Recensioni per
Eppure non ti sfioro
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/11/20, ore 02:56

Ciao!
È notte fonda, ma non riesco a dormire, quindi vinta anche un po' dalla noia cerco storie che possano farmi compagnia. In questi giorni sto continuando anche la tua long, ma dovevo passare anche qui.


L'abbraccio tra John e Sherlock, nella quarta stagione, ha letteralmente spaccato il fandom in due. Eppure, a mio dire, è uno dei contatti Johnlock più veri che abbiamo mai visto.

John che "muore" tra le sue braccia, Sherlock che lo protegge, poggiando la testa su quella dell'altro. Ecco, sì. Sherlock sembra davvero volerlo proteggere. E John è completamente svuotato. È a pezzi.

Tu sei entrata nella mente di John. (In più, hai usato uno dei miei prompt preferiti :))
E sei stata davvero brava. In poche parole. In poche righe... Hai descritto il John di quel momento.

E adoro come tu abbia descritto la staticità di John. "Tu mi sfiori, ma io non ti sfioro".
Davvero. Una bella, bella, drabble.

Recensore Master
31/08/20, ore 08:57

La tua storia si riferisce ad un momento iconico delle Stagioni dei Mofftiss, visto e (almeno da me) rivisto più volte per la forte carica emotiva che ha suscitato e suscita ancora. E, in una “challenge” denominata, appunto, “Abbracci”, credo proprio che non poteva mancare, per quello che riguarda la presente Sezione, soprattutto il momento che, almeno per quel che ne penso io, era atteso da anni. Sicuramente, quando ho iniziato a vedere lo “Sherlock” dei Mofftiss, non avrei mai immaginato che ci saremmo arrivati dopo tanto dolore e tanta angoscia. E, questi sentimenti ed emozioni, forti ed invasivi, li hai espressi ottimamente già nell’accurata scelta lessicale (“...mi uccidi...soffocato...taglienti..” ecc...). C’è tutto il John ombroso e sfuggente della quarta Stagione, dominato dalla rabbia e dalla consapevolezza che, ciò che poteva essere, è miseramente naufragato nell’asprezza della vita, nei fraintendimenti, nelle paure.
Ritrai, attraverso semplici gesti, i due protagonisti, ognuno nella caratterizzazione che è il risultato di un lungo percorso di maturazione, di nuove consapevolezze, di lotte con se stessi e con ciò che gli eventi hanno provocato. John, infatti, è arrivato a quell’abbraccio, sconvolto dalla sua stessa rabbia, consapevole di aver giudicato senza tenere conto dei propri limiti, delle proprie zone d’ombra. Lo Sh che lo accoglie tra le braccia è una persona distrutta nel fisico ma rinata attraverso la lucida consapevolezza che i sentimenti non possono essere taciuti e rimossi, disposto a far tacere il rumore assordante della sua ragione per condividere il peso del dolore dell’uomo di cui, secondo me, è innamorato da sempre, coinvolto, probabilmente per primo, in un sentimento unico ed indissolubile.
Anche John è cambiato, si è spenta la solarità delle prime due Stagioni ma, ora, è veramente se stesso, con le sue luci e le sue ombre, arrabbiato e deluso anche, e soprattutto, con se stesso. Infatti, negli attimi che precedono l’abbraccio, confessa il tradimento, sia pure rimasto platonico, nei confronti di Mary. Nella tua drabble, c’è proprio, rappresentato con splendida immediatezza, l’incontro, quasi la fusione, di queste due anime che sembrano aver ritrovato una strada che sembrava perduta per sempre. Sh (“...profumo...calore...dita...”) è colto da sensazioni che emanano dolcezza e leggerezza, John (“...soffocato...stretto...taglienti...”) è come immobilizzato dall’intensità di quel trovarsi tra le braccia di quell’uomo di cui, sicuramente, è innamorato. Quell’uomo così unico, difficile da amare ma che gli ha ridato, già da quel primo incontro al Barts, la vita.
A questo proposito, bellissima e struggente la frase in cui esprimi ciò: “...elemosinare vita dalle tue mani...”. Brava.

Recensore Master
28/08/20, ore 09:37

A piccoli passi stai tornando anche qui, e io ne sono davvero molto felice. La prova che le brutte esperienze possono segnarci, ma la passione sincera perdura nel tempo e va al di là di tutto, per fortuna è successo anche qui. Io ero sicura che saresti tornata a scrivere su John e Sherlock, ti ci voleva soltanto del tempo per assimilare e superare quanto ti è successo. Le Challenge poi servono anche a questo, brevi follie e solo cento parole, ma che possono fare la differenza. Questa Challenge degli abbracci poi è davvero stupenda. E questo abbraccio in particolare è davvero dolce, tenero e straziante al tempo stesso. Hai scelto un bellissimo momento per tornare a scrivere su di loro.

Hai preso un momento iconico di John e Sherlock, un momento che io non ho mai definito strettamente "romantico", non nelle intenzioni di Sherlock doveva esserlo, almeno secondo me. Ai mie occhi è impossibile che lo fosse. Ma nel quale John si lascia finalmente andare, diciamo che posso considerarlo come un primo passo. Un momento in cui decide di spogliarsi di tutti quegli strati di se stesso che si è messo addosso per aderire a un modello che si era prestabilito, e decidere di essere soltanto John. Il modello che si era cucito addosso non corrispondeva affatto a ciò che lui è veramente. Questa è la prima volta in tutta la serie in cui John decide consciamente di lasciarsi andare e di essere se stesso. Il fatto che decida di farlo con Sherlock e con nessun altro a mio modo di vedere è molto significativo. Ma del futuro non voglio parlare, mi ha molto colpito il presente e come tu ce lo descrivi. L'abbraccio caldo e sincero che Sherlock gli dà e che John non ricambia, perché troppo preso a sentirlo e a sentire il proprio cuore come galoppa nel suo petto. Non lo sfiora, non lo guarda e tiene gli occhi chiusi. Si sente libero, sì. Ma ciò che lo tiene impegnato in questo momento è Sherlock e la sua presenza, e mi piace come parla del suo odore, del profumo della sua pelle. Come racconta del suo calore e della presenza accanto a sé. Indubbiamente questo è un primo passo verso qualcosa di più e tu lo hai descritto davvero stupendamente.

Io poi ho una passione per le drabble e credo che il tuo stile si adatti molto bene anche a componimenti tanto brevi. Anche qui hai fatto un piccolo capolavoro, come al solito.
Complimenti e vado a leggere subito anche l'altra che hai pubblicato.
Koa

Recensore Veterano
27/08/20, ore 07:26

Ecco, ero molto combattuta tra il piacere di rivederti di nuovo nella sezione e la coltellata che sia una cosa triste e io non leggo cose tristi. Usually.

Sono scherzi da farsi a un cuore tenero come me? 😢 Alla fine ho dovuto rischiare e... E' bella, straziante ma bella. Complimenti. 😘