Ben tornata Angel77, con un racconto pieno di dolcezza, che ci mostra André perso nei suoi pensieri proprio nel giorno del suo compleanno, che lo fanno inevitabilmente tornare indietro nel tempo a quando questa giornata era sinonimo di felicità, serenità e gioia da poter condividere con l’unica persona che abbia veramente occupato stabilmente il suo cuore e la mente: Oscar. Da quella sera fatale e maledetta al contempo, gli equilibri si erano rotti; lui brutalmente, con un’azione che non si sarebbe mai perdonato, l’aveva messa di fronte ad una realtà che non aveva mai voluto sentire e tanto meno accettare. Da quel momento la vita per lui era diventata un tormento poiché, per la sua paura di perderla, aveva rischiato di perderla seriamente. Ora, per non rimanerle lontano comunque, l’aveva seguita arruolandosi nei soldati della guardia e aveva cominciato un nuovo genere di vita pur di poterla rivedere anche se per pochi attimi durante la giornata. La vita era dura per entrambi, e tutti e due erano profondamente cambiati. Pareva quasi che quel genere di vita avrebbe potuto influire positivamente, facendo in modo di ritrovare la loro antica intesa, o perlomeno queste erano le speranze che albergavano nel cuore di André. E la sera del suo compleanno non faceva eccezione. Dopo una interminabile e sfiancante giornata di pattugliamento fra le strade di una Parigi, che si stava caricando sempre più di malcontento, e una bevuta a sorpresa con i suoi compagni che avavano voluto festeggiarlo, il suo desiderio più grande era di poter avere ancora qualche attimo in compagnia di Oscar per rivedere i suoi occhi e pensare di potersi perdere in quell’azzurro che per lui significava tutto. Anche Oscar non ha dimenticato quale giorno fosse e André, presentandosi nel suo ufficio, per fare il rapporto del suo giro di pattuglia, la trova, inaspettatamente, quasi predisposta al suo arrivo, tanto da stupirsi per il comportamento privo della consueta e distaccata serietà del suo ruolo di comandante ma improntato all’informalità che erano sempre stati abituati a condividere quando tutti e due vivevano a palazzo Jarjayes e i loro rapporti erano in un certo qual senso paritari. Oscar infatti per fargli una sorpresa ha portato due fette di torta di mele, preparata dall’immancabile Nanny per il suo nipote preferito, da mangiare insieme, in virtù dei bei tempi andati, ma che parlano ancora di loro, e il suo atteggiamento è la diretta conseguenza nel suo voler ricercare quei momenti di un tempo felice per entrambi, e che grazie a questo giorno potranno tornare, iniziando completamente tutto da capo, e come ben scrivi tu, un nuovo inizio voluto da ambedue. Un brano veramente molto gradevole da leggere, pieno di sentimento, che mi ha fatto entrare in completa empatia con i pensieri di André, essendo grata per il finale aperto che può dare adito al lettore di pensare a ciò che più fa stare meglio nel possibile proseguimento positivo del loro rapporto da ora in avanti. Complimenti, spero di ritrovarti presto con nuovi momenti da condividere e nel mentre colgo l’occasione per augurti una serena domenica. Un caro saluto.

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Dove c'è Oscar, ci sarà sempre casa per André. E la torta di mele è una vera delizia!

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Ciao angel77, ho letto questo tuo racconto con molto interesse. Hai descritto bene i pensieri di Andrè e, in un certo senso, mi hai fatta entrare nella storia e nelle sue emozioni. Mi è piaciuto molto questo tuo racconto per Andrè, complimenti.
Bea

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