Ciao carissima Star ^^
Ho visto il tuo aggiornamento stanotte, ma a malincuore non mi sono potuta fermare, avevo la sveglia prestissimo per un viaggio ed ora finalmente ho trovato il momento buono per poter proseguire questa storia che adoro e per recensirla ❤.
A Richard spetta il compito di risollevare l'anima ai suoi uomini dopo quello che hanno passato in questo duro attacco, nel quale si sono salvati davvero per un soffio e solo grazie all'intervento di Foley.
Mi è piaciuto tantissimo l'incontro tra Finn e Richard, si comunicano affetto e apprensione attraverso gli sguardi. Richard nota qualcosa di diverso in Finn, sicuramente lo sguardo attento del tenente coglie l'angoscia per l'ombra dell'omicidio di cui il ragazzo si è reso protagonista.
Richard comprende Walsh, lui sa cosa voglia dire perdere un amico in modo tragico, ce lo hai raccontato più volte. Gli dice che non deve affrontare il dolore da solo, è inutile non condividere una tribolazione dell'anima così grande, la maggior parte di loro può capirli; l'ufficiale sa che ciò che il soldato prova nel cuore riguarda emozioni incancellabili dal cuore, ma sa anche che di più non si può fare, rimarranno sempre indelebili.
Ho tirato un sospiro insieme a Foley per l'arrivo delle truppe scozzesi, è davvero un miracolo che prelude ad un Natale un po' più quieto.
La licenza di Hugh non è per il soldato del tutto lieta, pensa già a quando la licenza scadrà e dovrà tornare al fronte. Pensa inoltre di dover lasciare Dawber che non sta bene e non ha altre dimostrazioni di vicinanza se non la sua; l'infermeria però sarà accanto a Dawber, non lo lascerà solo, lei e molte figure come lei sono sempre un conforto per l'anima; la ragazza conforta nell'anima anche un soldato che teme il confronto con la famiglia; lui si nasconde dietro al fatto che i suoi figli potrebbero non riconoscerlo, io invece leggo dietro alla delusione e alla paura di non riconoscerlo il fatto che possa essere cambiato in guerra e sembra lo sappia anche lei, quindi gli suggerisce semplicemente di affidarsi all'affetto reciproco e naturale che può scaturire da un legame paterno, non ha dubbi su questo visto che al capezzale di Dawber ha avuto modo di conoscere il suo buon cuore.
È suggestivo il viaggio di ritorno di Hugh, sembra un po' spaesato, è stato tanto tempo lontano e ha vissuto molte vicissitudini dall'ultima volta che ha visto quelle terre. La calorosa accoglienza dei civili al suo arrivo lo tramortisce, ha bisogno di tornare alla lontana realtà/normalità in solitudine, di rivivere la sua infanzia, di non accogliere applausi ma sorrisi genuini e puri di bambini con il cuore libero dal peso della guerra.
È dolce l'incontro tra Hugh e la moglie, malinconico quello con figli che lui non vede crescere. In generale aleggia su di loro l'incombenza della guerra e di una nuova separazione. Nonostante Hugh non riconosca il suo riflesso, l'abbraccio e il calore di sua moglie lo riporta del tutto al presente facendogli dimenticare per un istante il resto, portandolo indietro ad uno stato di quiete che appartiene al passato; tutto ciò però svanisce nell'istante in cui insieme trattano della guerra e Hugh sa quanto sia ben peggiore di quello che viene raccontato ai civili, è normale che Hugh non riesca a non pensare a tutto ciò che ha lasciato al fronte e che presto dovrà rivivere.
L'attenzione viene spostata nuovamente su Richard ed è stato davvero molto interessante l'affondo sulla famiglia dell'ufficiale; inquadri Richard ed Albert in un contesto lontano dal fronte. Ci sono più motivi che spingono il tenente a restare: da una parte un padre non semplice con cui rapportarsi che gli butta addosso aspettative che Richard non sente proprie; dall'altra parte sono certa ci sia anche il pensiero di Finn a trattenerlo, non vuole allontanarsi da lui ed in fondo, da come ci dipingi la famiglia del tenente, sembra che non sarebbe intenzionata ad accettare questa relazione. Inoltre è una famiglia dilaniata dal dolore che la guerra ha provocato, è morto il figlio che li rendeva orgogliosi ed ora ripongono in Richard il loro orgoglio, forse per colmare anche il dolore della perdita del primogenito.
Al pari di Hugh, anche Richard non riesce a riscoprire la giusta serenità a Natale, la malinconia della battaglia continua ad incombere sui soldati nonostante una tregua sempre ben accetta.
Richard "rincuora" Finn sul loro dovere di soldati, gli vuole dire che sono le circostanze a costringerli ad uccidere.
Finn non si fida di Foley, non credo che questo possa infondere dubbi su William per noi lettori, ma sicuramente sottolinea l'istinto protettivo del ragazzo verso l'amato. Finn è disposto a rischiare pur di non perdere Richard, non vuole nel modo più assoluto interrompere la loro relazione.
La dolcezza e la malinconia di questo capitolo sono stati palpabili e piacevoli. Bravissima, ci vuole ogni tanto un capitolo più introspettivo che ci dia la possibilità di conoscere sempre più le vite dei personaggi (al fronte e a casa) e di immedesimarci in loro ❤.
A presto!
Un abbraccio grande
-Vale |