Recensioni per
Gentle Breeze
di Melian

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/01/15, ore 15:32

Terza classificata: "Gentle breeze" di .:Melian:.

Gradimento personale: 9,75/10. 
Ho ancora i brividi, devo ammetterlo! Una storia così cruda, così dark e dannatamente perfetta da raggelare il sangue: non si può non perdere la testa di fronte a una storia così intensa, anche se relativamente breve. Complimenti! 

Storia più originale: 14,5/15. 
Direi che il punteggio parla chiaro, il tuo “ritorno alle origini” ha decisamente dato i suoi frutti: che fine hanno fatto i vampiri come il tuo? Ormai sono diventati dei bonaccioni alla “Edward Cullen” o alla “Stefan Salvatore”, sono pochissimi quelli che si salvano dal "virus umanoide” che li ha contagiati: per quanto mi possano piacere le versioni “gentili” della Meyer o della Smith, ho perso la testa per il tuo vampiro, per questo non potevo non darti un punteggio altissimo! 

Miglior caratterizzazione dei personaggi: 29,5/30. 
Hai delineato in modo eccelso le caratteristiche salienti dei vampiri, condensandole in poche righe capaci di esaltare ed atterrire nel medesimo istante: “Il dolore. La forza. Il potere. L’astuzia. Il piacere perverso. La Vita in Morte.”, si commenta da solo, non credi? Davvero eccellente, sublime! 

Grammatica: 9,5/10. 
In un testo così bello, scritto con grande cura, solo un errore mi ha colpito: “Nessun umano, in quell’oscurità, poteva distinguere...”, in cui avresti dovuto usare il condizionale (“... avrebbe potuto distinguere...”). A parte ciò, nulla da dichiarare: nice job! 

Totale: 63,25/65. 

Recensore Master
17/11/14, ore 20:25

Recensione per la vincita del premio «Uno è tutto, tutto è uno» ottenuta al «Summer Contest» per storie edite

Immagini vivide che fanno ben distinguere lo scenario circostante, regalando così una visione ben precisa del momento da te descritto; pur trattandosi di scene abbastanza cruente, grazie allo stile narrativo non si cade né nel volgare né tanto meno nello splatter esagerato, facendo sì che la cosa risulti godibile in particolar modo anche agli amanti del genere.
Ci getti in un mondo di oscurità in cui a farla da padrone è la creatura mortale per eccellenza, quella che in tempi antichi è sempre stata temuta pur non comprendendone la reale esistenza: il vampiro. Vampiro che sembra voler giocare momentaneamente con la propria vittima, ignaro essere che si ritrova fin troppo presto a dover pagare il prezzo per quel suo essere lì, finendo per esser martoriato, ferito e brutalmente ucciso senza poter far niente per salvarsi.
Un racconto dalle tinte forti e macabre che riesce comunque a catturare il lettore, lasciandogli un vago senso di inqueitudine per tutta la breve durata della storia fino a che anch'essa non scompare con la stessa brezza leggera che sorvola quella notte afosa.
Ho giusto un paio di piccoli accorgimenti da fare, se mi permetti. So che non è una storia per un contest e so che l'hai lasciata per il premio vinto, ma trovo che dare una recensione esaustiva sia meglio che lasciarne una tanto per fare e che non possa essere del tutto utile ai fini ultimi dell'autore, ovvero quello di ricevere pareri e vedere i punti forti e deboli del proprio racconto. Proprio per tale motivo, ecco qualche cosina. Libera ovviamente di ignorare:
- Soffocato, occultato: per quanto questi due termini abbiano significati diversi, trovo che inserirli entrambi a distanza così ravvicinata faccia apparire ridondante la frase che vuoi presentare. Giacché si parla del ruggito bestiale che scema a poco a poco, trovo che lasciare solo uno di quei termini dia comunque il senso che vuoi comunicare tu

- Eppure se c'erano state una corsa e una lotta, adesso ne restava solo uno sbiadito ricordo: Eppure, se c'erano state una corsa e una lotta, adesso ne restava solo un ricordo sbiadito
- poteva distinguere: Per restare in linea col tempo di tutto il periodo, cambierei in "avrebbe potuto distinguere"
- senza provare alcun rimorso, nel fare scempio: senza provare alcun rimorso nel fare scempio
- Chiuse gli occhi e lappò i rivoletti di sangue lungo la gola umana straziata con gran gusto e una immensa tranquillità: Chiuse gli occhi e lappò i rivoletti di sangue lungo la gola umana, straziata con gran gusto e una immensa tranquillità.
- sollevò il braccio e rovesciò il capo indietro con le fauci spalancate e spremette il cuore ancora pulsante: questa frase la rivedrei un po' per renderla più fluida e ben leggibile, magari cambiando un po' il periodo "sollevò il braccio e rovesciò il capo indietro con le fauci spalancate, spremendo il cuore ancora pulsante"
Oltre questo, non mi pare di aver visto cose troppo rilevanti. Lo stile è buono come al solito e non ti perdi in inutili informazioni che potrebbero scocciare, quindi tanto di cappello per questo tuo modo di porti dinanzi al lettore e farlo entrare nel mondo che crei.

Recensore Master
10/09/09, ore 01:22

Recensione ricevuta nell'ambito della Minidisfida #7 di Criticoni:

"L'ultima cosa che mi sarei aspettato da un titolo apparentemente innocuo è un racconto sospeso esattamente a metà tra l'horror - genere che normalmente non mi è così congeniale - e il sovrannaturale vampirico - genere che normalmente non ricerco - facendo della brezza leggera il simbolo della perdita di qualcosa di importante. Cosa, quindi, mi ha permesso di cambiare idea? Le immagini che compongono questa storia sono eccezionalmente vivide: non per nulla ho riflettuto molto tra le prime due classificate per scegliere la vincitrice, proprio perché entrambe, seppur appartenenti a generi diversi, fanno delle descrizioni evocative, ma non invasive né esageratamente preponderanti, il proprio punto di forza. È altrettanto vero che, man mano che si procede con la lettura, queste si fanno sempre più cariche - in un punto, forse, al limite del truculento, più simili alle scene di Alone in the Dark e di Vampire the Masquerade che a quelle della letteratura classica sui vampiri o a Twilight. Lo stile, non involuto e piacevole da seguire, conduce il lettore a una conclusione anche abbastanza prevedibile, ma non per questo meno gradevole. In effetti, è un racconto perfetto per chi non si aspetta l'innovazione estrema del genere, perché riesce a dare una vampata di freschezza anche a questo vampiro particolarmente violento."