Recensione per la vincita del premio «Uno è tutto, tutto è uno» ottenuta al «Summer Contest» per storie edite
Immagini vivide che fanno ben distinguere lo scenario circostante, regalando così una visione ben precisa del momento da te descritto; pur trattandosi di scene abbastanza cruente, grazie allo stile narrativo non si cade né nel volgare né tanto meno nello splatter esagerato, facendo sì che la cosa risulti godibile in particolar modo anche agli amanti del genere.
Ci getti in un mondo di oscurità in cui a farla da padrone è la creatura mortale per eccellenza, quella che in tempi antichi è sempre stata temuta pur non comprendendone la reale esistenza: il vampiro. Vampiro che sembra voler giocare momentaneamente con la propria vittima, ignaro essere che si ritrova fin troppo presto a dover pagare il prezzo per quel suo essere lì, finendo per esser martoriato, ferito e brutalmente ucciso senza poter far niente per salvarsi.
Un racconto dalle tinte forti e macabre che riesce comunque a catturare il lettore, lasciandogli un vago senso di inqueitudine per tutta la breve durata della storia fino a che anch'essa non scompare con la stessa brezza leggera che sorvola quella notte afosa.
Ho giusto un paio di piccoli accorgimenti da fare, se mi permetti. So che non è una storia per un contest e so che l'hai lasciata per il premio vinto, ma trovo che dare una recensione esaustiva sia meglio che lasciarne una tanto per fare e che non possa essere del tutto utile ai fini ultimi dell'autore, ovvero quello di ricevere pareri e vedere i punti forti e deboli del proprio racconto. Proprio per tale motivo, ecco qualche cosina. Libera ovviamente di ignorare:
- Soffocato, occultato: per quanto questi due termini abbiano significati diversi, trovo che inserirli entrambi a distanza così ravvicinata faccia apparire ridondante la frase che vuoi presentare. Giacché si parla del ruggito bestiale che scema a poco a poco, trovo che lasciare solo uno di quei termini dia comunque il senso che vuoi comunicare tu
- Eppure se c'erano state una corsa e una lotta, adesso ne restava solo uno sbiadito ricordo: Eppure, se c'erano state una corsa e una lotta, adesso ne restava solo un ricordo sbiadito
- poteva distinguere: Per restare in linea col tempo di tutto il periodo, cambierei in "avrebbe potuto distinguere"
- senza provare alcun rimorso, nel fare scempio: senza provare alcun rimorso nel fare scempio
- Chiuse gli occhi e lappò i rivoletti di sangue lungo la gola umana straziata con gran gusto e una immensa tranquillità: Chiuse gli occhi e lappò i rivoletti di sangue lungo la gola umana, straziata con gran gusto e una immensa tranquillità.
- sollevò il braccio e rovesciò il capo indietro con le fauci spalancate e spremette il cuore ancora pulsante: questa frase la rivedrei un po' per renderla più fluida e ben leggibile, magari cambiando un po' il periodo "sollevò il braccio e rovesciò il capo indietro con le fauci spalancate, spremendo il cuore ancora pulsante"
Oltre questo, non mi pare di aver visto cose troppo rilevanti. Lo stile è buono come al solito e non ti perdi in inutili informazioni che potrebbero scocciare, quindi tanto di cappello per questo tuo modo di porti dinanzi al lettore e farlo entrare nel mondo che crei. |