Ciao cara, finalmente ho tempo per recensire qualcosa di tuo, e inizio proprio con questa one shot che mi aveva colpita tantissimo.
Prima di tutto hai scelto una canzone di tutto rispetto, e detto tra noi, la prima volta che ho letto questa tua one shot e ho ascoltato questa canzone dopo tanto che non la sentivo, sono rimasta qualche giorno a canticchiarla mentre ricordavo ciò che avevo letto. E apprezzo la scelta che hai compiuto, di tradurre gli estratti in italiano, non so perché ma mi hanno fatto più male così che se li avessi letti in inglese.
Detto ciò, hai creato questa one shot in due parti, se così vogliamo dire, due momenti della vita di Frank e Alice legati a questa canzone. Nella prima li vediamo felici, correre verso una meta fuori Londra per poter rimanere sereni e tranquilli in vista dell'arrivo del piccolo Neville. Hai un modo di descrivere le scene molto particolare e preciso, le rendi vivide agli occhi del lettore, per cui ho come visto loro due in macchina, con Alice che canta, spensierata, e Frank che la prende in giro e la adora al tempo stesso. Non hai mostrato due maghi, due persone intente a lottare in una guerra, ci hai dato un uomo e una donna che si amano, che sereni e felici sfrecciano verso la loro libertà al ritmo di una musica che parla di rivoluzione.
Questa prima parte è stata quasi uan sorta di balsamo per il cuore, che si scontra con la seconda parte decisamente più cupa e terribile. Il momento della tortura, visto con gli occhi di Alice, cancella con un colpodi spugna tutta la libertà e la felicità provate in precedenza, scaccia via persino il futuro che Frank e Alice avrebbero potuto avere col loro figlioletto. Le luci dell'albero di Natale che invece di portare gioia sottolineano ancora di più l'orrore mi hanno dato un senso di giusto fastidio, come se ci fosse qualcosa di sbagliato, come se quelle luci dovessero essere spente in un moneto del genere e non accese. Ancora una volta le tue vivide descrizioni ci permettono di vivere appieno ogni istante, dalle unghie di Alice che si piantano sulla moquette a causa del dolore della tortura, alle labbra livide di Frank, ormai stremato dalle Maledizioni subite. E proprio qui ci dai il colpo di grazia finale, facendoci sentire ancora di più quella canzone, che ci riporta per un attimo alla prima parte della one shot, come a dirci ancora e ancora che quella gioia, quel futuro, quella libertà, e anche quella vittoria della guerra, non apparterrà a loro.
Lo sai che mi ha fatto un male cane, vero? Che questa lettura è stata tanto bella quanto dolorosa? Straziante, deleteria, eppure bella, impossibile da dimenticare. Davvero complimenti, mi permetto di inserirla tra le ricordate perché lo merita appieno.<3
Alla prossima!
Lina Lee |