Recensioni per
Split.
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/07/20, ore 09:17
Cap. 1:

Ciao, finalmente sono riuscita a leggere questa storia. Gli ultimi giorni per me sono stati un tantino movimentati, avevo ovviamente notato subito la storia, ma da lì a riuscire a passare... Che dire? Siamo indubbiamente in un'ambientazione completamente diversa rispetto alle tue precedenti Mystrade che ho letto. Se nelle ultime tue, Mycroft e Lestrade vivevano un, magari non idilliaco questo no, ma un vivo sogno d'amore (non senza problematiche, il che rendeva il tutto molto realistico), qui invece Mycroft e Lestrade si prendono una "pausa di riflessione" che secondo Mycroft già segna la condanna di questa relazione. Ci sta che viva tutto questo in negativo e che non veda grandi speranze per il futuro, ci sta il suo pensare che andrà a finire male e il ritenere la sua vita futura piena di solitudine. E ci sta anche il suo convincersi che sta per tornare inevitabilmente a ciò che era, ovvero freddo, apatico e distaccato. Anzi, è piuttosto probabile che questo succeda. Se lo ha previsto... e come dice Sherlock: Mycroft non sbaglia mai, allora dobbiamo pensare che sarà vero e che Mycroft subirà un'involuzione. Ci sta tutta, perché è piuttosto probabile che si dia la colpa di quanto sta succedendo. Nonostante, come dica lui stesso verso la fine al suo amato Gregory, non è lui che ha voluto tutto questo. Non conosciamo le ragioni di Lestrade, ma mi viene da pensare che il bisogno di Gregory di prendersi dello spazio per sé, di prendersi del tempo sia da addebitarsi a certi atteggiamenti di Mycroft. Sì, sappiamo quanto i due siano diversi. Con interessi e lavori differenti, hanno modi di reagire alle situazioni che sono agli antipodi e sono più i punti in disaccordo che quelli in comune, ma questo è un po' il bello della loro coppia, una delle ragioni per cui a me piacciono tanto, perché sono così diversi. Questo però non vuol dire che sia sempre facile, Mycroft è pur sempre un Holmes. E se sappiamo tutti ormai a memoria quanto vivere accanto a Sherlock sia difficile, col fratello maggiore dev'essere persino peggio dato che ha una tendenza odiosa a nascondere, a mentire per un bene superiore. Dato che, come abbiamo intuito, è stato corrotto irrimediabilmente da Eurus.

Questa storia insomma va a toccare argomenti che già hai trattato nelle tue precedenti Mystrade, quello della diversità su tutto, ma se allora tutto si era risolto in positivo, qua invece finisce male. O meglio, possiamo anche immaginare che Gregory cambi idea e che alla fine i due tornino insieme, ma è difficile crederlo. Come dicevo, Mycroft ha sempre ragione e allora si sprofonda in un mare di tristezza. Angst, sì, ma anche molto interessante come riesci a delineare storie così diverse su temi fondamentalmente molto simili.

Ovviamente lettura interessantissima come al solito. Ora corro a recensire l'altra tua storia.
Complimenti davvero, perché ogni tua storia è un viaggio bellissimo.
Koa

Recensore Master
19/07/20, ore 15:07
Cap. 1:

Il titolo è coerente con il contenuto della ff e ne esprime l’angoscia, quella che avevi fatto appena trapelare in “Secret” o che, perlomeno, è stata una particolare impressione che ho ricevuto dalla lettura di quel testo.
L’inizio di questo pezzo non dà adito ad indugi nel consolante clima di un rapporto riuscito e stabile, come, per esempio, nella precedente “Wake up” in cui hai raffigurato un mondo perfetto ed accogliente.
Già l’uso delle parole rivela ciò che dilaga per la storia: una grande angoscia (“...spalle curve...respiro flebile...”). Quindi un Mycroft che riceve l’attacco di una cocente delusione. Ma c’è, d’altro canto, quella “schiena ritta” che mi fa pensare ad un atteggiamento certamente non di accettazione e di sconfitta. Secondo me Holmes è pronto a ricorrere alla sua ragione, alla sua intelligenza per cercare di arginare il dolore immenso che le parole di Greg gli stanno provocando. E, quasi più letale del discorso della “pausa” da prendere, c’è quell’abbraccio improvviso e silenzioso con cui lo yarder cerca di comunicargli che, tra loro, non deve esserci ostilità, cerca, insomma, a suo modo, di consolarlo. Ma, e qui ho trovato le tue parole davvero efficaci, Mycroft ha già individuato la strada che può salvarlo dalla disperazione più cupa e cioè quella di tornare alle origini, a quel suo essere “invisibile” ma “onnipresente”. In poche parole la via del potere vero e proprio, che è nascosta ai più ma che segue parallelamente, nascosta, le altre vie parallele che sono le vite degli altri. Mycroft sa che deve proteggere il suo cuore. Bellissimo e struggente quel gesto con cui, con le braccia chiuse contro il petto, esprime la volontà di chiudersi e chiudere il suo mondo, per evitare altre dolorose invasioni.
Un altro momento particolarmente intenso è quando lui si ritira in camera e le sue lacrime si confondono con la poggia.
Un pezzo, questo, ben riuscito, convincente