Recensioni per
Talking About A Revolution
di otago

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/11/20, ore 18:30

Ciao,
credo di aver visto questa fanfiction su Facebook (non ricordo se sul gruppo o meno, dato che non ho fatto lo screen della pagina ma mi sono segnata solo il titolo della storia) e, spinta dalla curiosità, l'ho letta.
Ho ascoltato la canzona prima di leggere la storia, visto che se mi concentro su un testo poi mi isolo completamente dal mondo. Non la conoscevo e, anche se è lontana dai miei gusti musicali, l'ho trovata molto azzeccata per questa storia.
La prima parte, quella in cui parli di Frank e Alice – e anche Neville – l'ho trovata davvero molto dolce. Mi è piaciuto molto come hai saputo descrivere un frammento della vita di questi due personaggi, donandogli una allegria e una normalità assurda (cosa che fa ben riflettere, considerando che erano in guerra e i morti e i feriti erano all'ordine del giorno).
Il “crucio” che apre la seconda parte è molto d'effetto. È capace di spazzar via in un colpo solo tutta quella allegria e spensieratezza precedente, e il lettore è costretto a vedere quello che è stato il destino dei Paciok.
Ho apprezzato l'alternanza tra le frasi che sottolineano il dolore dei coniugi a quelle in cui si parla delle luci dell'albero di Natale. Un po' brutale, perché mi ha fatto venire un magone al pensiero di come sarebbero potute andare le cose se la Maledizione non avesse ridotto i genitori di Neville in quelle condizioni.
Altra cosa che ho apprezzato, è il fatto che hai descritto sia Frank che Alicia come dei combattenti. Non è una cosa scontata e secondo me è una grande ingiustizia. In fondo loro, esattamente come Lily e James, hanno sfidato tre volte Voldemort, cosa che spesso non viene dimenticata.
La frase finale è molto bella e così carica di amarezza.
In realtà, tutta la storia è dolce e amara. Davvero complimenti, un ottimo lavoro.
A presto,
Blue

Recensore Master
10/11/20, ore 16:17

Aw! Ma hai nominato anche Barty! *^*
Adesso sono qui che sorrido come una stupida e tu non sai parlare perché sei sconvolta dalla tortura a Frank e Alice.
Cerco di tornare una persona appena decente per recensire questa storia. Ho adorato il pov di Alice, io ho sempre scritto dal pov di Frank e quindi mi è piaciuto questo collegamento della tortura alla maternità, all'attesa di Neville e poi all'incontro con i mangiamorte in quello che dovrebbe essere un momento lieto - dopo le feste natalizie - quando i Mangiamorte piombono in casa e nulla sarà più come prima.
Non li nomini tutti e i miei amati Lestrange stanno nell'ombra e trovo assolutamente credibile che a farla da padrona siano stati Bellatrix e Barty i più esaltati dall'idea di lasciarsi andare alla tortura e sfogare la frustrazione per la mancata "collaborazione". Ma poi, la cosa assurda e che lascia senza parole, è che i Paciock non avevano la risposta alla domanda su dove fosse l'Oscuro Signore. Era caduto e nessuno aveva sue notizie, di certo non loro, quindi è stata veramente una tortura "inutile" sia per i Mangiamorte che per gli Auror che non hanno impedito che un'informazione finisse ai Mangiamorte, perché non c'erano informazioni da passare. Questo rende proprio l'idea di quanto la guerra possa essere crudele e spietata.
Trovo che tu l'abbia rappresentata molto bene questa dimensione.
Un abbraccio
Sev

