Ciao, eccomi qui ^^
Ho trovato interessante questa One Shot e mi è piaciuto il modo in cui hai descritto e delineato il primo incontro tra Valentina e Krad.
Mi è dispiaciuto molto per la condizione di Krad e non oso pensare a quanto debba essere devastante, a soli undici anni, sopportare tutto quel dolore da solo.
Quello che più mi ha colpita è proprio il fatto che lui, avvertendo tutto quel dolore, di conseguenza ne prova a sua volta, ma agli occhi degli altri appare solo come un bambino di undici anni che piange, perché se provasse a raccontare ciò che vive e ciò che prova costantemente, nessuno gli crederebbe mai.
Ed essere segnati così tanto a soli undici anni è terribile, specie se sei consapevole che nessuno prenderebbe per vere le tue parole.
Ma non Valentina. Valentina gli crede perché ha già sentito parole del genere e perché nella sua innocenza di bambina di sei anni si fida di chi le ha detto quelle parole.
E dato che un'altra persona sta vivendo ciò che le ha raccontato Allen, il suo migliore amico, lei non ci pensa due volte ad aiutare Krad, a fare in parte suo quel dolore che il bambino ha sopportato sempre da solo.
E lo abbraccia forte, con l'intenzione di non lasciarlo più. Ho trovato questo momento molto dolce e toccante.
Poi arriva Allen... e già qui hai gettato le basi di quello che sarà, effettivamente, il loro conflitto in futuro per l'interesse in comune che lui e Krad hanno (e avranno) nei confronti di Valentina.
Il modo in cui si guardano lo lascia ben presagire.
È stata una bella lettura ^^

»Amethyst«