*Si riprende dopo aver letto la one-shot* è... è... è... è... E' BELLISSIMA! Ti faccio i complimenti, mi è piaciuta molto questa tua one-shot, soprattutto per aver scelto come ambientazione la Tokio di oggi e l'aver reso Madara Uchiha come un temuto boss della Yakuza. Poi come hai concluso la one-shot con Itachi, il "nipote preferito" di Madara, che uccide Madara, lo stesso Madara che lo aveva cresciuto perchè un giorno potesse essere il degno successore di Madara a capo "dell'azienda di famiglia". Ti faccio ancora tanti complimenti, magari ci fossero ff su Naruto scritte e organizzate così bene come hai fatto tu. Continua a scrivere storie così belle su Naruto, mi raccomando, ciao!!!!!

Questa one-shot mi ha colpito veramente! Oltre ad essere scritta in modo superbo, sei rimasta, a parer mio, perfettamente IC in entrambi i personaggi! Il fatto che Madara sia felice di essere detronizzato, è tanto in controsenso, quanto perfetto per lui. Riesci davvero a rendere i personaggi verosimili, incredibile!! Un salutone!! ^^ PS: io proprio non li capisco quelli che ti fanno le richieste per poi sparire!! -__-'' da una parte mi dispiace, per te, che devi perdere tempo! Ma la mia parte schifosamente egoista, non puo' che gioire per queste perle che scrivi!! ^^ Ciao~ :)

Dunque...in rapporto a come hai scritto molte altre delle tue storie, questa fic mi ha lasciata decisamente perplessa. e non in senso buono, purtroppo. Cominciamo dal principio; l'idea di base è molto simpatica, non originale, ma simpatica. Partiamo proprio da questo presupposto, vuoi? Il punto di vista neutrale tendente a Madara mi piace in tutta onestà, ma potevi renderlo meglio usando un P.O.V. totalmente esterno: avrebbe marcato la freddezza di Itachi e la tranquillità di Madara. Dico tranquillità perchè mi ha dato questa sensazione, e se non è quello che volevi trasmettere allora hai sbagliato in partenza, in questo senso. Secondo appunto: l'utilizzo del mondo "Yakuza" implica anche una terminologia particolare, che non si basa su clan e famiglia, come hai inteso tu, ma su capostipite Oyabun, Consigliere Anziano e una serie di Wakagashira. Indicare Madara come "Boss" è culturalmente errato. Sempre dal punto di vista dell'idea, non hai dato un ruolo a Itachi per il quale possa essere in gradi di avvicinarsi abbastanza a Madara per ucciderlo -addirittura!-: per compiere un atto del genere, avrebbe dovuto essere PIù che un semplice nipote e creazione plasmata dal tuo "boss", come ho precisato poco fa. Normalmente, anche con la "famiglia" alleata, sarebbe stato più logico a livello naturale fare in modo che l'Oyabun avesse salva la vita, nonostante tutto. Poi, per carità, la storia è tua, ma se vuoi usare un nucleo complesso come la società moderna giapponese, dei fare attenzione a questi accorgimenti fondamentali. Fine delle critiche -spero costruttive- sul nucleo narrativo...Ultimo appunto, poi chiudo: punteggiatura. Alcune virgole sono dove non dovrebbero essere, altre mancano totalmente: l'assenza o la presenza più o meno importante di virgole e segni di interpunzione più forti incide molto nella lettura scorrevole di un racconto. Infine evitami, ti prego, errori di battitura quli "Taglieur". A meno che tu NON ti riferisca al capo d'abbigliamento, per altro femminile, allora gradirei tu mi illuminassi sul suo significato...Direi che è tutto. Eleonora.
(Recensione modificata il 01/09/2009 - 01:00 pm)

Le tue drabble sono come i vini d'annata. Anche col passare del tempo, conservano ancora il loro gusto squisito. E' uno splendido paradosso. Come dimostra questa drabble su Itachi e Madara. Le atmosfere piene di suggestione e un pò dark mi ricordano un pò quelle di Tutor Hitman Reborn, specialmente la figura di Reborn il mafioso, un uomo senza scupoli ed ambizioso, che sarebbe capace di fare qualunque cosa per ottenere quello che vuole. Come lo è Itachi che, una volta diventato un perfetto assassino, non ha esitato a uccidere il suo mentore e maestro, la stessa persona che gli ha insegnato il mestiere. Quello che Madara non ha mai previsto è che sarebbe morto in modo fulmineo, come se tutto ciò che ha fatto in vita fosse spazzato via con un sol colpo di pistola, come se le onde del mare cancellassero le impronte lasciate sulla sabbia. Molto bella, in sintesi.