Ciao cara! ♥
Ho visto che avevi scritto qualcosa di originale e non potevo non passare!
Allora, questo racconto è breve, ma decisamente molto, mooolto intenso. È difficile riuscire a evocare tante sensazioni in poche frasi, ma tu ci sei riuscita alla perfezione. Hai selezionato le parole esatte, costruendo dei periodi molto precisi e diretti, creando un testo efficace che mi ha permesso letteralmente di vedere, di sentire e di percepire tutte le immagini viste dalla protagonista e le sensazioni che ha provato. Cioè, questo testo è veramente agghiacciante, questa figura della madre come uno spettro che si presenta negli incubi è veramente terrificante, le descrizioni le ho trovate vividissime. Cioè, praticamente la sua figura è tangibile, ma la cosa sicuramente che mi ha lasciata più senza fiato è stata la domanda che lei le ha fatto, quel 'sei come me?' è veramente da brividi, mi ha fatti sgranare gli occhi. In più hai utilizzato delle metafore splendide, per quanto la tematica di certo non fosse allegra, la parte in cui ti definisci 'carcierera' della tua e della sua anima è veramente mozzafiato, mi è piaciuta moltissimo.
È un testo davvero denso, l'angst praticamente trapassa a fiotti, mi hai catapultato immediatamente in questa atmosfera spettrale, contorta, traumatica, e in questo caso ho adorato la figura del bambino, che ha concesso un po' di tepore, anche se il finale (con quel 'tornerà domani') lascia intendere che purtroppo questa presenza non andrà via tanto facilmente. Si vede che l'hai scritto con il cuore e con l'anima, o almeno così mi è sembrato.
Spero che scriverai spesso altre originali, sei davvero brava!
Alla prossima, ti mando un abbraccio! ♥ |
