Ciao!
Che bel racconto! E quante sensazioni scordate mi ha suscitato. Perché anche io mi sono trovata in situazioni come quella descritta. Me ne ricordo soprattutto una: ero sul treno alle 17:30 di una tardo pomeriggio di iniziò autunno. Sto leggendo e di fronte a me c’è questa persona. Venti minuti di sguardi e mezzi sorrisi, finiti bruscamente all’arrivo a Porta Garibaldi. La vecchia Porta Garibaldi: grigia, gelida e con il bar della Stazione con i vetri lerci. Un fiume di pendolari e addio sguardi e sorrisi. Non ci pensavo da anni e invece quella sensazione di aver incontrato una persona importante e di averla persa è sempre lì: la tua storia me l’ha strappata fuori. Il racconto è vivace e scritto molto bene. Il lieto fine ci voleva!
Grazie per avermi fatto ricordare quelle emozioni.
Spero di leggere ancora qualcosa di tuo!
Ciao
GiunglaNord

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Buongiorno.
Il racconto è scritto benissimo, molto curato, complimenti!
Poi hai anche inserito quella canzone... capolavoro della storia della musica italiana, immortale.
Complimenti, brava, continua a scrivere ^^

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