Recensore Veterano
08/11/20, ore 12:52

Ciao cara, finalmente ho tempo per recensire qualcosa di tuo, e inizio proprio con questa one shot che mi aveva colpita tantissimo.
Prima di tutto hai scelto una canzone di tutto rispetto, e detto tra noi, la prima volta che ho letto questa tua one shot e ho ascoltato questa canzone dopo tanto che non la sentivo, sono rimasta qualche giorno a canticchiarla mentre ricordavo ciò che avevo letto. E apprezzo la scelta che hai compiuto, di tradurre gli estratti in italiano, non so perché ma mi hanno fatto più male così che se li avessi letti in inglese.
Detto ciò, hai creato questa one shot in due parti, se così vogliamo dire, due momenti della vita di Frank e Alice legati a questa canzone. Nella prima li vediamo felici, correre verso una meta fuori Londra per poter rimanere sereni e tranquilli in vista dell'arrivo del piccolo Neville. Hai un modo di descrivere le scene molto particolare e preciso, le rendi vivide agli occhi del lettore, per cui ho come visto loro due in macchina, con Alice che canta, spensierata, e Frank che la prende in giro e la adora al tempo stesso. Non hai mostrato due maghi, due persone intente a lottare in una guerra, ci hai dato un uomo e una donna che si amano, che sereni e felici sfrecciano verso la loro libertà al ritmo di una musica che parla di rivoluzione.
Questa prima parte è stata quasi uan sorta di balsamo per il cuore, che si scontra con la seconda parte decisamente più cupa e terribile. Il momento della tortura, visto con gli occhi di Alice, cancella con un colpodi spugna tutta la libertà e la felicità provate in precedenza, scaccia via persino il futuro che Frank e Alice avrebbero potuto avere col loro figlioletto. Le luci dell'albero di Natale che invece di portare gioia sottolineano ancora di più l'orrore mi hanno dato un senso di giusto fastidio, come se ci fosse qualcosa di sbagliato, come se quelle luci dovessero essere spente in un moneto del genere e non accese. Ancora una volta le tue vivide descrizioni ci permettono di vivere appieno ogni istante, dalle unghie di Alice che si piantano sulla moquette a causa del dolore della tortura, alle labbra livide di Frank, ormai stremato dalle Maledizioni subite. E proprio qui ci dai il colpo di grazia finale, facendoci sentire ancora di più quella canzone, che ci riporta per un attimo alla prima parte della one shot, come a dirci ancora e ancora che quella gioia, quel futuro, quella libertà, e anche quella vittoria della guerra, non apparterrà a loro.

Lo sai che mi ha fatto un male cane, vero? Che questa lettura è stata tanto bella quanto dolorosa? Straziante, deleteria, eppure bella, impossibile da dimenticare. Davvero complimenti, mi permetto di inserirla tra le ricordate perché lo merita appieno.<3
Alla prossima!
Lina Lee

Recensore Master
31/08/20, ore 15:43

Ciao, Babina ♥︎

Finalmente riesco a giungere su questi lidi a leggere e recensire. Mammia mia, ma quanta sofferenza, in questa storia! Dividi il testo in due parti, che corrispondono a due momenti ben definiti nelle vite dei Paciock, il momento in cui vivono in modo spensierato una gita al mare improvvisata, organizzata su insistenza di Arthur (quant'è dolce ad avergli prestato la macchina?), e ci sono solo loro due, e quel preciso istante, Alice è incinta di Neville e la scena descritta è famigliare e intima in un modo così bello che ti sconcerta, puoi quasi sentirli, loro due, e l'amore che li lega; poi arriva il momento buio, i Lestrange e Barty che irrompono a casa e danno il via alla tortura che poi porterà tutti loro alle inevitabli conseguenze che già conosciamo. Sei riuscita ad alternare questi due diversi momenti, questi stralci di vita dei protagonisti, così come alterni luce e ombra, speranza e morte, gioia e dolore. Alice e Frank sono tratteggiati benissimo, bucano quasi la pagina, soprattutto nella loro felicità (nella prima parte) e nella loro pena (nella seconda). I Mangiamorte sono spietatissimi, com'è giusto che sia, e potrebbe benissimo essere la scena raccontata da me in "In nome dei quattro", che forse non hai letto, ma girata, dove descrivo la scena della tortura ai Paciock dal punto di vista di Bellatrix. Adoro questi incastri ♥︎

Tu sei stata bravissima, comunque ♥︎ ottimo lavoro!

Un abbraccio,
Marti ♥︎ 

Recensore Veterano
30/08/20, ore 22:07

Ciao Babina cara!

Finalmente ho la possibilità di recensirti questa storia bellissima, che ho avuto l'onore di leggere per prima.
La tortura dei Paciock e qualsiasi cosa giri attorno al destino atroce che hanno avuto hanno sempre la capacità di catturare la mia attenzione e non potevo non passare di qui.
Tra l'altro - non credo di avertelo detto - la sensazione di libertà e sospensione che dà la guida con la musica in sottofondo è una di quelle che preferiscono al mondo ed ho adorato che tu abbia un po' riprodotto questo, con il paesaggio del Dorset al di fuori.
Stride tantissimo il contrasto tra la prima e la seconda parte della storia, tra la spensieratezza di questa coppia felice, complice, serena e la parte seguente, densa di sofferenza ed orrore.
Ci sono pochi, pochissimi dialoghi, eppure sei stata in grado di delineare una scenografia perfetta, di evocare delle immagini - prima quella della campagna, poi quella di un salotto addobbato per Natale - che rendono tridimensionale il tuo racconto insieme a questa canzone che scandisce i momenti più belli come quelli più brutti.
La forza di Alice, la forza che la spinge a dire "No" e che alla fine l'abbandona, è un po' il leit motiv della storia, è la rivoluzione che vorrebbe fare ma che non vedrà.
Mi hai fatto venire i brividi, "piccola donna malvagia", come diresti tu!
Non potevo non passare di qui!
Un abbraccio
Fede