Recensioni per
Demoni
di fenice64

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/08/20, ore 22:43
Cap. 1:

Cara Fenice,
Ho letto tante vole questa tua bella poesia.
Nel farlo non ho potuto fare a meno di chiedermi di quanti mai demoni debba essere infestato il mondo.
Deve senza dubbio essercene un numero immenso, perché, per esempio, tu ci narri di quelli notturni...
ma io so di altri... tendenzialmente diurni e di altri ancora, completamente indifferenti alla luce del sole
o alle tenebre. Tutti pessimi elementi, accomunati da un unico anelito: imperversare a loro piacimento
nell' animo di chi si scelgono come vittima, togliendole ogni quiete. Trattandosi di entità spiccatamente
autoreferenziali e caratterizzate da intenso narcisismo, probabilmente l' unica arma a disposizione delle
loro vittime è la più sincera indifferenza, nei loro diretti confronti e verso il loro operato. Si, credo che
ignorarli sia la nostra unica arma. Nessuna guerra e nessuna pace avrebbero lo stesso valore al loro
cospetto quanto un sano e impegnato menefreghismo. Si dovrebbe, insomma, trovare la voglia di
immaginarli sullo sfondo, preferibilmente sfuocato, del panorama più esteso della nostra esistenza.
Bellissime parole le tue, che sempre meritano una lode.
Un affettuoso saluto

Recensore Junior
21/08/20, ore 14:35
Cap. 1:

Gentile Fenice,

dalle mani d’oro, di fata, che io immagino sempre in movimento, che vedo ricamare l’aria, che impugnano una piuma d’oca o fili di seta – io non so scrivere recensioni, e oggi mi son messo a scriverne e temo che il risultato sarà opaco; gentile Fenice, riservata e presente come il cielo terso, quali dèmoni o demòni possono averti portata a scrivere di demoni?

Non c’è ambizione alla felicità, in questo tuo componimento, ma alla serenità.

Fra i tanti fili che l’anima può intrecciare, scegli il Destino e la Speranza; il Destino, su cui non abbiamo controllo, e la Speranza, che serve solo agli uomini confusi e sofferenti, indifesi come tutti.

Quel che serve è la gentilezza, non il grido; lontana è la disperazione, come lontane sono le battaglie ingaggiate.

Qual è il tuo mondo, qual è la tua casa? Da cosa fuggi, e a cosa vuoi tornare?

E con grazia mi dici che niente può ferirci, quando ‘casa’ non è solo un luogo fisico, ma un’eredità di affetti; l’uomo che si è voltato e ha veduto il Nulla con la sua ombra deve convivere, ma il ricordo può impallidire davanti al sogno, e il sogno proietta nel presente e nel futuro, non nel passato. Quindi, sognare la vita vuol già dire costruirla, attirare la vita a sé.

E la vita non è l’eccesso, non è la follia – la vita non sono i demoni. I demoni son buoni per la scrittura, la vita è fatta di pace interiore.

Gentile Fenice, non so se ho compreso, né se quel timore dell’ignoto profondo può essere dimenticato, o se fa parte del Destino dell’uomo fragile esserne talvolta preda – quando si osserva l’abisso, l’abisso osserva noi; so che oggi ho letto una poesia coraggiosa, e rigorosa; perché difficile è il linguaggio della poesia, e non è con i fronzoli e due paroline dolci che la si costruisce.

Non so neppure se questa è una recensione, è andata così.

Devoti omaggi,

Sacrogral

Recensore Master
20/08/20, ore 18:10
Cap. 1:

Ciao Fenice. Il titolo mi ha molto affascinata, "demoni", che scuotono l'anima nella nostra parte più profonda. Molto belle le due citazioni scelte, la prima dove i demoni sono associati alla libertà, un concetto che fa davvero molto riflettere. La seconda perché considera insito il demone nel carattere umano. E poi le tue parole, dove associ i demoni all'oscurità della notte e come non essere d'accordo. Durante quei momenti si può contemplare una persona amata, come letto in un altro tuo scritto, ma può anche succedere di dover combattere con i propri demoni. Mi ha colpita molto "l'ignoto profondo ", lì ci portano questi fantasmi infestanti la mente, in abissi sconosciuti. Ma si ritrova la luce nel finale mediante il sogno e la pace interiore. Bello l'accostamento del Destino con la Speranza. Una lotta fra luce ed ombra dove prevale la luce nel tuo esprimerti con delicatezza. Un caro saluto.

Recensore Master
20/08/20, ore 06:02
Cap. 1:

Buongiorno.
Di solito i demoni riemergono quando si rimpiange qualcosa... il passato a volte dovrebbe rimanere tale, con la speranza di fare meglio.
Bella poesia, in cui ciascuno di noi si può rispecchiare.

Recensore Master
20/08/20, ore 00:10
Cap. 1:

Molto profondo il tuo pensiero, i demoni che releghiamo in ceppi durante le ore diurne ci tormentano quando siamo più fragili di notte. Ma dobbiamo imparare a guardarli negli occhi, in fondo siamo sempre noi, la nostra parte di anima che vorremmo nascondere a tutti anche a noi stessi, ma siamo noi... Quindi li conosciamo e li possiamo portare a più miti consigli, e iniziare a sperare. Brava.

Recensore Master
19/08/20, ore 20:02
Cap. 1:

Una poesia che sento molto mia. Di notte compaiono i demoni sotto forma di sogni, di incubi....Un brutto periodo del passato che sembrava superato a volte torna a farmi visita nel sonno Noi dobbiamo sconfiggere i nostri demoni e forse maturando e razionalizzando riusciremo a convivere col passato e fare la pace con noi stessi, artefici delle nostre stesse paure. Sei davvero bravissima. Complimenti!

Recensore Master
19/08/20, ore 18:21
Cap. 1:

Bisogna scendere nell'Abisso totale per comprendere quei demoni. Dopotutto, io credo siano lì per una ragione. Sopratutto se si parla di Destino. Siamo tutte pedine semoventi sotto questo cielo stellato.

Un saluto,

AP.

Nuovo recensore
19/08/20, ore 14:52
Cap. 1:

Fenice gentilissima,sono d'accordo con Eraclito.Tu vuoi scendere nell'abisso dell'anima per scovare e lottare contro i demoni.Un travaglio inutile per quella parte di demone che c'e' in noi.Un fascino di buonismo la tua poesia dove col tuo essere centrale metti d'accordo demoni e santi.Un bellissimo lavoro.Attenta ai virus.
Pasta 19/8/2020

Recensore Junior
19/08/20, ore 14:04
Cap. 1:

Cara fenice64, questa tua poesia mi ha colpita davvero. Ho sentito ogni verso e ogni parola quasi fosse scritta per me, è l'esatta sensazione che provo io. Hai espresso molto più di quanto credi e mi è arrivato fino in fondo questo tuo testo. Non è semplice da capire per chi non conosce queste sensazioni. I demoni di cui tu parli, sono parte del nostro essere e li hai posizionati nel momento migliore, ovvero di notte, quando essi al posto di lasciarci dormire scavano dentro di noi senza lasciarci pace. Complimenti, mi hai colpita davvero, un abbraccio, Bea.