Recensioni per
Ovatta
di Baudelaire
Ciao Baudelaire. Un titolo, "ovatta", che mi ha davvero molto incuriosita per scoprire le profondità marine in una magica atmosfera. Dopo aver esplorato con te il mare, la montagna, adesso ci avventuriamo negli abissi. Un luogo che ho sempre trovato affascinante, suggestivo, dove alcuni essere umani hanno anche vissuto una simile esperienza. Molto bella la figura scelta e la citazione iniziale per poi addentrarci nel testo, dove l'ovatta attutisce i suoni del mondo umano per immergersi nel Regno di Nettuno. Molto incisivo il verbo pinneggiare, rende del tutto l'idea di questo mondo descritto. Evocative queste parole: |
Ho sempre letto le tue storie e le tue poesie ma devo dire che questa in particolare mi ha lasciato qualcosa dentro, di profondo. Adoro la citazione iniziale che da poi il via all'intera poesia. In essa mi ci ritrovo molto e, descrive purtroppo un tema attuale o forse che è sempre esistito. Con questa tua poesia descrivi la parte peggiore di noi esseri umani sulla terra e la bellezza profonda di chi ci vive da più tempo. Adoro il tuo modo di scrivere, non smettere mai di farlo perchè riesci a dare luce anche alle cose meno pensate, complimenti ancora, Bea. |
Il silenzio assoluto che parla è l'imperativo assoluto per ritrovare sé stessi. Sfondo magistrale come sempre quello del mare. Io amo l'atmosfera marina, tanto quanto te, e di come effettivamente quando sei dentro il suo grembo infinito niente sembra avere importanza. Quasi te ne fregheresti di affogare, se non fosse per la mente che strilla ''allerta, allerta, ho bisogno di sopravvivere fesso/a, fammi risalire''. |
Buongiorno Baudelaire! |
Certe volte, in alcuni momenti della nostra vita, vorremmo proprio sentirci senza peso e nuotare e perderci nelle profondità marine, laggiù dove c’è silenzio e una vita viva e non chiassosa che è fatta a misura degli esseri che la abitano, senza creazione di alcuna sovrastruttura. Là dove puoi riprendere il dominio di te stesso e ascoltarti nel silenzio che ti allontana dal rumore che c’è in superficie e che pare sempre più un chiacchiericcio fastidioso. In quei momenti ti pare di essere padrone del mondo poiché ti puoi muovere in completa libertà rispettando l’ambiente ma senza dover dare conto a nessuno. Ma non siamo pesci e presto o tardi dobbiamo riemergere e inabissarci nuovamente tra il caos che è la vita che dobbiamo vivere con tutte le sue sfide. Un saluto. |
Buon pomeriggio. |
BAUDELAIRE gentile Achille pianse tanto la schiava che Agamennone gli aveva sottratto quanto l'amico fraterno che era morto per lui.Cosa poteva essere per un prode una piccola schiava:niente !Eppure quella ovatta poteva seguirlo ovunque,anche in fondo al suo mare di cui era figlio per via materna.La storia e' piena di ovatte senza pace sporche,ma tutte integre nei propri intimi organi.L'ovatta chi e' costei ?Un affettuoso abbraccio. |
Una descrizione molto piacevole dei fondali marini e dei loro abitanti. |
Che bello sarebbe se il nostro corpo non si raggrinzisse e noi potessimo restare sott'acqua per sempre. Che quell'ovatta benedetta non si togliesse più dalle orecchie, che il regno di Nettuno ci permettesse di restare lì per più tempo, il tempo per riuscire a dimenticare i nostri piccoli, insulsi problemi e poter godere il più possibile di quel regno magico e meraviglioso da cui abbiamo avuto origine. Poesia in prosa veramente bellissima, brava. |
Poesia meravigliosa e rinfrescante, non solo per il corpo che sente la freschezza dell'acqua ma soprattutto per la mente, che scende con te tra scogli e pesci e si ricarica, si ritempra, ritrova le proprie origini, poiché l'acqua è vita, è culla primordiale che ci ha visti nascere, è il liquido amniotico dell'umanità, è nostra madre. Purtroppo noi non abbiamo più rispetto per lei che ci accoglie sempre generosa e che,invece, noi stupriamo con sempre maggiore cattiveria. Complimenti carissima, mi hai fatto fare snorkeling con te. |