambiguità: la tecnologia è un sistema per migliorare la vita degli uomini o per creare una spersonalizzazione che porta gli individui a essere quasi tutti uguali e per creare personalità fasulle? Dal mio punto di vista credo che la risposta stia nel mezzo, un uso consapevole del virtuale può essere di grande aiuto per la nostra esistenza (basti pensare a questo sito che ci permette di condividere sensazioni e pensieri), ma un uso eccessivo porta a una sorta di schiavitù. Un discorso molto interessante, che andrebbe approfondito meglio. Un testo ben scritto, complimenti :)

Recensore Master
04/07/20, ore 13:43

Buon pomeriggio, di nuovo e anche qui ^^
Credo che l'importante sia distinguere il reale dal mondo virtuale... se l'ultimo non esistesse, non saremmo qui, a scambiarci idee e a leggerci.
Poesia bellissima, a volte percepisco anche io questa pressione. Però appunto basta saper dosare...

Recensore Master
03/07/20, ore 17:21

"Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?" Morpheus, dal film "Matrix ". Reale, virtuale. Sogno,realtà. A volte i sogni aiutano, per un periodo, a non perderci nel deserto che è la nostra vita, ci aiutano ad attraversarlo senza soffrire troppo. Poi, certo, la realtà prende il sopravvento, perché così deve essere, il sogno è relegato nell'ambito del sonno, dell'incoscio, non si può, non sta bene fare sogni ad occhi aperti, a volte però sarebbe bello. Sempre attenta lettrice dell'animo umano. Chapeau.

Nuovo recensore
03/07/20, ore 16:24

Baudelaire gentilissima,nel primo punto del tuo discorso sembra ci sia una ossessione di chiedere al male,ad un'ombra di dolore di svelare,di chiedere come una sconfitta possa essere parte certa di una sofferenza personale.Nel secondo Reale-Virtuale si accetta,la sfida di questo dolore immaginario che altro non vorra' essere se non la parte fisica di noi che chiede emozioni o una storia che si adatti al corpo come un abito nuovo.Superlativo il tuo componimento.Con molto affetto.
Pasta 3/7/2020

Recensore Master
03/07/20, ore 15:23

Realtà o virtuale, non ci si può chiedere quale delle due opzioni sia migliore, occorre forse solo stare attenti a contestualizzare il momento che viviamo sia nella realtà che nella finzione, poiché di questo si tratta, del mondo immaginario ed immaginifico del virtuale. Molti si fanno irretire da tutto ciò che è a portata di un click, poiché nella realtà tutto a volte diventa estremamente difficile da raggiungere e così ci beiamo di questo spazio che nasconde insidie che possono radicarsi in profondità dentro di noi e che sono talmente subdole che non ce ne accorgiamo fino a quando ormai è giunto l’irreparabile. Meglio ancorarsi a qualcosa di tangibile, vero che a qualcosa che è talmente iperreale da sembrare falso. Meglio un sentimento condiviso con uno sguardo negli occhi dell’altra persona che ti osserva e puoi comprenderne il pensiero che un freddo schermo che ti rimanda solo ciò che vuoi vedere senza capire davvero chi e cosa sei. Meglio una bella solida stretta di mano che magari poi quella stessa mano ti dà uno schiaffo ma almeno ne capisci la ragione, lo senti sulla tua pelle non è una sensazione che si instaura nei recessi del tuo cervello portando scompiglio. Come sempre e come ti ho già detto sei poliedrica e riesci a maneggiare qualsiasi argomento con grinta e forza di carattere. Sempre brava. Un saluto.

Recensore Master
03/07/20, ore 14:05

Il reale è sempre meglio del virtuale, si può toccare, si può interagire con qualcosa di reale, ci si confronta e si può agire di conseguenza, gli spettri in carne ed ossa, gli zombie, si possono neutralizzare in maniera più efficace delle semplici ombre. Scritto interessante, brava.