Innanzi tutto comincio con una menzione d’onore per Ennoshita, un personaggio che avrebbe meritato TAAAAAANTA più attenzione e che invece è rimasto relegato nelle retrovie, anche quando ha preso la “fascia”.
E poi LUI, il timidone, insicuro, tenerone Tadashi l, che si rifugia in bagno a rimuginare sulla proposta di Ennoshita di succedergli. Ovviamente non si sente all’altezza perché non ha mai disputato un’intera partita e crede che qualcuno - uno a caso - sarebbe infastidito all’idea di non essere nominato capitano (lo adoro quando ha di queste calate d’ingegno, forse perché mi ricorda un certo portiere di un altro manga... 🤩).
L’arrivo di quel “qualcuno” è proprio la ciliegina sulla torta dell’umore di Yams, ma, spronato da Kei a parlare [mi è piaciuto tantissimo quel pensiero fugace che gli passa per la testa sul dover parlare a qualcuno che ha passato la vita a dirgli di tacere], alla fine “confessa” i suoi timori... e rimane spiazzato dalla risposta dell’amico. Che poi Tsuki abbia ASSOLUTAMENTE ragione a dire che lui è il più indicato è fuori discussione; è più equilibrato di Shoyo, più riflessivo di Tobio e meno acido di Tsuki, e saprebbe guidare con metodo sia i compagni del terzo anno sia i cohai degli anni precedenti.
Tsuki però è bastardo dentro, perché anche se tutto sommato la “fascia” non gli sarebbe dispiaciuta, sa che non potrebbe più divertirsi a punzecchiare i due bakascemi suoi bersagli preferiti 😄
Un bel missing moment che ci regala una volta di più uno Yamaguchi spettacolare. |
